Vita di città
L'inno a Maria SS di Corsignano secondo Michele Jamil Marzella (VIDEO)
"Alzando gli occhi e mirando una Stella". Così il trombonista ha reinterpretato il bell'inno alla Vergine
Giovinazzo - sabato 26 dicembre 2020
Un anno complesso questo 2020 che ci apprestiamo a salutare anche rivolgendoci al cielo, affidandoci alla preghiera, perché la pandemia da covid 19 ha messo e continua a mettere in ginocchio il mondo e quindi la fede è ancora di salvezza, rifugio e consolazione. La fede in perfetta fusione con la musica può creare atmosfere di grande spiritualità.
In questi giorni questa fusione è stata messa in pratica dal musicista Michele Jamil Marzella, che ha elaborato una versione suggestiva dell'inno della Santa Patrona di Giovinazzo, Maria SS. di Corsignano. Con il suo trombone ha realizzato l'inno per formulare gli Auguri di Buone Feste a tutti: alla città di Giovinazzo, agli amministratori e al Comitato stesso.
Al musicista giovinazzese abbiamo chiesto com'è nata l'idea di suonare l'inno e quale è stata la tecnica utilizzata per creare gli effetti sonori.
Marzella è stato contattato da Gaetano Dagostino, Presidente del Comitato Feste Patronali, che gli chiedeva di intervenire on line nell'incontro in cui inviare gli Auguri ai giovinazzesi che vivono all'estero.
«Non potendo partecipare - ci ha detto il musicista - perché impegnato in un concerto nei sassi di Matera, ho realizzato insieme a mia moglie Serena Costantino, un video con gli auguri. Poi mi sono chiesto che musica suonare per omaggiare i giovinazzesi residenti all'estero. Su consiglio di mia madre ho suonato l'inno della Madonna di Corsignano. Nel mio studio ho pensato a come farlo; l'idea era di riprodurre il suono che ricordasse le donne, la Madonna che è madre, un suono che facesse pensare al coro di voci e un altro al suono del mare perché il quadro della Madonna di Corsignano viene dal mare per placare la tempesta e salvare i marinai. E così prima ho registrato il tema, dopo, quasi fuori tempo ho registrato le altre voci, ho armonizzato il tema e con il mio respiro sovra inciso, respirando e soffiando nel trombone, ho creato l'effetto sonoro del mare e del vento. Il tutto è stato ricondotto all'idea della Madonna con uno spirito evocativo molto forte visto il periodo, per tutto quello che sta accadendo. L'inno alla Madonna santa protettrice, che calma la tempesta in mare, ci tiene uniti nell'amore con la serenità che serve a tutti noi. La mia idea di incidere l'inno unisce il momento di festa alla tradizione e al richiamo catarchico che è racchiuso nell'immagine di un Santo Protettore».
Nel video si possono ammirare momenti della processione della Protettrice per le vie della città durante i festeggiamenti che ricorrono nel mese di agosto, quest'anno tristamente saltati nella parte non liturgica per via del Covid. È questa per noi un'ulteriore occasione per formulare gli auguri di buone feste colme di serenità a tutti i lettori e per ricordare che Maria di Corsignano veglia sempre sulla città di Giovinazzo e suoi figli.
In questi giorni questa fusione è stata messa in pratica dal musicista Michele Jamil Marzella, che ha elaborato una versione suggestiva dell'inno della Santa Patrona di Giovinazzo, Maria SS. di Corsignano. Con il suo trombone ha realizzato l'inno per formulare gli Auguri di Buone Feste a tutti: alla città di Giovinazzo, agli amministratori e al Comitato stesso.
Al musicista giovinazzese abbiamo chiesto com'è nata l'idea di suonare l'inno e quale è stata la tecnica utilizzata per creare gli effetti sonori.
Marzella è stato contattato da Gaetano Dagostino, Presidente del Comitato Feste Patronali, che gli chiedeva di intervenire on line nell'incontro in cui inviare gli Auguri ai giovinazzesi che vivono all'estero.
«Non potendo partecipare - ci ha detto il musicista - perché impegnato in un concerto nei sassi di Matera, ho realizzato insieme a mia moglie Serena Costantino, un video con gli auguri. Poi mi sono chiesto che musica suonare per omaggiare i giovinazzesi residenti all'estero. Su consiglio di mia madre ho suonato l'inno della Madonna di Corsignano. Nel mio studio ho pensato a come farlo; l'idea era di riprodurre il suono che ricordasse le donne, la Madonna che è madre, un suono che facesse pensare al coro di voci e un altro al suono del mare perché il quadro della Madonna di Corsignano viene dal mare per placare la tempesta e salvare i marinai. E così prima ho registrato il tema, dopo, quasi fuori tempo ho registrato le altre voci, ho armonizzato il tema e con il mio respiro sovra inciso, respirando e soffiando nel trombone, ho creato l'effetto sonoro del mare e del vento. Il tutto è stato ricondotto all'idea della Madonna con uno spirito evocativo molto forte visto il periodo, per tutto quello che sta accadendo. L'inno alla Madonna santa protettrice, che calma la tempesta in mare, ci tiene uniti nell'amore con la serenità che serve a tutti noi. La mia idea di incidere l'inno unisce il momento di festa alla tradizione e al richiamo catarchico che è racchiuso nell'immagine di un Santo Protettore».
Nel video si possono ammirare momenti della processione della Protettrice per le vie della città durante i festeggiamenti che ricorrono nel mese di agosto, quest'anno tristamente saltati nella parte non liturgica per via del Covid. È questa per noi un'ulteriore occasione per formulare gli auguri di buone feste colme di serenità a tutti i lettori e per ricordare che Maria di Corsignano veglia sempre sulla città di Giovinazzo e suoi figli.