Cronaca
Incendio al Terrazzino, in fumo anche una Renault Kangoo: intervenuti i Vigili del Fuoco
Il rogo in località Trincea, dove le fiamme hanno avvolto la struttura: sono due i punti di innesco trovati. Sul posto anche i Carabinieri
Giovinazzo - venerdì 27 settembre 2019
14.36
Inferno di fuoco in località Trincea, sul lungomare Marina Italiana. Nella tarda serata di ieri, intorno alle ore 23.30, un incendio di vaste proporzioni ha distrutto il Terrazzino, sede dell'associazione culturale Nisida: il violentissimo rogo lo ha demolito interamente.
Le fiamme, le cui origini sono al momento sconosciute (ma si indaga per ricostruire con esattezza la causa dell'episodio, nda), hanno colpito l'intera area, che nel corso dell'ultima sessione estiva ha ospitato un altro locale, AmoreIodio, fagocitando l'intera struttura composta da parti in legno. E non è tutto. La fiammata non ha risparmiato neppure una Renault Kangoo posteggiata nel parcheggio della struttura che s'affaccia sull'Adriatico.
La segnalazione è giunta alla sala operativa dei Vigili del Fuoco intorno alle ore 23.45. A lanciare l'allarme è stato un passante, che ha notato le alte fiamme, ma quando sul luogo è giunto il personale in servizio presso il Distaccamento di Molfetta per domare il rogo, gli uomini hanno visto che le fiamme avevano divorato buona parte della struttura e il veicolo commerciale. Le operazioni del 115 si sono protratte per diverso tempo.
Al termine dello spegnimento, è stato avviato il sopralluogo ed i rilievi (sono due i punti di innesco trovati, nda) alla presenza dei Carabinieri della locale Stazione, guidati dal luogotenente carica speciale Dino Amato, e dei colleghi dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Molfetta sono tuttora in corso le indagini per stabilire la natura dell'accaduto, che in pochissimo tempo ha divorato la struttura, luogo di ritrovo estivo per tanti giovinazzesi.
I militari dell'Arma hanno cercato eventuali filmati, ma non sono riusciti a rintracciare delle telecamere di sorveglianza nell'area circostante. Il danno complessivo (non è coperto da assicurazione, nda) non è stato ancora quantificato, ma risulta essere piuttosto ingente. I proprietari della struttura, intanto, sono stati ascoltati dai Carabinieri: hanno dichiarato di non aver mai ricevuto minacce, né richieste estorsive o messaggi sospetti.
Improbabile, infine, rinvenire eventuali tracce di dolo giacché il fuoco ha consumato tutto: durante l'ispezione non sono stati rinvenuti indizi lasciati da eventuali piromani. Saranno i riscontri investigativi, affidati ai militari della Stazione di Giovinazzo, a far luce sulla vicenda.
Le fiamme, le cui origini sono al momento sconosciute (ma si indaga per ricostruire con esattezza la causa dell'episodio, nda), hanno colpito l'intera area, che nel corso dell'ultima sessione estiva ha ospitato un altro locale, AmoreIodio, fagocitando l'intera struttura composta da parti in legno. E non è tutto. La fiammata non ha risparmiato neppure una Renault Kangoo posteggiata nel parcheggio della struttura che s'affaccia sull'Adriatico.
La segnalazione è giunta alla sala operativa dei Vigili del Fuoco intorno alle ore 23.45. A lanciare l'allarme è stato un passante, che ha notato le alte fiamme, ma quando sul luogo è giunto il personale in servizio presso il Distaccamento di Molfetta per domare il rogo, gli uomini hanno visto che le fiamme avevano divorato buona parte della struttura e il veicolo commerciale. Le operazioni del 115 si sono protratte per diverso tempo.
Al termine dello spegnimento, è stato avviato il sopralluogo ed i rilievi (sono due i punti di innesco trovati, nda) alla presenza dei Carabinieri della locale Stazione, guidati dal luogotenente carica speciale Dino Amato, e dei colleghi dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Molfetta sono tuttora in corso le indagini per stabilire la natura dell'accaduto, che in pochissimo tempo ha divorato la struttura, luogo di ritrovo estivo per tanti giovinazzesi.
I militari dell'Arma hanno cercato eventuali filmati, ma non sono riusciti a rintracciare delle telecamere di sorveglianza nell'area circostante. Il danno complessivo (non è coperto da assicurazione, nda) non è stato ancora quantificato, ma risulta essere piuttosto ingente. I proprietari della struttura, intanto, sono stati ascoltati dai Carabinieri: hanno dichiarato di non aver mai ricevuto minacce, né richieste estorsive o messaggi sospetti.
Improbabile, infine, rinvenire eventuali tracce di dolo giacché il fuoco ha consumato tutto: durante l'ispezione non sono stati rinvenuti indizi lasciati da eventuali piromani. Saranno i riscontri investigativi, affidati ai militari della Stazione di Giovinazzo, a far luce sulla vicenda.