Politica
«L'ammuina trasformista di Depalma»
Il Comitato "Per la Salute Pubblica" analizza quella che definisce «la nuova ammucchiata»
Giovinazzo - lunedì 2 gennaio 2017
«Tutti salutano il Capodanno buttando, con il passato, le cose vecchie. E Depalma non si smentisce. Prova a passare nel 2017 – e arrivare alle elezioni - con abiti nuovi: sette liste addirittura. Tenta di far vedere che la sua base elettorale si è rafforzata, allargata rispetto al passato. Ma è un trucco. Usa carte false. Come "Franceschiello" prova a fare "ammuina": "tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa e chilli che stann' a poppa vann' a pror"».
Il Comitato "Per la Salute Pubblica" prova ad analizzare la nuova coalizione con attenzione, decifrando la sua composizione. «Depalma annuncia tante liste, quasi tutte nuove di zecca. Di vecchio, simile al passato, c'è solo Giovinazzo Città del Sole. Ma quella è solo una scatola vuota - è il parere del gruppo di Santo Restivo ed Isidoro Mortellaro -, una stanza deserta e buia, buona per mettere una etichetta alla chiacchiera mattutina del Sindaco e ad un gruppo di consiglieri comunali silenziosissimi, incapaci di proposta, sempre allineati e coperti. Ha però bisogno di una etichetta nuova, all'inglese, per il fido allievo Michele Sollecito: di qui Next Polis, un bollino buono solo ad illudere di qualche differenza tra il vecchio e il "giovane di belle speranze"».
Il secondo passaggio è ironico e cita una presunta rottamazione delle liste che portarono Depalma a Palazzo di Città: «Poi è il turno della rottamazione. Via le vecchie liste - si legge nella nota -. Mai servite a nulla. Che fine ha fatto la vecchia Moderati e Popolari? Sepolta con il suo capobastone, Nicola Canonico, vecchio sodale di Depalma. E della famosa Di Pietro Italia dei Valori? Anch'essa finita ingloriosamente – soprattutto in Puglia – per le disavventure giudiziarie dei loro leader ai più vari livelli. A Giovinazzo spariscono tutte e due. Ma naturalmente ai cittadini, agli elettori, illusi in passato con quei simboli, non si dice nulla. Sul fallimento locale, regionale e nazionale di quelle due esperienze nemmeno una parola».
«Qualcuno però dei loro Consiglieri prova a sopravvivere. E così c'è Francesco Cervone che tenta di riciclarsi con Iniziativa Democratica, componente politica che fa capo al consigliere regionale Alfonso Pisicchio, personaggio notissimo per le sue innumerevoli giravolte politiche. Dal suo canto, il consigliere Alfonso Arbore, abbandonato a suo tempo Di Pietro e fattosi indipendente, dà vita ora a Terre di Giovinazzo, nuova di zecca (fatta da chi, in nome di cosa e perché, non è dato sapere).
Dalle file della attuale coalizione del governo cittadino è poi la volta dell'attuale assessora al Bilancio, Antonia Pansini. Anche lei annuncia una discesa in campo con nuova banderuola, Sud al Centro, raggruppamento messo su a Bari da Anita Maurodinoia, attuale consigliere comunale di Bari, nota per le sue molteplici esperienze da destra a sinistra e per le sue disavventure giudiziarie. Il bello è che assieme a questa nuova avventura politica l'assessora – affacciatasi alla politica con la sinistra estrema - annuncia anche "una nuova attività professionale". Alla faccia di colei che, a suo tempo 5 anni fa, diceva di essere a digiuno di maneggi politici... Si fa in fretta ad imparare e bruciare le tappe…»
«Il bello è che – come si apprende dalla stampa - mentre a Giovinazzo costoro si schierano con Depalma, dicendo peste e corna del PD, a Bari i loro capibastone – Pisicchio e Maurodinoia – chiedono al PD e al loro Sindaco di entrare in Giunta almeno con un assessore. È la coerenza di lor signori e signore».
«A far da contorno a Depalma vi è poi Forza Giovinazzo di Ruggero Iannone e Gaetano Depalo, copia truccata della Forza Italia berlusconiana, del tempo che fu. Depalma ha chiesto di nascondere il simbolo e loro prontamente hanno obbedito - asseriscono quelli del Comitato -. Né a rendere nuovo il raggruppamento contribuisce l'aggiunta di Progettiamo il domani di Pietro Sifo e Vito Antonio Depalma. Anche loro vecchi di esperienze e sigle: 5 anni fa si chiamavano Movimento Cittadino. E ancora prima come? Qualche giorno fa chiedevano ad altri raggruppamenti politici di essere ricevuti o dichiaravano una piena autonomia. Alla fine sono approdati a Depalma».
«Insomma Depalma - insiste la nota - prova a buttare dal balcone di fine anno fallimenti e vecchiume, ma non ci riesce. È impossibile riciclare questo carrozzone come novità. Puzza del vizio italico più vecchio e tradizionale: il "trasformismo", il cambiar bandiera per nascondere quella vecchia, riciclarla assieme alle sue vergogne. Questi sarebbero gli uomini nuovi? Quelli che dovevano traghettare Giovinazzo nel "sole"? Quelli della cittadinanza attiva? Della politica disinteressata?
In realtà, per cinque anni abbiamo avuto una Amministrazione composta quasi esclusivamente da politici di professione - è l'opinione espressa nella nota -: mai Giovinazzo ha visto tanti Assessori che hanno campato e campano con lo stipendio di amministratori. Ma sarà davvero questo l'assetto definitivo della compagine raccogliticcia messa su da Depalma? Aspettiamo. Ne vedremo davvero delle belle (anzi delle brutte).
Auguri ai giovinazzesi: buon anno da tutti noi - conclude il comitato Per la Salute Pubblica - (con questi chiari di luna ne abbiamo veramente bisogno)».
Il Comitato "Per la Salute Pubblica" prova ad analizzare la nuova coalizione con attenzione, decifrando la sua composizione. «Depalma annuncia tante liste, quasi tutte nuove di zecca. Di vecchio, simile al passato, c'è solo Giovinazzo Città del Sole. Ma quella è solo una scatola vuota - è il parere del gruppo di Santo Restivo ed Isidoro Mortellaro -, una stanza deserta e buia, buona per mettere una etichetta alla chiacchiera mattutina del Sindaco e ad un gruppo di consiglieri comunali silenziosissimi, incapaci di proposta, sempre allineati e coperti. Ha però bisogno di una etichetta nuova, all'inglese, per il fido allievo Michele Sollecito: di qui Next Polis, un bollino buono solo ad illudere di qualche differenza tra il vecchio e il "giovane di belle speranze"».
Il secondo passaggio è ironico e cita una presunta rottamazione delle liste che portarono Depalma a Palazzo di Città: «Poi è il turno della rottamazione. Via le vecchie liste - si legge nella nota -. Mai servite a nulla. Che fine ha fatto la vecchia Moderati e Popolari? Sepolta con il suo capobastone, Nicola Canonico, vecchio sodale di Depalma. E della famosa Di Pietro Italia dei Valori? Anch'essa finita ingloriosamente – soprattutto in Puglia – per le disavventure giudiziarie dei loro leader ai più vari livelli. A Giovinazzo spariscono tutte e due. Ma naturalmente ai cittadini, agli elettori, illusi in passato con quei simboli, non si dice nulla. Sul fallimento locale, regionale e nazionale di quelle due esperienze nemmeno una parola».
«Qualcuno però dei loro Consiglieri prova a sopravvivere. E così c'è Francesco Cervone che tenta di riciclarsi con Iniziativa Democratica, componente politica che fa capo al consigliere regionale Alfonso Pisicchio, personaggio notissimo per le sue innumerevoli giravolte politiche. Dal suo canto, il consigliere Alfonso Arbore, abbandonato a suo tempo Di Pietro e fattosi indipendente, dà vita ora a Terre di Giovinazzo, nuova di zecca (fatta da chi, in nome di cosa e perché, non è dato sapere).
Dalle file della attuale coalizione del governo cittadino è poi la volta dell'attuale assessora al Bilancio, Antonia Pansini. Anche lei annuncia una discesa in campo con nuova banderuola, Sud al Centro, raggruppamento messo su a Bari da Anita Maurodinoia, attuale consigliere comunale di Bari, nota per le sue molteplici esperienze da destra a sinistra e per le sue disavventure giudiziarie. Il bello è che assieme a questa nuova avventura politica l'assessora – affacciatasi alla politica con la sinistra estrema - annuncia anche "una nuova attività professionale". Alla faccia di colei che, a suo tempo 5 anni fa, diceva di essere a digiuno di maneggi politici... Si fa in fretta ad imparare e bruciare le tappe…»
«Il bello è che – come si apprende dalla stampa - mentre a Giovinazzo costoro si schierano con Depalma, dicendo peste e corna del PD, a Bari i loro capibastone – Pisicchio e Maurodinoia – chiedono al PD e al loro Sindaco di entrare in Giunta almeno con un assessore. È la coerenza di lor signori e signore».
«A far da contorno a Depalma vi è poi Forza Giovinazzo di Ruggero Iannone e Gaetano Depalo, copia truccata della Forza Italia berlusconiana, del tempo che fu. Depalma ha chiesto di nascondere il simbolo e loro prontamente hanno obbedito - asseriscono quelli del Comitato -. Né a rendere nuovo il raggruppamento contribuisce l'aggiunta di Progettiamo il domani di Pietro Sifo e Vito Antonio Depalma. Anche loro vecchi di esperienze e sigle: 5 anni fa si chiamavano Movimento Cittadino. E ancora prima come? Qualche giorno fa chiedevano ad altri raggruppamenti politici di essere ricevuti o dichiaravano una piena autonomia. Alla fine sono approdati a Depalma».
«Insomma Depalma - insiste la nota - prova a buttare dal balcone di fine anno fallimenti e vecchiume, ma non ci riesce. È impossibile riciclare questo carrozzone come novità. Puzza del vizio italico più vecchio e tradizionale: il "trasformismo", il cambiar bandiera per nascondere quella vecchia, riciclarla assieme alle sue vergogne. Questi sarebbero gli uomini nuovi? Quelli che dovevano traghettare Giovinazzo nel "sole"? Quelli della cittadinanza attiva? Della politica disinteressata?
In realtà, per cinque anni abbiamo avuto una Amministrazione composta quasi esclusivamente da politici di professione - è l'opinione espressa nella nota -: mai Giovinazzo ha visto tanti Assessori che hanno campato e campano con lo stipendio di amministratori. Ma sarà davvero questo l'assetto definitivo della compagine raccogliticcia messa su da Depalma? Aspettiamo. Ne vedremo davvero delle belle (anzi delle brutte).
Auguri ai giovinazzesi: buon anno da tutti noi - conclude il comitato Per la Salute Pubblica - (con questi chiari di luna ne abbiamo veramente bisogno)».