Inaugurata venerdì la personale di Ezio Farinelli

Inaugurata venerdì sera la mostra "Il sublime prodigio del colore", la personale del bravo Ezio Farinelli, artista reatino di origine romana.

La location per quello che, a tutti gli effetti, è stato un dialogo informale con i visitatori, è quella della Sala Clessidra presso l'Istituto Vittorio Emanuele II, per un evento organizzato dall'Associazione Culturale "New Euro Arte" e voluto dal delegato alla struttura, Nicola De Matteo. In mostra venticinque opere a fronte delle oltre ventimila realizzate da Ezio Farinelli, in una vita dedicata con passione all'arte. Tutte sono state scelte con perizia dai curatori e non deluderanno i visitatori che, anche stasera, vorranno osservarle da vicino.

La volontà della "New Euro Arte" di far conoscere le tappe artistiche e stilistiche di una carriera che, sin dagli ani '60 del secolo scorso, ha catalizzato l'attenzione della critica specializzata italiana e non solo. La bottega romana di Ezio Farinelli, situata nel cuore della capitale, è ancora oggi crocevia di scambi artistici e culturali di alto valore professionale. Tutti i quadri trasmettono emozioni forti ed hanno qualcosa da ricordare oltre che da raccontare; sono ricchi di luce e di pigmento di colore, espressione di una pittura ad olio pastosa, piacevole, che gioca sugli istinti emozionali di chi le osserva.

Il suo iniziale linguaggio artistico, ha spiegato lo stesso Farinelli, è figurativo, ma particolari sono anche gli astratti, belle le sue tele che ritraggono non le grandi città, ma i villaggi caratteristici dal punto di vista paesaggistico. Non si può che restare incantati dalla collezione di opere dedicate alle belle donne della borghesia romana, alle ballerine del Moulin Rouge, ai nudi splendidi, ricchi anche di "combustioni di colore", per non parlare della collezione dei "Don Chisciotte", uno più bello dell'altro. Quel Don Chishotte da lui rivisitato, rielaborati per le sue creazioni artistiche.

«La Città Metropolitana di Bari ha volentieri spalancato le porte alla personale di Ezio Farinelli, nella convinzione di condividere con i cittadini di Giovinazzo un momento culturale di alto valore artistico - ha affermato Nicola De Matteo durante il vernissage -. Ho ospitato volentieri questa mostra perché è una straordinaria rassegna di venticinque opere del maestro romano, che attraversa diversi aspetti dell'attività artistica, partendo dall'arte classica del 1800 per terminare alle moderne tecniche di arte contemporanea, dove il colore padroneggia la tela e rende viva e lucida la pennellata precisa e determinata. Poi ci sono le donne di Farinelli - ha evidenziato divertito il delegato all'IVE - : pizzicano ritmicamente la fantasia, con quei visi solo in apparenza uguali, che attraversano lo sguardo del visitatore che non può non soffermarsi su adolescenti in atteggiamento velatamente provocatorio e su signore di mezza età con seni ancora piacevolmente in fiore. Sono soddisfatto di aver portato a Giovinazzo il maestro Farinelli - ha proseguito De Matteo -. L'Istituto, per decenni considerato un gigante addormentato, diventa così un luogo magico dove la creatività di questo eccezionale artista aiuta a raccogliersi in un silenzio incantato, lontano dai rumori del mondo».

La personale è visitabile tutte le sere, dalle 20.00 alle 23.00, fino al prossimo 10 luglio.