I funerali di Don Mimmo Amato
I funerali di Don Mimmo Amato
Chiesa locale

L'ultimo, lungo e inarrestabile addio a don Mimmo

Il saluto estremo a padre Amato. L'ultimo abbraccio dei fedeli

Una marea di gente, spinta da prorompente affetto o da sincera fede, dimenticando diversità, divisioni e livori, ha reso l'estremo omaggio al Rev.mo Prof. Mons. Domenico Amato, Amministratore diocesano, Canonico Teologo della Cattedrale di Molfetta, nato a Molfetta il 9 dicembre 1960. Fu ordinato sacerdote dal vescovo Mons. Bello il 18 maggio 1985, dopo aver proseguito gli studi nel Seminario Regionale di Molfetta al termine della maturità.

Tantissimi i fedeli che composti uno accanto all'altro e stretti in un abbraccio ecumenico, fino a 18 ore, erano lì, in Cattedrale per vedere da vicino e salutare, per l'ultima volta, la salma. «Gli eventi che hanno colpito questa diocesi negli ultimi mesi, la morte di Don Gino Martella prima e di don Mimmo Amato adesso, richiamano l'attesa. Quell'attesa che descriveva San Paolo rivolgendosi a Timoteo». Attesa che l'arcivescovo Francesco Cacucci, ha richiamato per sottolineare la fragilità della vita terrena.

Tanta semplice e spontanea manifestazione d'amore e di profonda stima non s'era vista mai negli ultimi tempi a Molfetta, quest'oggi diventata capitale del cuore, per merito di don Mimmo Amato. Durante il suo ministero ha svolto instancabile attività pastorale, per evangelizzare e costruire una società basata sui principi dell'umanesimo dell'amore e della solidarietà, per favorire il dialogo, la pace, per inculcare la bellezza della creazione e la dignità dell'esistenza, per infondere fiducia in Dio e nella grandezza della missione umana.

Don Mimmo Amato è stato comunicatore e impareggiabile guida, che ha cambiato i cuori della gente, con l'amore, col perdono, con il responsabile e gioioso adempimento della santa missione. Atleta di Dio, non è stato il rappresentante d'un cristianesimo rassegnato e triste, ma il campione dell'autentica fede.

Il rito delle esequie è durato poco più di un ora e mezza. Il feretro, portato a spalla da alcuni sacerdoti della diocesi è stato preceduto da una lunga processione, che è stata chiusa dall'arcivescovo Francesco Cacucci. Il campanone della Cattedrale ha suonato a morto per tutto il tempo. Pochi attimi ed è calato il silenzio. C'è chi ha pianto, chi ha pregato o chi, più semplicemente ha salutato don Mimmo per l'ultima volta.

*articolo di Andrea Teofrasto
  • Don Mimmo Amato
Altri contenuti a tema
La Diocesi ricorda don Mimmo Amato La Diocesi ricorda don Mimmo Amato Questo pomeriggio celebrazione
Un anno senza Mons. Mimmo Amato: oggi una celebrazione Un anno senza Mons. Mimmo Amato: oggi una celebrazione Alle 19.00 presso la Cattedrale di Molfetta
Trigesimo della morte di don Mimmo Amato Trigesimo della morte di don Mimmo Amato Domani, alle ore 19.00, nella Cattedrale di Molfetta
L'Osservatorio ricorda don Mimmo Amato L'Osservatorio ricorda don Mimmo Amato Un pensiero breve per una forte emozione
L'eredità di don Mimmo: il primato del Vangelo L'eredità di don Mimmo: il primato del Vangelo Il vuoto che ci lascia, il suo ministero, il suo dialogo
L'ultimo saluto a don Mimmo di Monsignor Cacucci L'ultimo saluto a don Mimmo di Monsignor Cacucci «Un padre, un fratello, un amico»
Oggi i funerali di Don Mimmo Amato Oggi i funerali di Don Mimmo Amato Alle ore 16.30 nella Cattedrale di Molfetta
«In memoria di Don Mimmo Amato» «In memoria di Don Mimmo Amato» Il ricordo dell’Organizzazione Festeggiamenti Maria SS. di Corsignano
© 2001-2024 GiovinazzoViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata. Tutti i diritti riservati.
GiovinazzoViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.