
Vita di città
Installazione provocatoria in piazza: i chiarimenti di 2hands Giovinazzo
Le precisazioni dopo le polemiche nate soprattutto sul web
Giovinazzo - domenica 19 settembre 2021
12.09
Negli scorsi giorni bustoni neri erano apparsi all'interno della barca presente quale installazione curata dai commercianti all'incrocio tra via Bari, via Marconi e piazza Vittorio Emanuele II. Una installazione provocatoria allestita dai ragazzi dell'associazione ambientalista 2hands Giovinazzo, quest'oggi impegnata nella nuova pulizia del molo di sottovento a Ponente. Si voleva richiamare l'attenzione dei cittadini sul problema dei rifiuti abbandonati. Una vergogna che quotidianamente quasi, anche GiovinazzoViva denuncia da anni, il più forte megafono per dar voce alle istanze della gente perbene.
Le polemiche però non sono mancate. Quella rotatoria è gestita con amore da esercenti ed artigiani del posto e non vi erano stati accordi preventivi. Così i giovani di 2hands hanno voluto chiarire quanto segue.
«Nelle ultime ore, l'installazione di bustoni sulla barca in prossimità della Piazza ha fatto scalpore.
Ci sentiamo in dovere di fare dei chiarimenti.
Per prima cosa, i rifiuti nella barca non erano dei veri rifiuti, volevano rappresentare semplicemente la metafora di una problematica che ci riguarda sempre più da vicino: l'inquinamento che ha ormai invaso i nostri mari e, di conseguenza, le nostre tavole.
Noi come associazione abbiamo "pescato" dalle campagne e dalle coste giovinazzesi oltre 6784 Kg di rifiuti in un anno di attività, per provare nel nostro piccolo a contrastare il fenomeno.
La reazione che desideravamo suscitare era proprio questa: indignazione.
A nessuno piace avere immondizia in casa propria, purtroppo però ce n'è ancora troppa in giro per la nostra città.
Il problema è reale e non può più essere ignorato.
La situazione, specialmente nelle campagne lì "dove nessuno può vedere" è molto grave e bisogna affrontarla. La scelta di un luogo centrale come quella rotatoria, dunque, risulta comprensibile ai fini del nostro obiettivo.
Il nostro intervento di Guerrilla Marketing era autorizzato.
Molti commenti hanno sollevato la problematica del "brutto biglietto da visita" per i forestieri e che, alla fine, a rimetterci è l'intero paese.
Attenzione: a rimetterci sarà l'intero paese fino a quando non ci si mobiliterà tutti insieme nel concreto, con azioni di presa di consapevolezza della tematica e di impegno tangibile nel tempo.
Non abbiamo mai avvertito così tanta rabbia quando abbiamo trovato tonnellate di rifiuti nelle nostre campagne.
Come mai? Non c'è da indignarsi in questo caso?
Non bisogna lasciarsi ingannare dall'illusione che il problema non esista semplicemente perché il centro città è pulito, la barchetta è vuota e il nostro orticello personale è in buone condizioni.
Con la nostra installazione volevamo smuovere le coscienze dei nostri concittadini, invitarli a guardare oltre il proprio orticello (o la propria rotatoria) per abbandonare l'egoismo e orientare la propria quotidianità al VERO senso di collettività.
Confidando che la fetta più ampia della cittadinanza abbia colto la provocazione,
vi ringraziamo e vi aspettiamo ai prossimi interventi di pulizia».
2hands Giovinazzo
Le polemiche però non sono mancate. Quella rotatoria è gestita con amore da esercenti ed artigiani del posto e non vi erano stati accordi preventivi. Così i giovani di 2hands hanno voluto chiarire quanto segue.
«Nelle ultime ore, l'installazione di bustoni sulla barca in prossimità della Piazza ha fatto scalpore.
Ci sentiamo in dovere di fare dei chiarimenti.
Per prima cosa, i rifiuti nella barca non erano dei veri rifiuti, volevano rappresentare semplicemente la metafora di una problematica che ci riguarda sempre più da vicino: l'inquinamento che ha ormai invaso i nostri mari e, di conseguenza, le nostre tavole.
Noi come associazione abbiamo "pescato" dalle campagne e dalle coste giovinazzesi oltre 6784 Kg di rifiuti in un anno di attività, per provare nel nostro piccolo a contrastare il fenomeno.
La reazione che desideravamo suscitare era proprio questa: indignazione.
A nessuno piace avere immondizia in casa propria, purtroppo però ce n'è ancora troppa in giro per la nostra città.
Il problema è reale e non può più essere ignorato.
La situazione, specialmente nelle campagne lì "dove nessuno può vedere" è molto grave e bisogna affrontarla. La scelta di un luogo centrale come quella rotatoria, dunque, risulta comprensibile ai fini del nostro obiettivo.
Il nostro intervento di Guerrilla Marketing era autorizzato.
Molti commenti hanno sollevato la problematica del "brutto biglietto da visita" per i forestieri e che, alla fine, a rimetterci è l'intero paese.
Attenzione: a rimetterci sarà l'intero paese fino a quando non ci si mobiliterà tutti insieme nel concreto, con azioni di presa di consapevolezza della tematica e di impegno tangibile nel tempo.
Non abbiamo mai avvertito così tanta rabbia quando abbiamo trovato tonnellate di rifiuti nelle nostre campagne.
Come mai? Non c'è da indignarsi in questo caso?
Non bisogna lasciarsi ingannare dall'illusione che il problema non esista semplicemente perché il centro città è pulito, la barchetta è vuota e il nostro orticello personale è in buone condizioni.
Con la nostra installazione volevamo smuovere le coscienze dei nostri concittadini, invitarli a guardare oltre il proprio orticello (o la propria rotatoria) per abbandonare l'egoismo e orientare la propria quotidianità al VERO senso di collettività.
Confidando che la fetta più ampia della cittadinanza abbia colto la provocazione,
vi ringraziamo e vi aspettiamo ai prossimi interventi di pulizia».
2hands Giovinazzo