Vita di città
John Turturro a Giovinazzo: tutte le emozioni nelle nostre FOTO
Serata indimenticabile all'IVE, in Aula consiliare e soprattutto a Levante. Riviviamola insieme
Giovinazzo - lunedì 1 luglio 2019
02.40
Il sole è calato su Levante e Giovinazzo ha indossato il suo vestito più bello, unendo le forze per accogliere degnamente il figliol prodigo d'America, il ragazzo che si è fatto uomo e che ha raggiunto traguardi inimmaginabili.
Ieri John Turturro ha ricevuto la cittadinanza onoraria e le chiavi di una città che non ha dimenticato quelli che, come suo padre Nicola, l'hanno lasciata nei decenni in cui al sud di questa splendida penisola si faceva fatica a mettere assieme un pasto al giorno.
Del piazzale Aeronautica Militare gremito vi abbiamo scritto nell'articolo pubblicato ieri sera, ma quel che cercheremo di raccontarvi qui, con lo scritto e soprattutto le foto, è una giornata fuori dall'ordinario, che ha segnato a suo modo una pagina di storia di una intera comunità.
I QUATTRO MOMENTI CHIAVE - Della giornata di ieri sono forse stati quattro i momenti più esaltanti.
Il primo, all'interno dell'Istituto Vittorio Emanuele II, dove Turturro ha potuto ammirare il grande affresco realizzato con la tecnica dell'aerografia all'interno dell'Auditorium Marano. Con lui il delegato Nicola De Matteo, il Sindaco, Tommaso Depalma, Elisa Barucchieri e Nicola Giotti (che gli ha fatto dono di una delle sue uova di Pasqua che vedrete in gallery,ndr), oltre alla moglie Kathrine ed al figlio Diego. L'attore è voluto restare per qualche minuto da solo in contemplazione al termine delle foto di rito, affascinato da una riproduzione così fedele.
Il secondo flash che Giovinazzo si porterà dietro è l'abbraccio con i tanti parenti, diretti e indiretti, presenti in Aula Pignatelli. Un momento in cui Turturro ha raccontato tutta la sua emozione per essere tornato lì dove affondano le sue radici ed ha potuto sperimentare forse per la prima volta l'attesa febbrile che ha travolto la città nelle scorse ore. Presenti i Consiglieri comunali di maggioranza e opposizioni, quegli stessi Consiglieri a cui si deve la delibera che ha portato al conferimento della cittadinanza onoraria per meriti artistici. Ed a quella buona politica, noi plaudiamo. Commovente la consegna da parte di don Pietro Rubini del certificato di battesimo di papà Nicola datato 1925.
Terzo segmento importante è stata la passeggiata rapida per via Marina, con i turisti quasi sorpresi dell'arrivo di un attore di Hollywood, visibile così, a due passi da loro, sebbene scortato dalle forze dell'ordine. Non dimenticheranno in tanti il volto di John Turturro che si affaccia dalla passerella e si ferma per qualche istante a fissare il mare e le antiche mura, aspetti che egli stesso ha più volte detto essere caratterizzanti del suo essere.
Ultimo e meraviglioso momento, quello in piazzale Aeronatica Militare, culminato con la cerimonia della consegna delle chiavi della città (bella la creazione di un giovane talento locale) e col dono dell'icona della Madonna di Corsignano realizzata da Mimmo Camassa.
Con Turturro, sul palco, oltre a Tommaso Depalma, c'erano anche Gerardo Placido, esibitosi in una poesia di don Tonino Bello, Enrico Lo Verso, che ha dialogato con l'attore prima della proiezione del suo docufilm "Passione" ed un emozionato Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. In platea sedevano oltre ai Consiglieri ed alla Giunta comunale, l'Onorevole Francesca Galizia, i vertici locali delle forze dell'ordine e quelli dell'Apulia Film Commission, alcuni dirigenti e Consiglieri regionali ed il regista Pippo Mezzapesa. Non solo la consegna delle chiavi della città in una serata talmente particolare da sembrare senza tempo, ma anche le impronte impresse su un calco che resterà ai giovinazzesi con la speranza di rivederlo presto.
IL FINALE ECCEZIONALE - Ed a proposito di "Passione", girato da John Turturro tra i vicoli di una Napoli estremamente e splendidamente popolare, esso rappresenta uno spaccato reale più che realistico dell'essere meridionali nel nostro Paese. Napoli e la napoletanità sono stati raccontati attraverso la musica, che spazia dai classici alla contemporaneità. Estro e difficoltà sociali sono andate spesso a braccetto nella storia della città adagiata sulle pendici del Vesuvio e nella pellicola Turturro ha saputo cogliere l'essenza più recondita di una comunità certamente non facile da capire, ma davvero "unica", come egli stesso l'ha definita. La forza travolgente, quasi carnale dell'identità partenopea ne viene fuori egregiamente, in uno scorrere scandito dal ritmo di musiche mediterranee, ed è stato il grande regalo che l'attore, regista e sceneggiatore ha voluto fare alla città di Giovinazzo. Alla "sua" Giovinazzo.
La "lucida follia" dell'istrionico Depalma ed il lavoro della sua Giunta (brava Cristina Piscitelli) hanno permesso di realizzare un evento che, come già scritto, resterà negli annali di questa città del basso versante adriatico.
LE DICHIARAZIONI DI TURTURRO - «Grazie del vostro caloroso benvenuto. È bellissimo essere con voi, la mia famiglia allargata, nel luogo in cui nacquero mio padre, mia nonna e mio nonno. Sono certo che mi staranno guardando da lassù e staranno sorridendo nel vedermi qui. Sono un figlio del Sud. La cultura italiana ha influenzato completamente la mia vita. Levi, Calvino, Rosi, Domenico Modugno sono alcuni dei nomi che mi hanno ispirato».
ED A PROPOSITO DEL SUO FILM... : «Amo la musica che viene dal cuore e spero che anche voi accoglierete con il cuore questo film». La standing ovation finale del piazzale Aeronautica Militare rende bene l'idea di quanto Giovinazzo abbia apprezzato il suo lavoro.
L'AUSPICIO - Il Sindaco Tommaso Depalma gli ha ripetutamente chiesto di venire a girare un film in Puglia, magari proprio a Giovinazzo: «Ci sto pensando...», è stata la sua risposta accompagnata da un sorriso. Di certo Turturro vorrebbe realizzare un lungometraggio in cui racconta i suoni della varie zone del mondo.
Nella nostra gallery fotografica rivivrete la giornata giovinazzese di John Turturro.
Ieri John Turturro ha ricevuto la cittadinanza onoraria e le chiavi di una città che non ha dimenticato quelli che, come suo padre Nicola, l'hanno lasciata nei decenni in cui al sud di questa splendida penisola si faceva fatica a mettere assieme un pasto al giorno.
Del piazzale Aeronautica Militare gremito vi abbiamo scritto nell'articolo pubblicato ieri sera, ma quel che cercheremo di raccontarvi qui, con lo scritto e soprattutto le foto, è una giornata fuori dall'ordinario, che ha segnato a suo modo una pagina di storia di una intera comunità.
I QUATTRO MOMENTI CHIAVE - Della giornata di ieri sono forse stati quattro i momenti più esaltanti.
Il primo, all'interno dell'Istituto Vittorio Emanuele II, dove Turturro ha potuto ammirare il grande affresco realizzato con la tecnica dell'aerografia all'interno dell'Auditorium Marano. Con lui il delegato Nicola De Matteo, il Sindaco, Tommaso Depalma, Elisa Barucchieri e Nicola Giotti (che gli ha fatto dono di una delle sue uova di Pasqua che vedrete in gallery,ndr), oltre alla moglie Kathrine ed al figlio Diego. L'attore è voluto restare per qualche minuto da solo in contemplazione al termine delle foto di rito, affascinato da una riproduzione così fedele.
Il secondo flash che Giovinazzo si porterà dietro è l'abbraccio con i tanti parenti, diretti e indiretti, presenti in Aula Pignatelli. Un momento in cui Turturro ha raccontato tutta la sua emozione per essere tornato lì dove affondano le sue radici ed ha potuto sperimentare forse per la prima volta l'attesa febbrile che ha travolto la città nelle scorse ore. Presenti i Consiglieri comunali di maggioranza e opposizioni, quegli stessi Consiglieri a cui si deve la delibera che ha portato al conferimento della cittadinanza onoraria per meriti artistici. Ed a quella buona politica, noi plaudiamo. Commovente la consegna da parte di don Pietro Rubini del certificato di battesimo di papà Nicola datato 1925.
Terzo segmento importante è stata la passeggiata rapida per via Marina, con i turisti quasi sorpresi dell'arrivo di un attore di Hollywood, visibile così, a due passi da loro, sebbene scortato dalle forze dell'ordine. Non dimenticheranno in tanti il volto di John Turturro che si affaccia dalla passerella e si ferma per qualche istante a fissare il mare e le antiche mura, aspetti che egli stesso ha più volte detto essere caratterizzanti del suo essere.
Ultimo e meraviglioso momento, quello in piazzale Aeronatica Militare, culminato con la cerimonia della consegna delle chiavi della città (bella la creazione di un giovane talento locale) e col dono dell'icona della Madonna di Corsignano realizzata da Mimmo Camassa.
Con Turturro, sul palco, oltre a Tommaso Depalma, c'erano anche Gerardo Placido, esibitosi in una poesia di don Tonino Bello, Enrico Lo Verso, che ha dialogato con l'attore prima della proiezione del suo docufilm "Passione" ed un emozionato Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. In platea sedevano oltre ai Consiglieri ed alla Giunta comunale, l'Onorevole Francesca Galizia, i vertici locali delle forze dell'ordine e quelli dell'Apulia Film Commission, alcuni dirigenti e Consiglieri regionali ed il regista Pippo Mezzapesa. Non solo la consegna delle chiavi della città in una serata talmente particolare da sembrare senza tempo, ma anche le impronte impresse su un calco che resterà ai giovinazzesi con la speranza di rivederlo presto.
IL FINALE ECCEZIONALE - Ed a proposito di "Passione", girato da John Turturro tra i vicoli di una Napoli estremamente e splendidamente popolare, esso rappresenta uno spaccato reale più che realistico dell'essere meridionali nel nostro Paese. Napoli e la napoletanità sono stati raccontati attraverso la musica, che spazia dai classici alla contemporaneità. Estro e difficoltà sociali sono andate spesso a braccetto nella storia della città adagiata sulle pendici del Vesuvio e nella pellicola Turturro ha saputo cogliere l'essenza più recondita di una comunità certamente non facile da capire, ma davvero "unica", come egli stesso l'ha definita. La forza travolgente, quasi carnale dell'identità partenopea ne viene fuori egregiamente, in uno scorrere scandito dal ritmo di musiche mediterranee, ed è stato il grande regalo che l'attore, regista e sceneggiatore ha voluto fare alla città di Giovinazzo. Alla "sua" Giovinazzo.
La "lucida follia" dell'istrionico Depalma ed il lavoro della sua Giunta (brava Cristina Piscitelli) hanno permesso di realizzare un evento che, come già scritto, resterà negli annali di questa città del basso versante adriatico.
LE DICHIARAZIONI DI TURTURRO - «Grazie del vostro caloroso benvenuto. È bellissimo essere con voi, la mia famiglia allargata, nel luogo in cui nacquero mio padre, mia nonna e mio nonno. Sono certo che mi staranno guardando da lassù e staranno sorridendo nel vedermi qui. Sono un figlio del Sud. La cultura italiana ha influenzato completamente la mia vita. Levi, Calvino, Rosi, Domenico Modugno sono alcuni dei nomi che mi hanno ispirato».
ED A PROPOSITO DEL SUO FILM... : «Amo la musica che viene dal cuore e spero che anche voi accoglierete con il cuore questo film». La standing ovation finale del piazzale Aeronautica Militare rende bene l'idea di quanto Giovinazzo abbia apprezzato il suo lavoro.
L'AUSPICIO - Il Sindaco Tommaso Depalma gli ha ripetutamente chiesto di venire a girare un film in Puglia, magari proprio a Giovinazzo: «Ci sto pensando...», è stata la sua risposta accompagnata da un sorriso. Di certo Turturro vorrebbe realizzare un lungometraggio in cui racconta i suoni della varie zone del mondo.
Nella nostra gallery fotografica rivivrete la giornata giovinazzese di John Turturro.