Politica
“Italia Unica” si prepara a diventare partito
La conferma da Nico Pannoli, “Start Up team Italia Unica” e responsabile Mezzogiorno
Giovinazzo - sabato 6 dicembre 2014
0.23
"Italia Unica", il movimento politico fondato da Corrado Passera, sbarca anche in Puglia e si prepara a diventare partito. Nico Pannoli, "Start Up team Italia Unica" e responsabile Mezzogiorno, racconta il movimento.
In che modo si sta strutturando "Italia Unica"?
«Per "Italia Unica" è fondamentale partire dal territorio e in particolare dagli amministratori locali. I sindaci degli oltre 8.000 comuni italiani stanno ricevendo in questi giorni una lettera di Corrado Passera, con la proposta di avviare un dialogo sulla base di proposte programmatiche concrete, perché per noi di "Italia Unica" la loro esperienza è preziosa e devono essere ascoltati. È necessario tornare a considerare i comuni e i sindaci come attori positivi del territorio. Nel frattempo stiamo aprendo oltre 100 sedi locali in tutto il Paese e diventeremo ufficialmente un partito agli inizi del 2015».
Quali sono i valori di "Italia Unica"?
«Italia Unica crede nel merito, nella trasparenza, nella politica al servizio della comunità, nella capacità delle persone, nella libertà dei cittadini. Si punta molto su competenza e merito: ne parlano in molti, ma in pochi hanno il coraggio di mettere questi valori al centro dei processi decisionali e delle scelte politiche».
Quali sono i veri problemi dell'Italia?
Visto da fuori il nostro è un Paese che si sta fermando economicamente. Non riusciamo a uscire da una recessione infinita e abbiamo due problemi principali: la disoccupazione e il debito. Il disagio occupazionale in Italia è molto grave, per rispondere a questa "piaga sociale" bisogna stimolare la crescita. I dati parlano da soli, senza la ripresa economica non si crea occupazione. L'Italia ha bisogno soprattutto di tornare a investire. Solo mobilitando risorse significative, possiamo pensare di affrontare questi problemi. Il governo non sta facendo ciò che serve; la priorità deve essere il rilancio dell'economia. La tensione sociale sta aumentando perché le famiglie stanno finendo le riserve e le imprese stanno chiudendo. Siamo arrivati a 10 milioni di italiani con seri problemi di lavoro. Servono azioni molto forti ed per questo che noi di "Italia Unica" insistiamo a dire che l'Italia ha la possibilità di mobilitare 400 miliardi di euro, senza toccare i conti pubblici, per far ripartire la macchina economica e quindi l'occupazione».
Non le sembra che in questo momento non vi sia una reale opposizione al Governo?
«In questo periodo è stupefacente l'assenza di una voce della cosiddetta opposizione. Nuovo Centro Destra e Scelta Civica sono ormai appiattite a tal punto sul Governo da sembrare ormai componenti strutturali del partito unico renziano. Forza Italia accetta di sostenere il Governo seppur sottobanco per evitare l'irrilevanza come sostiene Silvio Berlusconi stesso e usa ambiguamente il gioco tattico della doppia maggioranza (leggi patto del Nazareno) giustificato in quanto politicamente vantaggioso secondo tuttavia un criterio di difficile comprensione. Milioni di cittadini sono così privati di una rappresentanza politica degna di questo nome. "Italia Unica" si candida a farlo».
Qual è la democrazia in cui crede "Italia Unica"?
«Il Paese merita una democrazia matura, fatta di reali alternative basate su chiare posizioni programmatiche. Il centrosinistra si è organizzato attorno alla leadership di Matteo Renzi e chi critica ha scarsa o nulla agibilità, nel centrodestra si preferisce stare nascosti. Diventando così complici di chi, irresponsabilmente, non sta guidando il Paese fuori dalla crisi. E tutti gli indicatori economici quotidianamente ce lo ricordano».
In che modo si sta strutturando "Italia Unica"?
«Per "Italia Unica" è fondamentale partire dal territorio e in particolare dagli amministratori locali. I sindaci degli oltre 8.000 comuni italiani stanno ricevendo in questi giorni una lettera di Corrado Passera, con la proposta di avviare un dialogo sulla base di proposte programmatiche concrete, perché per noi di "Italia Unica" la loro esperienza è preziosa e devono essere ascoltati. È necessario tornare a considerare i comuni e i sindaci come attori positivi del territorio. Nel frattempo stiamo aprendo oltre 100 sedi locali in tutto il Paese e diventeremo ufficialmente un partito agli inizi del 2015».
Quali sono i valori di "Italia Unica"?
«Italia Unica crede nel merito, nella trasparenza, nella politica al servizio della comunità, nella capacità delle persone, nella libertà dei cittadini. Si punta molto su competenza e merito: ne parlano in molti, ma in pochi hanno il coraggio di mettere questi valori al centro dei processi decisionali e delle scelte politiche».
Quali sono i veri problemi dell'Italia?
Visto da fuori il nostro è un Paese che si sta fermando economicamente. Non riusciamo a uscire da una recessione infinita e abbiamo due problemi principali: la disoccupazione e il debito. Il disagio occupazionale in Italia è molto grave, per rispondere a questa "piaga sociale" bisogna stimolare la crescita. I dati parlano da soli, senza la ripresa economica non si crea occupazione. L'Italia ha bisogno soprattutto di tornare a investire. Solo mobilitando risorse significative, possiamo pensare di affrontare questi problemi. Il governo non sta facendo ciò che serve; la priorità deve essere il rilancio dell'economia. La tensione sociale sta aumentando perché le famiglie stanno finendo le riserve e le imprese stanno chiudendo. Siamo arrivati a 10 milioni di italiani con seri problemi di lavoro. Servono azioni molto forti ed per questo che noi di "Italia Unica" insistiamo a dire che l'Italia ha la possibilità di mobilitare 400 miliardi di euro, senza toccare i conti pubblici, per far ripartire la macchina economica e quindi l'occupazione».
Non le sembra che in questo momento non vi sia una reale opposizione al Governo?
«In questo periodo è stupefacente l'assenza di una voce della cosiddetta opposizione. Nuovo Centro Destra e Scelta Civica sono ormai appiattite a tal punto sul Governo da sembrare ormai componenti strutturali del partito unico renziano. Forza Italia accetta di sostenere il Governo seppur sottobanco per evitare l'irrilevanza come sostiene Silvio Berlusconi stesso e usa ambiguamente il gioco tattico della doppia maggioranza (leggi patto del Nazareno) giustificato in quanto politicamente vantaggioso secondo tuttavia un criterio di difficile comprensione. Milioni di cittadini sono così privati di una rappresentanza politica degna di questo nome. "Italia Unica" si candida a farlo».
Qual è la democrazia in cui crede "Italia Unica"?
«Il Paese merita una democrazia matura, fatta di reali alternative basate su chiare posizioni programmatiche. Il centrosinistra si è organizzato attorno alla leadership di Matteo Renzi e chi critica ha scarsa o nulla agibilità, nel centrodestra si preferisce stare nascosti. Diventando così complici di chi, irresponsabilmente, non sta guidando il Paese fuori dalla crisi. E tutti gli indicatori economici quotidianamente ce lo ricordano».