Politica
Inclusione sociale: anche Italia in Comune Puglia firma manifesto degli Amministratori locali
Il nuovo movimento politico di cui fanno parte Depalma e Sollecito ha sottoscritto il "Manifesto per una società aperta"
Giovinazzo - domenica 5 agosto 2018
06.00 Comunicato Stampa
Anche Italia in Comune Puglia convintamente sottoscrive il "Manifesto degli amministratori locali di inclusione per una società aperta". Ideata da alcuni consiglieri regionali del Lazio e sposata dai leader nazionali del partito, i sindaci Federico Pizzarotti e Alessio Pascucci, l'iniziativa vuole manifestare il rifiuto nei confronti della politica 'di denigrazione, disprezzo e incitamento all'odio' posta in essere dal Governo nazionale sulla tematica 'migranti'.
«Il momento storico attuale fotografa una situazione preoccupante - sono state le parole di Vincenzo Gesualdo, coordinatore regionale per la Puglia - la precarietà globale e generalizzata, l'emergenza sociale, il fenomeno migratorio che stiamo vivendo da un po' di anni a questa parte, opportunamente 'cavalcate' ad arte per fini elettorali di movimenti e partiti estremisti e populisti, hanno portato, oggi, a delineare un contesto in cui odio e razzismo la fanno da padrona. L'immigrazione è stata demonizzata - continuano - e pare essere la causa di tutti i mali, dalla carenza di sicurezza nelle nostre città alla crisi occupazionale. Lo straniero è stato disegnato come l'invasore da cui doversi difendere. Se questa 'politica' ha avuto sicuramente successo in termini di consensi, noi ci chiediamo quanto ne sia valsa davvero la pena, dal momento che ci consegna quotidianamente episodi di tensione, di razzismo, di violenza».
Non è questa la prima volta che il partito di neo-formazione, a cui aderiscono il Sindaco Tommaso Depalma ed il suo vice, Michele Sollecito, si pronuncia sul tema dell'immigrazione. Recentemente, infatti, Italia in Comune ha sostenuto la campagna nazionale 'Magliette Rosse' per dire basta alle morti nel Mediterraneo ma, ancor prima gli esponenti del partito avevano partecipato all'iniziativa "European Solidarity - Save lifes, change Dublin", una grande mobilitazione europea per chiedere ai governi di cambiare il Regolamento di Dublino e aprire vie legali e sicure d'accesso all'Unione. Lo scorso giugno, ancora, Gesualdo ha partecipato in veste ufficiale al sit-in "A Bari nessuno è straniero", organizzato dopo l'annuncio del Governo della decisione di chiudere i porti italiani per impedire l'arrivo delle navi dei migranti, a cominciare dall'Aquarius.
«Il fine ultimo del 'manifesto' è quello di costruire una rete permanente di azione che affronti il tema delle migrazioni e dell'accoglienza su scala nazionale a partire dalle esperienze e dalle politiche locali,atteggiamento che, da sempre, caldeggiamo in Italia in Comune su questa come su altre questioni- ha continuato Gesualdo- Se a ciò si aggiunge che ci troviamo perfettamente in linea con quando stabilito sul manifesto e che vorremmo vedere ripristinato un clima di serenità, rispetto, accoglienza, la firma anche del coordinamento Puglia, dopo quella della segreteria nazionale, è un fatto del tutto naturale. D'altronde, come potremmo non firmare un manifesto che proviene dagli amministratori locali, viste le tante adesioni di sindaci, consiglieri, assessori che il nostro partito vanta a livello nazionale? È ai Sindaci che spetta risolvere le situazioni correlate allo sgombero di un campo rom. E senza delle politiche edilizie e abitative poste in essere dal Governo centrale, è compito assai arduo per gli Amministratori locali trovare soluzioni adeguate per le famiglie coinvolte».
«Il momento storico attuale fotografa una situazione preoccupante - sono state le parole di Vincenzo Gesualdo, coordinatore regionale per la Puglia - la precarietà globale e generalizzata, l'emergenza sociale, il fenomeno migratorio che stiamo vivendo da un po' di anni a questa parte, opportunamente 'cavalcate' ad arte per fini elettorali di movimenti e partiti estremisti e populisti, hanno portato, oggi, a delineare un contesto in cui odio e razzismo la fanno da padrona. L'immigrazione è stata demonizzata - continuano - e pare essere la causa di tutti i mali, dalla carenza di sicurezza nelle nostre città alla crisi occupazionale. Lo straniero è stato disegnato come l'invasore da cui doversi difendere. Se questa 'politica' ha avuto sicuramente successo in termini di consensi, noi ci chiediamo quanto ne sia valsa davvero la pena, dal momento che ci consegna quotidianamente episodi di tensione, di razzismo, di violenza».
Non è questa la prima volta che il partito di neo-formazione, a cui aderiscono il Sindaco Tommaso Depalma ed il suo vice, Michele Sollecito, si pronuncia sul tema dell'immigrazione. Recentemente, infatti, Italia in Comune ha sostenuto la campagna nazionale 'Magliette Rosse' per dire basta alle morti nel Mediterraneo ma, ancor prima gli esponenti del partito avevano partecipato all'iniziativa "European Solidarity - Save lifes, change Dublin", una grande mobilitazione europea per chiedere ai governi di cambiare il Regolamento di Dublino e aprire vie legali e sicure d'accesso all'Unione. Lo scorso giugno, ancora, Gesualdo ha partecipato in veste ufficiale al sit-in "A Bari nessuno è straniero", organizzato dopo l'annuncio del Governo della decisione di chiudere i porti italiani per impedire l'arrivo delle navi dei migranti, a cominciare dall'Aquarius.
«Il fine ultimo del 'manifesto' è quello di costruire una rete permanente di azione che affronti il tema delle migrazioni e dell'accoglienza su scala nazionale a partire dalle esperienze e dalle politiche locali,atteggiamento che, da sempre, caldeggiamo in Italia in Comune su questa come su altre questioni- ha continuato Gesualdo- Se a ciò si aggiunge che ci troviamo perfettamente in linea con quando stabilito sul manifesto e che vorremmo vedere ripristinato un clima di serenità, rispetto, accoglienza, la firma anche del coordinamento Puglia, dopo quella della segreteria nazionale, è un fatto del tutto naturale. D'altronde, come potremmo non firmare un manifesto che proviene dagli amministratori locali, viste le tante adesioni di sindaci, consiglieri, assessori che il nostro partito vanta a livello nazionale? È ai Sindaci che spetta risolvere le situazioni correlate allo sgombero di un campo rom. E senza delle politiche edilizie e abitative poste in essere dal Governo centrale, è compito assai arduo per gli Amministratori locali trovare soluzioni adeguate per le famiglie coinvolte».