Vita di città
L'uscita della sacra icona della Madonna accompagnata dal Coro degli ex piccoli cantori
La processione prenderà il via alle ore 19.00 di domenica 18 agosto
Giovinazzo - domenica 18 agosto 2024
In un perfetto incontro tra fede e devozione, domenica 18 agosto, a partire dalle ore 19.00, durante l'uscita della Madonna dalla Cattedrale, il Coro degli ex piccoli cantori eseguirà un repertorio di canti Mariani in onore di Maria SS. di Corsignano, Santa Protettrice della città di Giovinazzo. L'iniziativa ricca dell'emozione che scaturisce dal canto corale si svolgerà per il terzo anno consecutivo e vedrà protagonisti i componenti del coro degli ex Piccoli Cantori di Giovinazzo ad animare, con i canti mariani, uno dei momenti più suggestivi della Festa Patronale, ossia l'uscita della statua della Madonna di Corsignano dalla Cattedrale. Il momento sarà a cura di Nicola Defronzo che suonerà l'organo e dirigerà il coro; con lui, un musicista di talento, Luca Marzella alla chitarra. Il programma prevederà tra gli altri l'esecuzione di: Salve Regina, Giovane Donna, Madre della Speranza, Magnificat, Santa Maria del Cammino. Il repertorio delle canzoni culminerà con l'Inno alla Madonna di Corsignano.
LA STORIA DEL CORO
Il coro dei Piccoli Cantori, formato da centoventi tra bambini e bambine, nacque nel lontano 1990 con sede sociale presso la Casa dell'anziano San Francesco.
Nell'aprile del 1997 il coro dei bambini di Giovinazzo è stato ricevuto a Roma dal Santo Padre Giovanni Paolo II, Papa Karol Wojtyla.
Fino al 2005, anno in cui si concluse l'attività sociale, il coro ottenne numerosi successi, esibendosi nelle varie Chiese e piazze della provincia di Bari.
Il concerto inaugurale fu proprio in occasione della Festa Patronale di Giovinazzo tenutosi nel lontano agosto del 1990.
Dopo circa vent'anni di inattività, mosso dalla passione per la musica e per l'affetto e la stima che Nicola Defronzo nutre nei confronti degli ex coristi, ha deciso di riunirli per cantare durante la Festa Patronale.
L'idea è stata vincente e ad oggi conta circa ottanta partecipanti, tutte donne, molte di loro sono anche mamme. Per i fedeli che gremiranno la Concattedrale Santa Maria Assunta sarà un momento molto emozionante perché esprimerà la fede attraverso il canto e la musica.
L'INNO A MARIA SS.DI CORSIGNANO
In merito alle informazioni sull'inno, dedicato alla santa patrona di Giovinazzo, tanto caro al cuore dei giovinazzesi e degli emigrati all'estero, ci siamo confrontati con il M° Felice Bologna perché aleggia una leggenda su questo canto. Innanzitutto, ascoltando la canzone, abbiamo scoperto che, molto probabilmente, l'inno attribuito al M° compositore Filippo Cortese di Giovinazzo ha una melodia molto simile a quella dell'inno alla Madonna di Positano, anche in alcuni passaggi del testo. E' probabile che il musicista Cortese, avendo studiato musica a Napoli, come anche suo padre Giuseppe Cortese, abbia avuto modo di conoscere e ascoltare l'inno alla Madonna di Positano e gli sia piaciuto tanto da adattarlo per omaggiare la santa patrona della sua città, Giovinazzo. Pertanto, riguardo questa bella melodia e canto dal testo ricco di significato non si ha certezza della paternità. Oltre a questa leggenda si può pensare anche ad una similitudine della canzone in un passaggio musicale presente nell'opera lirica " Norma" di Vincenzo Bellini che richiama l'inno della Madonna di Corsignano. Unica cosa certa che sappiamo è che l'inno giovinazzese è legato intensamente alla tradizione e alla storia della città, ai miracoli attribuiti alla Madonna e ai marinai che invocavano Maria di Corsignano per far sì che li proteggesse dalla tempesta e dal cattivo tempo durante la pesca.
LA STORIA DEL CORO
Il coro dei Piccoli Cantori, formato da centoventi tra bambini e bambine, nacque nel lontano 1990 con sede sociale presso la Casa dell'anziano San Francesco.
Nell'aprile del 1997 il coro dei bambini di Giovinazzo è stato ricevuto a Roma dal Santo Padre Giovanni Paolo II, Papa Karol Wojtyla.
Fino al 2005, anno in cui si concluse l'attività sociale, il coro ottenne numerosi successi, esibendosi nelle varie Chiese e piazze della provincia di Bari.
Il concerto inaugurale fu proprio in occasione della Festa Patronale di Giovinazzo tenutosi nel lontano agosto del 1990.
Dopo circa vent'anni di inattività, mosso dalla passione per la musica e per l'affetto e la stima che Nicola Defronzo nutre nei confronti degli ex coristi, ha deciso di riunirli per cantare durante la Festa Patronale.
L'idea è stata vincente e ad oggi conta circa ottanta partecipanti, tutte donne, molte di loro sono anche mamme. Per i fedeli che gremiranno la Concattedrale Santa Maria Assunta sarà un momento molto emozionante perché esprimerà la fede attraverso il canto e la musica.
L'INNO A MARIA SS.DI CORSIGNANO
In merito alle informazioni sull'inno, dedicato alla santa patrona di Giovinazzo, tanto caro al cuore dei giovinazzesi e degli emigrati all'estero, ci siamo confrontati con il M° Felice Bologna perché aleggia una leggenda su questo canto. Innanzitutto, ascoltando la canzone, abbiamo scoperto che, molto probabilmente, l'inno attribuito al M° compositore Filippo Cortese di Giovinazzo ha una melodia molto simile a quella dell'inno alla Madonna di Positano, anche in alcuni passaggi del testo. E' probabile che il musicista Cortese, avendo studiato musica a Napoli, come anche suo padre Giuseppe Cortese, abbia avuto modo di conoscere e ascoltare l'inno alla Madonna di Positano e gli sia piaciuto tanto da adattarlo per omaggiare la santa patrona della sua città, Giovinazzo. Pertanto, riguardo questa bella melodia e canto dal testo ricco di significato non si ha certezza della paternità. Oltre a questa leggenda si può pensare anche ad una similitudine della canzone in un passaggio musicale presente nell'opera lirica " Norma" di Vincenzo Bellini che richiama l'inno della Madonna di Corsignano. Unica cosa certa che sappiamo è che l'inno giovinazzese è legato intensamente alla tradizione e alla storia della città, ai miracoli attribuiti alla Madonna e ai marinai che invocavano Maria di Corsignano per far sì che li proteggesse dalla tempesta e dal cattivo tempo durante la pesca.