Cronaca
Incendio nel porto, a fuoco due barche
Le fiamme hanno divorato un natante. Poi hanno avvolto anche un cabinato in vetroresina
Giovinazzo - domenica 5 aprile 2015
10.47
Un doppio incendio, scaturito a poche ore di distanza l'uno dall'altro, è divampato nel corso della notte all'interno del porto di Giovinazzo.
Il primo allarme è scattato intorno all'01.30 quando c'era ancora tanta gente in giro: le fiamme si sono sprigionate da un piccolo natante da diporto di proprietà di un uomo di Bari ormeggiato ad uno dei pontili galleggianti del Comune di Giovinazzo. Poi la piccola imbarcazione, sganciata dall'ormeggio e spinta dal vento, ha centrato un secondo natante da diporto posizionato nei pressi del pontile galleggiante dell'associazione "Le Tre Colonne" che ha subito danni alla fiancata destra della prua. Sul posto sono prontamente intervenuti i Carabinieri della locale Stazione ed i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta che hanno domato l'incendio salvaguardando le imbarcazioni vicine e iniziato le prime indagini. Ma il peggio doveva ancora arrivare.
Alle prime luci dell'alba, infatti, è scattato il secondo allarme: le fiamme sono tornate ad interessare il porticciolo di Giovinazzo intorno alle ore 06.00 quando, alimentate anche dal forte vento, hanno avvolto un cabinato in vetroresina ormeggiato al pontile galleggiante dell'associazione "Le Tre Colonne". L'imbarcazione, appartenente ad un uomo di Bitonto, è stata interamente colpita dal rogo, costringendo i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta ad intervenire nuovamente per ripristinare la normalità. E in effetti l'incendio è stato circoscritto al solo cabinato già in fiamme ed è stato evitato l'estendersi del fuoco alle altre imbarcazioni vicine. Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della locale Stazione per eseguire tutti i rilievi utili a chiarire l'accaduto.
Al lavoro per tutta la mattinata anche i militari dell'Ufficio Locale Marittimo e gli uomini della Capitaneria di Porto di Molfetta che hanno recuperato i due natanti e, assieme ai Carabinieri della locale Stazione, (sul posto anche i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Molfetta) stanno raccogliendo tutti gli elementi per risalire alla natura del doppio rogo. E nonostante non siano state rinvenute, secondo le prime ricostruzioni, tracce di liquido infiammabile, si fa sempre più strada l'ipotesi del dolo. Ingenti i danni alle imbarcazioni che ammontano ad alcune decine di migliaia di euro.
Intanto, se nel porto si cerca di tornare alla normalità dopo le complesse operazioni di recupero e sistemazione delle due imbarcazioni distrutte, sul fronte delle indagini, gli inquirenti sono in piena attività per far luce su un episodio che ha sollevato indubbie preoccupazioni e perplessità e molti interrogativi. Si è trattato di una casualità oppure qualcuno ha volutamente appiccato le fiamme? Esiste un robusto filo comune che lega le indagini su quanto avvenuto nel porto di Giovinazzo con quelle condotte sull'ultimo episodio efferato, gratuito, dettato dalla violenza più assoluta?
Gli investigatori, dal canto loro, attendono risposte da eventuali testimonianze e dall'analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza installate a guardia del porto.
Il primo allarme è scattato intorno all'01.30 quando c'era ancora tanta gente in giro: le fiamme si sono sprigionate da un piccolo natante da diporto di proprietà di un uomo di Bari ormeggiato ad uno dei pontili galleggianti del Comune di Giovinazzo. Poi la piccola imbarcazione, sganciata dall'ormeggio e spinta dal vento, ha centrato un secondo natante da diporto posizionato nei pressi del pontile galleggiante dell'associazione "Le Tre Colonne" che ha subito danni alla fiancata destra della prua. Sul posto sono prontamente intervenuti i Carabinieri della locale Stazione ed i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta che hanno domato l'incendio salvaguardando le imbarcazioni vicine e iniziato le prime indagini. Ma il peggio doveva ancora arrivare.
Alle prime luci dell'alba, infatti, è scattato il secondo allarme: le fiamme sono tornate ad interessare il porticciolo di Giovinazzo intorno alle ore 06.00 quando, alimentate anche dal forte vento, hanno avvolto un cabinato in vetroresina ormeggiato al pontile galleggiante dell'associazione "Le Tre Colonne". L'imbarcazione, appartenente ad un uomo di Bitonto, è stata interamente colpita dal rogo, costringendo i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta ad intervenire nuovamente per ripristinare la normalità. E in effetti l'incendio è stato circoscritto al solo cabinato già in fiamme ed è stato evitato l'estendersi del fuoco alle altre imbarcazioni vicine. Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della locale Stazione per eseguire tutti i rilievi utili a chiarire l'accaduto.
Al lavoro per tutta la mattinata anche i militari dell'Ufficio Locale Marittimo e gli uomini della Capitaneria di Porto di Molfetta che hanno recuperato i due natanti e, assieme ai Carabinieri della locale Stazione, (sul posto anche i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Molfetta) stanno raccogliendo tutti gli elementi per risalire alla natura del doppio rogo. E nonostante non siano state rinvenute, secondo le prime ricostruzioni, tracce di liquido infiammabile, si fa sempre più strada l'ipotesi del dolo. Ingenti i danni alle imbarcazioni che ammontano ad alcune decine di migliaia di euro.
Intanto, se nel porto si cerca di tornare alla normalità dopo le complesse operazioni di recupero e sistemazione delle due imbarcazioni distrutte, sul fronte delle indagini, gli inquirenti sono in piena attività per far luce su un episodio che ha sollevato indubbie preoccupazioni e perplessità e molti interrogativi. Si è trattato di una casualità oppure qualcuno ha volutamente appiccato le fiamme? Esiste un robusto filo comune che lega le indagini su quanto avvenuto nel porto di Giovinazzo con quelle condotte sull'ultimo episodio efferato, gratuito, dettato dalla violenza più assoluta?
Gli investigatori, dal canto loro, attendono risposte da eventuali testimonianze e dall'analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza installate a guardia del porto.