Attualità
L'Arac: «Turismo? Siamo ancora all'anno zero»
L'associazione, in una nota, spiega la volontà di rimanere in silenzio durante l'ultimo incontro tenutosi in sala San Felice
Giovinazzo - mercoledì 10 ottobre 2018
0.51
I soci dell'Arac sono sfiduciati. Una riflessione che parte da lontano, secondo l'associazione che raccoglie albergatori, ristoratori e commercianti di Giovinazzo, la quale, in una nota, spiega i motivi che l'hanno portata a restare in silenzio durante l'ultima riunione plenaria su un piano strategico per il turismo, convocata in sala San Felice il 4 ottobre scorso.
«Siamo rimasti in silenzio - si legge nella nota pervenuta in redazione - in quanto l'Amministrazione comunale ha volutamente ignorato le numerose istanze da noi presentate da aprile a settembre ed ha taciuto in merito alle irregolarità inerenti le occupazioni di suolo pubblico e non ha minimamente proposto delle linee guida inerenti i problemi reali e concreti circa le difficoltà riscontrate delle attività commerciali negli ultimi anni.
Inoltre - continuano dall'Arac - ha propinato per l'ennesima volta un fantomatico piano di sviluppo del turismo basato su ipotesi e prospettive di cui siamo in attesa da ben 6 anni. Già, ben 6 anni. Poi ha presentato un flusso turistico basato su dati non riscontrabili dalle fonti ufficiali ed ha più volte espresso disappunto e scarsa considerazione nei confronti delle associazioni dei commercianti del settore ristorativo.
Ciò detto, l'Arac ci tiene a sottolineare e rimarcare che è sempre pronta ad ascoltare e dialogare - termina la nota - con qualunque attività commerciale o altra associazione che abbia idee e proposte con finalità costruttive per il bene del paese».
«Siamo rimasti in silenzio - si legge nella nota pervenuta in redazione - in quanto l'Amministrazione comunale ha volutamente ignorato le numerose istanze da noi presentate da aprile a settembre ed ha taciuto in merito alle irregolarità inerenti le occupazioni di suolo pubblico e non ha minimamente proposto delle linee guida inerenti i problemi reali e concreti circa le difficoltà riscontrate delle attività commerciali negli ultimi anni.
Inoltre - continuano dall'Arac - ha propinato per l'ennesima volta un fantomatico piano di sviluppo del turismo basato su ipotesi e prospettive di cui siamo in attesa da ben 6 anni. Già, ben 6 anni. Poi ha presentato un flusso turistico basato su dati non riscontrabili dalle fonti ufficiali ed ha più volte espresso disappunto e scarsa considerazione nei confronti delle associazioni dei commercianti del settore ristorativo.
Ciò detto, l'Arac ci tiene a sottolineare e rimarcare che è sempre pronta ad ascoltare e dialogare - termina la nota - con qualunque attività commerciale o altra associazione che abbia idee e proposte con finalità costruttive per il bene del paese».