Politica
L’attualità politica e i valori di Forza Italia
Ieri pomeriggio gli interventi dei big Tajani e Gelmini al Campus Everest
Giovinazzo - domenica 8 settembre 2019
0.49
Seconda giornata di lavori ieri per il Campus Everest19, convention nazionale dei giovani di Forza Italia giunta alla settima edizione e promossa dal Consigliere regionale Domenico Damascelli, assieme ai coordinatori regionali del partito D'Attis e Damiani, sotto l'immancabile guida del Sen. Maurizio Gasparri, padrone di casa e anchorman della tre giorni. Nel pomeriggio gli interventi più attesi.
L'On. Mariastella Gelmini, Capogruppo di Forza Italia alla Camera, si è concentrata sull'attualità politica: «Questo è un governo di sconfitti che non sappiamo cosa intendano fare. Il Movimento 5 Stelle ha perso la verginità andando con il Partito Democratico per cui non accettiamo lezioni di coerenza da chi si è dimostrato trasformista. Noi stiamo con Salvini, Zingaretti sta col partito del Vaffa».
«Forza Italia non può essere indulgente con il governo più di sinistra degli ultimi anni, che non può essere di svolta vista la presenza di grillini ortodossi, un governo che è il festival dell'ovvietà e l'illusione di poter risolvere le divergenze quando invece già emerge conflittualità ancor prima della fiducia».
E allora cosa faranno gli azzurri? «Faremo opposizione in Parlamento – precisa l'ex Ministra dell'Istruzione – perché la nostra è una democrazia rappresentativa. Gli altri scenderanno in piazza ma il centrodestra è unito, non omologato. Siamo più europeisti di Salvini ma l'avversario non è lui, resta la sinistra».
Quindi una riflessione interna al partito: «Se siamo al 7-8% nei sondaggi evidentemente abbiamo commesso qualche errore ma la ricetta per risalire l'abbiamo, dobbiamo scalare l'Everest con ottimismo e vedo dai vostri volti, dai vostri sorrisi, che ce la possiamo fare».
Nel tendone della summer school politica, allestito sulla spiaggia dell'Hotel Riva del Sole, ha preso poi la parola Antonio Tajani, Vicepresidente di Forza Italia: «Mentre arrivavo ho deciso che avrei parlato di valori, di quell'Italia liberale, cristiana e democratica che non è certo nata nel 1994 ma che da allora ha trovato in Silvio Berlusconi un alfiere in grado di difenderla per 25 anni».
L'ex Presidente del Parlamento Europeo ha incentrato il suo intervento, ripreso dalle telecamere dei più importanti tg nazionali, sulla "libertà" come filo conduttore della storia e come centralità della persona, oltre che sul credo politico azzurro.
«Il nostro riferimento al Cristianesimo non è bigotto ed è più profondo del bacio al rosario, perché riteniamo la nostra religione un modello di vita e strumento di tutela della libertà. Il nostro garantismo viene direttamente dal diritto romano. Difendiamo la famiglia perché la riteniamo indispensabile per mandare avanti la società e difendiamo l'ambiente e il patrimonio perché tra l'uomo e la terra deve esserci armonia. Il lavoro poi è un modo per garantire dignità e libertà, altrimenti ci sarebbe andato bene pure il reddito di cittadinanza».
Non è mancata qualche bacchettata a Salvini: «Il sovranismo non ci appartiene perché limita la libertà. Non possiamo difendere il nostro modello di società concentrandoci sugli italiani, non possiamo tutelare i valori indossando le varie divise militari. E non possiamo osteggiare l'Europa perché è parte essenziale della nostra identità e della nostra cultura».
Il numero 2 dei moderati, con commozione e gratitudine, ha quindi concluso: «Vale la pena lottare per Forza Italia e per ciò che rappresenta. Sono convinto che se si distruggono le fondamenta la società marcisce e muore. Ma oggi scendo dal palco soddisfatto perché leggo la convinzione di potercela fare sui vostri visi».
Altri dibattiti si sono susseguiti fino a sera. Oggi la chiusura dei lavori, con l'intervento dei rappresentanti cittadini dei forzisti e quello della Sen. Anna Maria Bernini, Capogruppo di FI al Senato, prima dell'assemblea plenaria dei giovani del movimento azzurro, a cui spetta il compito di dare nuova linfa ad una creatura politica che rischia l'implosione e il soffocamento tra gli estremisti.
L'On. Mariastella Gelmini, Capogruppo di Forza Italia alla Camera, si è concentrata sull'attualità politica: «Questo è un governo di sconfitti che non sappiamo cosa intendano fare. Il Movimento 5 Stelle ha perso la verginità andando con il Partito Democratico per cui non accettiamo lezioni di coerenza da chi si è dimostrato trasformista. Noi stiamo con Salvini, Zingaretti sta col partito del Vaffa».
«Forza Italia non può essere indulgente con il governo più di sinistra degli ultimi anni, che non può essere di svolta vista la presenza di grillini ortodossi, un governo che è il festival dell'ovvietà e l'illusione di poter risolvere le divergenze quando invece già emerge conflittualità ancor prima della fiducia».
E allora cosa faranno gli azzurri? «Faremo opposizione in Parlamento – precisa l'ex Ministra dell'Istruzione – perché la nostra è una democrazia rappresentativa. Gli altri scenderanno in piazza ma il centrodestra è unito, non omologato. Siamo più europeisti di Salvini ma l'avversario non è lui, resta la sinistra».
Quindi una riflessione interna al partito: «Se siamo al 7-8% nei sondaggi evidentemente abbiamo commesso qualche errore ma la ricetta per risalire l'abbiamo, dobbiamo scalare l'Everest con ottimismo e vedo dai vostri volti, dai vostri sorrisi, che ce la possiamo fare».
Nel tendone della summer school politica, allestito sulla spiaggia dell'Hotel Riva del Sole, ha preso poi la parola Antonio Tajani, Vicepresidente di Forza Italia: «Mentre arrivavo ho deciso che avrei parlato di valori, di quell'Italia liberale, cristiana e democratica che non è certo nata nel 1994 ma che da allora ha trovato in Silvio Berlusconi un alfiere in grado di difenderla per 25 anni».
L'ex Presidente del Parlamento Europeo ha incentrato il suo intervento, ripreso dalle telecamere dei più importanti tg nazionali, sulla "libertà" come filo conduttore della storia e come centralità della persona, oltre che sul credo politico azzurro.
«Il nostro riferimento al Cristianesimo non è bigotto ed è più profondo del bacio al rosario, perché riteniamo la nostra religione un modello di vita e strumento di tutela della libertà. Il nostro garantismo viene direttamente dal diritto romano. Difendiamo la famiglia perché la riteniamo indispensabile per mandare avanti la società e difendiamo l'ambiente e il patrimonio perché tra l'uomo e la terra deve esserci armonia. Il lavoro poi è un modo per garantire dignità e libertà, altrimenti ci sarebbe andato bene pure il reddito di cittadinanza».
Non è mancata qualche bacchettata a Salvini: «Il sovranismo non ci appartiene perché limita la libertà. Non possiamo difendere il nostro modello di società concentrandoci sugli italiani, non possiamo tutelare i valori indossando le varie divise militari. E non possiamo osteggiare l'Europa perché è parte essenziale della nostra identità e della nostra cultura».
Il numero 2 dei moderati, con commozione e gratitudine, ha quindi concluso: «Vale la pena lottare per Forza Italia e per ciò che rappresenta. Sono convinto che se si distruggono le fondamenta la società marcisce e muore. Ma oggi scendo dal palco soddisfatto perché leggo la convinzione di potercela fare sui vostri visi».
Altri dibattiti si sono susseguiti fino a sera. Oggi la chiusura dei lavori, con l'intervento dei rappresentanti cittadini dei forzisti e quello della Sen. Anna Maria Bernini, Capogruppo di FI al Senato, prima dell'assemblea plenaria dei giovani del movimento azzurro, a cui spetta il compito di dare nuova linfa ad una creatura politica che rischia l'implosione e il soffocamento tra gli estremisti.