Eventi e cultura
Inaugurata la personale di Gianni Valletta (FOTO)
Ieri sera il vernissage presso lo Spazio Arte e Architettura degli Architetti Camporeale
Giovinazzo - domenica 27 novembre 2016
13.37
Una location accogliente e curata nei minimi particolari, quella creata nello Spazio Arte e Architettura dell'Architetto Michele Camporeale in via Molfetta, ha ospitato ieri sera il vernissage della personale "Esploratori" di Gianni Valletta.
Questo luogo nuovo che si apre alla città vuole promuovere arte e cultura a trecentosessanta gradi e, come ha affermato lo stesso architetto giovinazzese, promotore della prima di una serie d'iniziative, «tornare ad alimentare la visione urbana dopo anni di assenza».
La prima di queste occasioni di incontro e condivisione si è svolta in una piacevole atmosfera "friendly", interessante sotto vari aspetti. Primo fra tutti il linguaggio artistico di Gianni Valletta che con le sue opere ha permesso ai visitatori di spaziare nei sogni attraverso la sua creatività artistica. In mostra opere pittoriche tutte ricche di sogni e di viaggi. Come l'artista stesso ha detto, «partendo dai sogni, attraverso la creatività, noi costruiamo il sogno stesso: partendo dai disegni di Leonardo da Vinci, con tanta ricerca e creatività l'uomo ha realizzato un suo grande sogno: arrivare sulla Luna».
Nei suoi quadri densi di colore e tutti da raccontare scopriamo l'inventore, l'alchimista, l'architetto, il medico. Ma è stato bello ammirare quanto accanto all'elemento sogno riesce naturale guardarsi dentro per chiedersi: se non avessimo avuto un sogno da realizzare cosa saremmo stati?
Chiacchierando con Valletta, abbiamo scoperto che la dimensione onirica ben si sposa con quella giocosa, che serve a sua volta per non prendersi troppo sul serio. "Il costruttore di città ideali", "Tutto intorno a noi", "Serendipity", "Cercatori di stelle", "Il dottore", "La Macchina dei desideri", "Sognatori", "Convertitore di parole inutili" e altri ancora, sono quadri tutti intrisi di belle idee, di esperienza vissute ed immaginate.
L'architetto Michele Camporeale, eccellente padrone di casa, in apertura aveva sottolineato la bravura di Gianni Valletta, definendolo «Artista eclettico associato dalla critica a Chagall per la sua capacità di trascendere la realtà nel sogno. Ha effettuato un processo creativo - ha evidenziato - che in alcune opere come "Esploratori", che dà il titolo alla mostra, dà luogo a paesaggi immaginari che richiamano le città invisibili di Italo Calvino».
A seguire la raffinata esibizione degli Os Argonautas, con la cantante giovinazzese, Federica D'Agostino, che ci ha raccontato anche del loro "Navegar es preciso" , accorata celebrazione della bellezza del mare con suoni dalla tradizione portoghese. Il loro secondo lavoro, "Samba delle streghe" , propone invece una ricerca continua sul portoghese in Brasile, non per re-interpretare i successi famosi, ma per sperimentare nuovi linguaggi stilistici e musicali che traggono ispirazione da quella terra. In questo nuovo disco, che è stato presentato anche a Lisbona, hanno tra gli altri suonato il celebre violoncellista brasiliano Jaques Morelenbaum e Daniele Di Bonaventura al bandoneon (fisarmonica del tango ndr), rendendo ancor più apprezzabile il risultato.
L'ensamble ridotto, ospite della serata nello Studio Arte Architettura, composto dalla splendida voce di Federica D'agostino, Giovanni Chiapparino vibrafono e fisarmonica e Alessandro Mazzacane al violoncello, ha reso omaggio all'incontro con una suggestiva esecuzione dal vivo apprezzata dal numeroso pubblico presente. Le melodie suadenti proposte dal trio hanno compiuto un viaggio sonoro spaziando dalla Serbia alla tradizione yiddish, fino al Brasile. In esse è racchiuso pathos e raffinatezza, anche grazie alla voce della talentuosa Federica D'Agostino.
E così i sogni dipinti da Valletta, grazie a questo accompagnamento musicale, si sono materializzati, coinvolgendo i presenti in un'atmosfera quasi catartica. Nelle nostre FOTO alcuni momenti della serata.
La mostra di Gianni Valletta, primo evento culturale che ha segnato una nuova strada ricca di ricerca e scoperte artistiche, potrà essere visitata, con ingresso gratuito, sino al 4 dicembre nelle ore serali.
Questo luogo nuovo che si apre alla città vuole promuovere arte e cultura a trecentosessanta gradi e, come ha affermato lo stesso architetto giovinazzese, promotore della prima di una serie d'iniziative, «tornare ad alimentare la visione urbana dopo anni di assenza».
La prima di queste occasioni di incontro e condivisione si è svolta in una piacevole atmosfera "friendly", interessante sotto vari aspetti. Primo fra tutti il linguaggio artistico di Gianni Valletta che con le sue opere ha permesso ai visitatori di spaziare nei sogni attraverso la sua creatività artistica. In mostra opere pittoriche tutte ricche di sogni e di viaggi. Come l'artista stesso ha detto, «partendo dai sogni, attraverso la creatività, noi costruiamo il sogno stesso: partendo dai disegni di Leonardo da Vinci, con tanta ricerca e creatività l'uomo ha realizzato un suo grande sogno: arrivare sulla Luna».
Nei suoi quadri densi di colore e tutti da raccontare scopriamo l'inventore, l'alchimista, l'architetto, il medico. Ma è stato bello ammirare quanto accanto all'elemento sogno riesce naturale guardarsi dentro per chiedersi: se non avessimo avuto un sogno da realizzare cosa saremmo stati?
Chiacchierando con Valletta, abbiamo scoperto che la dimensione onirica ben si sposa con quella giocosa, che serve a sua volta per non prendersi troppo sul serio. "Il costruttore di città ideali", "Tutto intorno a noi", "Serendipity", "Cercatori di stelle", "Il dottore", "La Macchina dei desideri", "Sognatori", "Convertitore di parole inutili" e altri ancora, sono quadri tutti intrisi di belle idee, di esperienza vissute ed immaginate.
L'architetto Michele Camporeale, eccellente padrone di casa, in apertura aveva sottolineato la bravura di Gianni Valletta, definendolo «Artista eclettico associato dalla critica a Chagall per la sua capacità di trascendere la realtà nel sogno. Ha effettuato un processo creativo - ha evidenziato - che in alcune opere come "Esploratori", che dà il titolo alla mostra, dà luogo a paesaggi immaginari che richiamano le città invisibili di Italo Calvino».
A seguire la raffinata esibizione degli Os Argonautas, con la cantante giovinazzese, Federica D'Agostino, che ci ha raccontato anche del loro "Navegar es preciso" , accorata celebrazione della bellezza del mare con suoni dalla tradizione portoghese. Il loro secondo lavoro, "Samba delle streghe" , propone invece una ricerca continua sul portoghese in Brasile, non per re-interpretare i successi famosi, ma per sperimentare nuovi linguaggi stilistici e musicali che traggono ispirazione da quella terra. In questo nuovo disco, che è stato presentato anche a Lisbona, hanno tra gli altri suonato il celebre violoncellista brasiliano Jaques Morelenbaum e Daniele Di Bonaventura al bandoneon (fisarmonica del tango ndr), rendendo ancor più apprezzabile il risultato.
L'ensamble ridotto, ospite della serata nello Studio Arte Architettura, composto dalla splendida voce di Federica D'agostino, Giovanni Chiapparino vibrafono e fisarmonica e Alessandro Mazzacane al violoncello, ha reso omaggio all'incontro con una suggestiva esecuzione dal vivo apprezzata dal numeroso pubblico presente. Le melodie suadenti proposte dal trio hanno compiuto un viaggio sonoro spaziando dalla Serbia alla tradizione yiddish, fino al Brasile. In esse è racchiuso pathos e raffinatezza, anche grazie alla voce della talentuosa Federica D'Agostino.
E così i sogni dipinti da Valletta, grazie a questo accompagnamento musicale, si sono materializzati, coinvolgendo i presenti in un'atmosfera quasi catartica. Nelle nostre FOTO alcuni momenti della serata.
La mostra di Gianni Valletta, primo evento culturale che ha segnato una nuova strada ricca di ricerca e scoperte artistiche, potrà essere visitata, con ingresso gratuito, sino al 4 dicembre nelle ore serali.