Eventi e cultura
L’arte che aiuta a pregare (FOTO)
Inaugurato ieri sera il presepe di Saverio Amorisco
Giovinazzo - domenica 4 dicembre 2016
12.45
Una folla silenziosa e compita si è radunata ieri sera davanti all'ingresso della Chiesa Maria SS. del Carmine, in via Cattedrale, per inaugurare con la preghiera "In Principio era il Verbo", l'opera presepiale natalizia di Saverio Amorisco.
L'artista giovinazzese ha realizzato per il sesto anno un presepe in stile napoletano, quest'anno estremamente particolare, non solo per la preziosità e la cura dei particolari, ma anche per le dimensioni. La Sacra Famiglia ed i Re Magi, protagonisti dell'unica scena, hanno infatti dimensioni umane, una rarità per un'opera di tal genere, difficile da trovare nel circondario.
Altra particolarità sta anche nel fatto che Amorisco ha realizzato tutto a mano. Volti ed abiti sono fatti rigorosamente a mano, frutto di un lavoro durato mesi, da prima dell'estate ed esattamente da poco dopo lo smantellamento della mostra pasquale, diventata anch'essa una tradizione da ormai sei anni.
A benedire il presepe, don Mario Petruzzelli (in foto con Saverio Amorisco), padre spirituale dell'Arciconfraternita di Maria SS del Carmine, che supporta questa iniziativa sin da quando è stata concepita. Don Mario ha sostituito Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta-Terlizzi-Giovinazzo-Ruvo, trattenuto da impegni pastorali, che ha rinviato la sua visita a mercoledì 7 dicembre, alle 20.30. Presenti alla cerimonia anche il Sindaco, Tommaso Depalma, e l'Assessore alla Cultura, Marianna Paladino.
Visibilmente emozionato, Saverio Amorisco, che, ha tenuto a precisare che «l'arte è espressione di un talento che ci è donato dall'alto ed è messo al servizio della comunità». In un lungo ed accorato discorso, Amorisco ha ringraziato tutti i presenti e chi silenziosamente ha voluto dare un contributo materiale e morale fondamentale ad un lavoro rivelatosi ancora più impegnativo degli scorsi anni, ma ripagato costantemente dall'affetto dei visitatori.
Le porte del bellissimo scrigno seicentesco rimarranno aperte per tutto il periodo natalizio a quanti verranno a visitare il presepe, richiamati dall'eco di una passione ed un pregio artistico ammirevoli, che hanno fondato una bella tradizione ormai divenuta patrimonio di tutta la città.
L'artista giovinazzese ha realizzato per il sesto anno un presepe in stile napoletano, quest'anno estremamente particolare, non solo per la preziosità e la cura dei particolari, ma anche per le dimensioni. La Sacra Famiglia ed i Re Magi, protagonisti dell'unica scena, hanno infatti dimensioni umane, una rarità per un'opera di tal genere, difficile da trovare nel circondario.
Altra particolarità sta anche nel fatto che Amorisco ha realizzato tutto a mano. Volti ed abiti sono fatti rigorosamente a mano, frutto di un lavoro durato mesi, da prima dell'estate ed esattamente da poco dopo lo smantellamento della mostra pasquale, diventata anch'essa una tradizione da ormai sei anni.
A benedire il presepe, don Mario Petruzzelli (in foto con Saverio Amorisco), padre spirituale dell'Arciconfraternita di Maria SS del Carmine, che supporta questa iniziativa sin da quando è stata concepita. Don Mario ha sostituito Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta-Terlizzi-Giovinazzo-Ruvo, trattenuto da impegni pastorali, che ha rinviato la sua visita a mercoledì 7 dicembre, alle 20.30. Presenti alla cerimonia anche il Sindaco, Tommaso Depalma, e l'Assessore alla Cultura, Marianna Paladino.
Visibilmente emozionato, Saverio Amorisco, che, ha tenuto a precisare che «l'arte è espressione di un talento che ci è donato dall'alto ed è messo al servizio della comunità». In un lungo ed accorato discorso, Amorisco ha ringraziato tutti i presenti e chi silenziosamente ha voluto dare un contributo materiale e morale fondamentale ad un lavoro rivelatosi ancora più impegnativo degli scorsi anni, ma ripagato costantemente dall'affetto dei visitatori.
Le porte del bellissimo scrigno seicentesco rimarranno aperte per tutto il periodo natalizio a quanti verranno a visitare il presepe, richiamati dall'eco di una passione ed un pregio artistico ammirevoli, che hanno fondato una bella tradizione ormai divenuta patrimonio di tutta la città.