
Associazioni
L'arte del presepe per l'inclusione sociale
L'iniziativa "Presepiando" dell'Aiap Giovinazzo ha permesso a persone disabili di mettersi in gioco
Giovinazzo - giovedì 17 settembre 2020
L'Aiap, Associazione Italiana Amici del Presepio sezione di Giovinazzo ha ancora una volta messo in campo sul territorio un'iniziativa dal forte carattere sociale: un corso di arte presepiale dal titolo "Presepiando".
Il progetto ha impegnato attivamente quindici persone con disabilità che frequentano il centro San Giuseppe- Centro Sociale Polivalente Multifunzionale per diversamente abili- Sicurezza e Lavoro s.r.l.
«Il Progetto condiviso dall'Associazione Aiap, partito a febbraio con l'intento di realizzare una scenografia presepiale, ha fatto nel contempo conoscere nuovi materiali e attrezzi di semplice reperimento, ma che possono essere utili in tanti modi - ci ha detto Giuseppe Lobasso -. La scenografia realizzata è stata concessa dal maestro Giacinto Gentile che ha condiviso questo progetto con entusiasmo. Purtroppo anche noi siamo stati chiusi nel periodo di emergenza, ma adesso abbiamo ripreso seguendo le regole e le direttive anti covid. Il progetto non termina qui, proseguirà con le lezioni sulla lavorazione dell'argilla, cottura e colorazione della stessa. Infine, è intenzione del gruppo Aiap di montare nel centro una scenografia presepiale per il periodo natalizio ».
Tutto lo staff del centro ha espresso pareri positivi in merito alla riuscita del corso ed al lavoro svolto in sinergia con l'educatrice Sabina Ragno, la coordinatrice Mariagrazia Pennelli e gli stessi presepisti, autentici artisti di Giovinazzo.
L'attività laboratoriale attuata ha rafforzato il principio di bellezza che è insito nel presepe, ha valorizzato il piacere della collezione ed è stata l'occasione per scoprire tecniche creative e artistiche nuove, anche con l'utilizzo di materiali nuovi come il polistirene e di riciclo. Per le persone con disabilità, avvicinarsi alla creazione individuale e mettere in atto un impegno personale con l'obiettivo di creare un presepe, è stato motivo di orgoglio da mostrare il prossimo Natale in famiglia, dopo averlo abbellito con i personaggi. Il corso non è terminato qui, ma proseguirà dando modo ai quindici partecipanti di costruire un presepe con grande scenografia che li impegnerà nei prossimi mesi affianco ai tre maestri presepisti Aiap. Di sicuro, anche in questo caso, il loro entusiasmo e la soddisfazione saranno tangibili come abbiamo potuto vedere nella nostra visita al centro a chiusura del corso per conoscere ed intervistare i partecipanti. Il racconto che seguirà rappresenta la voce delle persone con disabilità protagoniste di questa bella esperienza formativa. Con le loro differenti disabilità hanno fatto squadra con collaborazione e aiuto reciproco.
Anche Antonio ha voluto dire la sua: «Io ho fatto il presepe e dico grazie ai presepisti dell'aiuto per fare anche i particolari: la campana, le colombe e il muretto; ci siamo stancati però ci siamo divertiti e sono contento».
L'obiettivo di realizzare una creazione presepiale nell'ottica dell'Aiap ha rispettato la tradizione, la manualità, la ricerca e scoperta di materiali e tecniche artistiche sempre nuove ed interessanti, come per esempio, le incisioni con le matite, abitualmente usate per i disegni, colori ad acrilico, il basilico strofinato sul muro per creare l'effetto muffa, il caffè per il calpestio, la spugna dei fiorai per i cespugli...
E proseguendo nella visita al centro tra le persone con disabilità ascoltiamo altri partecipanti.
«Non avrei mai pensato di creare un presepe con le mie mani », ci ha confessato invece Domenico. Ecco a ruota gli interventi di Angelo, Pasquale, Giuseppe e Anna che hanno espresso entusiasmo per l'attività svolta nel centro ed evidenziano che a loro piace tanto frequentare il centro San Giuseppe dove fanno tante attività e laboratori interessanti.
All'educatrice Sabina Ragno il pensiero conclusivo su questa esperienza: «Le persone con disabilità acquisiscono abilità speciali con la manualità perché riescono a tirar fuori il lavoro, l'impegno creativo tenendo conto delle loro potenzialità- ci ha detto soddisfatta dell'esperienza messa in campo».
Il progetto ha impegnato attivamente quindici persone con disabilità che frequentano il centro San Giuseppe- Centro Sociale Polivalente Multifunzionale per diversamente abili- Sicurezza e Lavoro s.r.l.
IL PROGETTO
Il corso, che ha avuto inizio nello scorso febbraio, a causa della pandemia da Covid19 è stato sospeso a marzo per riprendere la sua attività a luglio e completare le quaranta ore di laboratorio artistico atto alla realizzazione di un presepe. Grazie alla guida e alla dedizione dei tre presepisti Aiap Giuseppe Lobasso, Gino Ribatti e Angelo Sterlacci, che hanno supportato i partecipanti, questi hanno avuto la possibilità di realizzare personalmente una scenografia presepiale ammirata perché molto suggestiva. Si tratta di una chiesa diroccata in cui collocare la Natività. L'iniziativa svolta, che si conclusa il 10 settembre, è stata seguita con partecipazione ed interesse dagli utenti del Centro.«Il Progetto condiviso dall'Associazione Aiap, partito a febbraio con l'intento di realizzare una scenografia presepiale, ha fatto nel contempo conoscere nuovi materiali e attrezzi di semplice reperimento, ma che possono essere utili in tanti modi - ci ha detto Giuseppe Lobasso -. La scenografia realizzata è stata concessa dal maestro Giacinto Gentile che ha condiviso questo progetto con entusiasmo. Purtroppo anche noi siamo stati chiusi nel periodo di emergenza, ma adesso abbiamo ripreso seguendo le regole e le direttive anti covid. Il progetto non termina qui, proseguirà con le lezioni sulla lavorazione dell'argilla, cottura e colorazione della stessa. Infine, è intenzione del gruppo Aiap di montare nel centro una scenografia presepiale per il periodo natalizio ».
Tutto lo staff del centro ha espresso pareri positivi in merito alla riuscita del corso ed al lavoro svolto in sinergia con l'educatrice Sabina Ragno, la coordinatrice Mariagrazia Pennelli e gli stessi presepisti, autentici artisti di Giovinazzo.
L'attività laboratoriale attuata ha rafforzato il principio di bellezza che è insito nel presepe, ha valorizzato il piacere della collezione ed è stata l'occasione per scoprire tecniche creative e artistiche nuove, anche con l'utilizzo di materiali nuovi come il polistirene e di riciclo. Per le persone con disabilità, avvicinarsi alla creazione individuale e mettere in atto un impegno personale con l'obiettivo di creare un presepe, è stato motivo di orgoglio da mostrare il prossimo Natale in famiglia, dopo averlo abbellito con i personaggi. Il corso non è terminato qui, ma proseguirà dando modo ai quindici partecipanti di costruire un presepe con grande scenografia che li impegnerà nei prossimi mesi affianco ai tre maestri presepisti Aiap. Di sicuro, anche in questo caso, il loro entusiasmo e la soddisfazione saranno tangibili come abbiamo potuto vedere nella nostra visita al centro a chiusura del corso per conoscere ed intervistare i partecipanti. Il racconto che seguirà rappresenta la voce delle persone con disabilità protagoniste di questa bella esperienza formativa. Con le loro differenti disabilità hanno fatto squadra con collaborazione e aiuto reciproco.
LA VISITA AL CENTRO E L'INCONTRO CON I PARTECIPANTI
«Bello il corso perché l'abbiamo realizzato noi il presepe, con le nostre mani - ci ha detto Giovanna -, una tra i corsisti. Non sapevo che con il basilico potevo colorare, mi è piaciuto molto. Le pietre sono fatte in polistirene, è bello il presepe e, anche se con un poco di difficoltà, ci sono riuscita grazie all'Aiap ( qui è scattato l'applauso ndr)».Anche Antonio ha voluto dire la sua: «Io ho fatto il presepe e dico grazie ai presepisti dell'aiuto per fare anche i particolari: la campana, le colombe e il muretto; ci siamo stancati però ci siamo divertiti e sono contento».
L'obiettivo di realizzare una creazione presepiale nell'ottica dell'Aiap ha rispettato la tradizione, la manualità, la ricerca e scoperta di materiali e tecniche artistiche sempre nuove ed interessanti, come per esempio, le incisioni con le matite, abitualmente usate per i disegni, colori ad acrilico, il basilico strofinato sul muro per creare l'effetto muffa, il caffè per il calpestio, la spugna dei fiorai per i cespugli...
E proseguendo nella visita al centro tra le persone con disabilità ascoltiamo altri partecipanti.
«Non avrei mai pensato di creare un presepe con le mie mani », ci ha confessato invece Domenico. Ecco a ruota gli interventi di Angelo, Pasquale, Giuseppe e Anna che hanno espresso entusiasmo per l'attività svolta nel centro ed evidenziano che a loro piace tanto frequentare il centro San Giuseppe dove fanno tante attività e laboratori interessanti.
All'educatrice Sabina Ragno il pensiero conclusivo su questa esperienza: «Le persone con disabilità acquisiscono abilità speciali con la manualità perché riescono a tirar fuori il lavoro, l'impegno creativo tenendo conto delle loro potenzialità- ci ha detto soddisfatta dell'esperienza messa in campo».