Vita di città
L'Osservatorio per la Legalità si interroga sul futuro della stele sul molo di sottovento
Lettera aperta indirizzata all'Amministrazione comunale ed alla città tutta
Giovinazzo - mercoledì 9 dicembre 2020
17.50
Un post che altro non è se non una lettera aperta rivolta all'Amministrazione comunale ed ai giovinazzesi tutti.
L'Osservatorio per la Legalità e la difesa del Bene Comune ha pubblicato nelle scorse ore, anche sulla sua pagina Facebook, una nota in cui si pongono alcuni interrogativi sull'operato degli amministratori sul destino della stele dedicata a don Tonino ed ai costruttori di pace sul molo di sottovento.
Da mesi il gruppo coordinato da Vincenzo Camporeale cerca risposte che non sono giunte e non ha più intenzione di attendere. Sin troppo scontato il parallelo con quanto fatto invece per la deriva del Tornado a Levante: da una parte un simbolo di pace - sostengono dall'Osservatorio -, dall'altro un elogio della guerra e della potenza militare. Da una parte il buio, dall'altro un restauro coi fiocchi ed un riposizionamento con tanto di illuminazione e bandiera.
Tutto in uno scritto, che noi vi riproponiamo integralmente, sperando di poter essere da sprone all'avvio di un confronto sulla tematica (G.B.).
«All'Amministrazione Depalma e a tutti i cittadini chiediamo:
"Cosa rappresenta meglio noi Giovinazzesi? Un micidiale cacciabombardiere, lustrato e illuminato a festa, o una fragile stele dedicata a don Tonino Bello?".
L'uno rimanda alla guerra, l'altra alle parole di pace che il grande Vescovo volle rivolgere a Giovinazzo.
La risposta dell'Amministrazione appare scontata, visto che da tempo volutamente ignora la stele e rifiuta ogni proposta per abbellirla e completarla.
Niente sistemazione del molo, niente murales, niente asta per la bandiera della pace, niente varco per consentire l'accesso a passeggini e carrozzine per disabili, niente targa toponomastica a ricordare che quel molo è dedicato ai "Costruttori della Pace".
Niente di niente!
Da 10 mesi la stele è anche lasciata al buio. Nemmeno un faretto ad illuminarla! Dieci mesi di inutili solleciti e preghiere.
Ultimamente, l'Osservatorio per la Legalità e per la difesa del Bene Comune, a nome delle associazioni e dei tantissimi cittadini che quella stele l'hanno voluta e realizzata, ha chiesto al Sindaco il permesso di provvedere in proprio e a proprie spese al ripristino del faretto.
Sono passate due settimane, ma la risposta tarda ancora ad arrivare.
Sappiamo per certo, per averlo sentito gridare persino dai palchi, che l'Osservatorio non è nelle grazie di questa Amministrazione, per avere talvolta dissentito su alcune sue scelte. Ma davvero dobbiamo credere che sia questo il motivo di tanta avversione anche verso la Stele di don Tonino?
Vorremmo poter credere che non sia così come purtroppo appare!
Per quanto ci riguarda, noi continueremo ad impegnarci perché la Stele e il molo "Costruttori di pace" non restino così ancora per molto!
Lo dobbiamo ai giovinazzesi. Lo dobbiamo al nostro caro amico Enzo. Lo dobbiamo a don Tonino».
OSSERVATORIO PER LA LEGALITÀ E LA DIFESA DEL BENE COMUNE
L'Osservatorio per la Legalità e la difesa del Bene Comune ha pubblicato nelle scorse ore, anche sulla sua pagina Facebook, una nota in cui si pongono alcuni interrogativi sull'operato degli amministratori sul destino della stele dedicata a don Tonino ed ai costruttori di pace sul molo di sottovento.
Da mesi il gruppo coordinato da Vincenzo Camporeale cerca risposte che non sono giunte e non ha più intenzione di attendere. Sin troppo scontato il parallelo con quanto fatto invece per la deriva del Tornado a Levante: da una parte un simbolo di pace - sostengono dall'Osservatorio -, dall'altro un elogio della guerra e della potenza militare. Da una parte il buio, dall'altro un restauro coi fiocchi ed un riposizionamento con tanto di illuminazione e bandiera.
Tutto in uno scritto, che noi vi riproponiamo integralmente, sperando di poter essere da sprone all'avvio di un confronto sulla tematica (G.B.).
«All'Amministrazione Depalma e a tutti i cittadini chiediamo:
"Cosa rappresenta meglio noi Giovinazzesi? Un micidiale cacciabombardiere, lustrato e illuminato a festa, o una fragile stele dedicata a don Tonino Bello?".
L'uno rimanda alla guerra, l'altra alle parole di pace che il grande Vescovo volle rivolgere a Giovinazzo.
La risposta dell'Amministrazione appare scontata, visto che da tempo volutamente ignora la stele e rifiuta ogni proposta per abbellirla e completarla.
Niente sistemazione del molo, niente murales, niente asta per la bandiera della pace, niente varco per consentire l'accesso a passeggini e carrozzine per disabili, niente targa toponomastica a ricordare che quel molo è dedicato ai "Costruttori della Pace".
Niente di niente!
Da 10 mesi la stele è anche lasciata al buio. Nemmeno un faretto ad illuminarla! Dieci mesi di inutili solleciti e preghiere.
Ultimamente, l'Osservatorio per la Legalità e per la difesa del Bene Comune, a nome delle associazioni e dei tantissimi cittadini che quella stele l'hanno voluta e realizzata, ha chiesto al Sindaco il permesso di provvedere in proprio e a proprie spese al ripristino del faretto.
Sono passate due settimane, ma la risposta tarda ancora ad arrivare.
Sappiamo per certo, per averlo sentito gridare persino dai palchi, che l'Osservatorio non è nelle grazie di questa Amministrazione, per avere talvolta dissentito su alcune sue scelte. Ma davvero dobbiamo credere che sia questo il motivo di tanta avversione anche verso la Stele di don Tonino?
Vorremmo poter credere che non sia così come purtroppo appare!
Per quanto ci riguarda, noi continueremo ad impegnarci perché la Stele e il molo "Costruttori di pace" non restino così ancora per molto!
Lo dobbiamo ai giovinazzesi. Lo dobbiamo al nostro caro amico Enzo. Lo dobbiamo a don Tonino».
OSSERVATORIO PER LA LEGALITÀ E LA DIFESA DEL BENE COMUNE