Attualità
L'Osservatorio chiama, l'Amministrazione risponde
Replica di Palazzo di Città dopo una missiva sulla comunicazione
Giovinazzo - mercoledì 21 ottobre 2015
10.01
Riceviamo e pubblichiamo una risposta dell'Amministrazione comunale relativa ad una nota dell'Osservatorio per la Legalità ed il Bene Comune, da noi pubblicata ed intitolata "A Giovinazzo è vera democrazia".
In quella lettera aperta alla cittadinanza, l'Osservatorio (pubblicata il 4 ottobre scorso) si interrogava non solo sull'utilizzo dei social network e della rete in genere per avvicinare le Istituzioni ai cittadini, ma anche sul conseguente svuotamento degli organi principali della democrazia (l'Assise comunale ad esempio) di reali contenuti di discussione.
Insomma, all'Osservatorio quella giovinazzese sembrava una democrazia monca, che non riesce più a privilegiare il reale confronto e chiosava: «Alla dialettica politica tradizionale si è sostituita la comunicazione violenta, preferibilmente su internet, con aggressioni verbali, dileggio, offese personali, calunnie, querele. Sembra paradossale, ma proprio nell'era della comunicazione globale sono andate in crisi le capacità di dialogo e di ascolto e, come non mai, appaiono seriamente erose le regole basilari della democrazia».
A quella missiva ha voluto oggi rispondere l'Amministrazione comunale, più volte tirata in ballo. Come accadde in quella occasione, preferiamo che siate voi lettori a farvi una vostra opinione, pubblicando la nota integralmente. Non è pigrizia giornalistica, ma solo voglia di dare un contributo al dibattito pubblico senza inframezzarlo con nostre considerazioni, che rimandiamo a tempo debito.
«In merito agli interrogativi dell'Osservatorio sollevati con l'articolo "A Giovinazzo è vera democrazia?" l'amministrazione comunale intende precisare quanto segue:
La lettura fatta dall'Osservatorio contiene sicuramente delle considerazioni valide da cui partire sicuramente per migliorare in primis la comunicazione. Il gruppo Facebook "Comune di Giovinazzo Cittadini in rete" verrà utilizzato dal Sindaco in forma decisamente più sobria, onde non alimentare inutili polemiche salvando la forma del "diario quotidiano" quale opera di "restituzione" dell'operato dello stesso primo cittadino.
Ricordiamo che, oltre al gruppo citato, vi è la pagina Facebook del Comune di Giovinazzo per le informazioni istituzionali e la pagina Facebook dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico, il tutto realizzato per favorire l'approccio dei cittadini alle attività e alle notizie di Palazzo di Città. In questi anni oltre l'attività sui social network sono stati realizzati più di 10 incontri aperti alla cittadinanza con possibilità di domande e risposte dirette da parte dell'amministrazione; è stata anche realizzata una newsletter istituzionale "La Città in Comune", che riporta le notizie e gli avvisi più importanti di Palazzo di Città. Inoltre ricordiamo l'istituzione delle quattro Consulte di cui tre (Cultura, Sport e Consulta Femminile) molto attive, propositive e autonome: hanno in effetti già prodotto diverse e notevoli iniziative. Le Consulte sono strumenti partecipativi importanti che non sono stati citati nella nota dell'Osservatorio.
Sul versante della comunicazione segnaliamo che questa Amministrazione ha prodotto in proprio un numero elevato (difficile da quantificare) di comunicati stampa inviati regolarmente a tutte le testate presenti sul territorio. Comunicati inerenti notizie, avvisi, eventi, sempre per favorire la conoscenza e la partecipazione e soprattutto per alimentare il circuito dell'informazione cittadina in modo istituzionale e corretto. Da parte dell'Amministrazione non vi è nessuna ingerenza nelle scelte e soprattutto nelle tempistiche delle pubblicazioni da parte delle testate on line. Certo, in alcuni casi, a tratti risulta difficile rispettare l'equilibrio tra l'amministratore che in un modo o nell'altro "tifa" per la propria città e la stampa che nella sua autonomia legittima decide di dare un rilevo diverso ad alcune notizie.
In merito alle assenze reiterate di alcuni Consiglieri comunali si precisa che le stesse sono accompagnate nella maggior parte dei casi da giustifiche e da certificati medici.
È ovvio che vi è una questione che attiene la sfera personale di ciascuno ovvero di tener fede all'impegno politico, questione che rimandiamo ai Consiglieri di opposizione ripetutamente assenteisti. Per quel che concerne l'assenza dell'opposizione (parte di essa) alle Commissioni consiliari, segnaliamo che il PD, ad eccezione del Consigliere Stufano, rinnega ad oggi il metodo di composizione delle stesse per mero puntiglio. Gli esposti del PD in Prefettura hanno avuto esito negativo in quanto è stato sancito che la materia è di competenza del Consiglio Comunale che, a maggioranza, ha ritenuto corretto ed efficace il Regolamento dell'assise, in vigore dal 5 febbraio 2007, che regola in maniera precisa ed inequivocabile la composizione delle stesse.
In tutte le Commissioni vi è un Consigliere di opposizione (di una Commissione l'opposizione detiene anche la presidenza) e non vi è quindi ragione di arroccarsi su una posizione che non altererebbe per nulla i lavori delle Commissioni stesse. Evidenziamo che nella quinta Commissione i lavori si sono sempre svolti con serenità alla presenza anche del Consigliere Stufano (PD) con l'approfondimento e il confronto proficuo.
L'Osservatorio declassa ingiustamente il lavoro delle Commissioni a "incombenze meramente formali" ma in realtà in Commissione si discute regolarmente e per alcuni casi molto approfonditamente (si veda l'iter del regolamento per gli immobili comunali, frutto di una accurata mediazione e confronto tra le parti politiche), delle delibere di Consiglio Comunale per migliorarle e/o emendarle. Un buon lavoro nelle Commissioni Consiliari eviterebbe stucchevoli e quanto mai improduttive discussioni in Consiglio.
Accettiamo l'invito a temperare le esternazioni personali onde favorire un dialogo civile ed educato».
In quella lettera aperta alla cittadinanza, l'Osservatorio (pubblicata il 4 ottobre scorso) si interrogava non solo sull'utilizzo dei social network e della rete in genere per avvicinare le Istituzioni ai cittadini, ma anche sul conseguente svuotamento degli organi principali della democrazia (l'Assise comunale ad esempio) di reali contenuti di discussione.
Insomma, all'Osservatorio quella giovinazzese sembrava una democrazia monca, che non riesce più a privilegiare il reale confronto e chiosava: «Alla dialettica politica tradizionale si è sostituita la comunicazione violenta, preferibilmente su internet, con aggressioni verbali, dileggio, offese personali, calunnie, querele. Sembra paradossale, ma proprio nell'era della comunicazione globale sono andate in crisi le capacità di dialogo e di ascolto e, come non mai, appaiono seriamente erose le regole basilari della democrazia».
A quella missiva ha voluto oggi rispondere l'Amministrazione comunale, più volte tirata in ballo. Come accadde in quella occasione, preferiamo che siate voi lettori a farvi una vostra opinione, pubblicando la nota integralmente. Non è pigrizia giornalistica, ma solo voglia di dare un contributo al dibattito pubblico senza inframezzarlo con nostre considerazioni, che rimandiamo a tempo debito.
«In merito agli interrogativi dell'Osservatorio sollevati con l'articolo "A Giovinazzo è vera democrazia?" l'amministrazione comunale intende precisare quanto segue:
La lettura fatta dall'Osservatorio contiene sicuramente delle considerazioni valide da cui partire sicuramente per migliorare in primis la comunicazione. Il gruppo Facebook "Comune di Giovinazzo Cittadini in rete" verrà utilizzato dal Sindaco in forma decisamente più sobria, onde non alimentare inutili polemiche salvando la forma del "diario quotidiano" quale opera di "restituzione" dell'operato dello stesso primo cittadino.
Ricordiamo che, oltre al gruppo citato, vi è la pagina Facebook del Comune di Giovinazzo per le informazioni istituzionali e la pagina Facebook dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico, il tutto realizzato per favorire l'approccio dei cittadini alle attività e alle notizie di Palazzo di Città. In questi anni oltre l'attività sui social network sono stati realizzati più di 10 incontri aperti alla cittadinanza con possibilità di domande e risposte dirette da parte dell'amministrazione; è stata anche realizzata una newsletter istituzionale "La Città in Comune", che riporta le notizie e gli avvisi più importanti di Palazzo di Città. Inoltre ricordiamo l'istituzione delle quattro Consulte di cui tre (Cultura, Sport e Consulta Femminile) molto attive, propositive e autonome: hanno in effetti già prodotto diverse e notevoli iniziative. Le Consulte sono strumenti partecipativi importanti che non sono stati citati nella nota dell'Osservatorio.
Sul versante della comunicazione segnaliamo che questa Amministrazione ha prodotto in proprio un numero elevato (difficile da quantificare) di comunicati stampa inviati regolarmente a tutte le testate presenti sul territorio. Comunicati inerenti notizie, avvisi, eventi, sempre per favorire la conoscenza e la partecipazione e soprattutto per alimentare il circuito dell'informazione cittadina in modo istituzionale e corretto. Da parte dell'Amministrazione non vi è nessuna ingerenza nelle scelte e soprattutto nelle tempistiche delle pubblicazioni da parte delle testate on line. Certo, in alcuni casi, a tratti risulta difficile rispettare l'equilibrio tra l'amministratore che in un modo o nell'altro "tifa" per la propria città e la stampa che nella sua autonomia legittima decide di dare un rilevo diverso ad alcune notizie.
In merito alle assenze reiterate di alcuni Consiglieri comunali si precisa che le stesse sono accompagnate nella maggior parte dei casi da giustifiche e da certificati medici.
È ovvio che vi è una questione che attiene la sfera personale di ciascuno ovvero di tener fede all'impegno politico, questione che rimandiamo ai Consiglieri di opposizione ripetutamente assenteisti. Per quel che concerne l'assenza dell'opposizione (parte di essa) alle Commissioni consiliari, segnaliamo che il PD, ad eccezione del Consigliere Stufano, rinnega ad oggi il metodo di composizione delle stesse per mero puntiglio. Gli esposti del PD in Prefettura hanno avuto esito negativo in quanto è stato sancito che la materia è di competenza del Consiglio Comunale che, a maggioranza, ha ritenuto corretto ed efficace il Regolamento dell'assise, in vigore dal 5 febbraio 2007, che regola in maniera precisa ed inequivocabile la composizione delle stesse.
In tutte le Commissioni vi è un Consigliere di opposizione (di una Commissione l'opposizione detiene anche la presidenza) e non vi è quindi ragione di arroccarsi su una posizione che non altererebbe per nulla i lavori delle Commissioni stesse. Evidenziamo che nella quinta Commissione i lavori si sono sempre svolti con serenità alla presenza anche del Consigliere Stufano (PD) con l'approfondimento e il confronto proficuo.
L'Osservatorio declassa ingiustamente il lavoro delle Commissioni a "incombenze meramente formali" ma in realtà in Commissione si discute regolarmente e per alcuni casi molto approfonditamente (si veda l'iter del regolamento per gli immobili comunali, frutto di una accurata mediazione e confronto tra le parti politiche), delle delibere di Consiglio Comunale per migliorarle e/o emendarle. Un buon lavoro nelle Commissioni Consiliari eviterebbe stucchevoli e quanto mai improduttive discussioni in Consiglio.
Accettiamo l'invito a temperare le esternazioni personali onde favorire un dialogo civile ed educato».