Politica
IMU, nuovo affondo del Comitato "Per la Salute Pubblica"
«Dall'Amministrazione chiacchiere, altro che trasparenza e comunicazione»
Giovinazzo - lunedì 15 agosto 2016
13.24
Ancora i tributi e la determinazione delle aliquote IMU relative ai contratti a canone concordato al centro del dibattito politico cittadino. Qualche settimana fa erano stati i consiglieri comunali del PD insieme a Vincenzo D'Amato a sottolineare la sostanziale bocciatura delle imposte calcolate dall'Amministrazione comunale. Bocciatura arrivata dal Ministero delle Finanze.
Dal dicastero romano era giunta anche la precisazione secondo cui sarebbe stata opportuna una pubblicità sostanziale, da parte del Comune di Giovinazzo, sulla rettifica avvenuta. Da qui un nuovo affondo, già pubblicato in rete, da parte del Comitato "Per la Salute Pubblica" in cui si legge: «L'ultima perla di questa Amministrazione è quella fiscale. Ne hanno già fatto cenno i consiglieri di opposizione del PD e il consigliere D'Amato. Ma ora emergono altri particolari che è indispensabile la città conosca per meglio apprezzare la voglia di trasparenza dell'Amministrazione Depalma. Come in molti ormai sanno, il Ministero ha indirizzato direttamente al settore finanziario del Comune di Giovinazzo una risposta chiarificatrice sulle aliquote fiscali IMU relative ai contratti a canone concordato».
«In essa - continuano dal Comitato - si sottolinea l'errata determinazione da parte di Depalma delle aliquote per l'anno 2016 (0.96 per il 2016 in luogo del corretto 0.66% deliberato nel 2015), in contrasto con quanto deciso nazionalmente circa la necessità di non determinare "aumenti di imposta" rispetto al 2015. In questa comunicazione però il Ministero invita l'Amministrazione testualmente "a voler adottare ogni utile iniziativa volta ad assicurare la più ampia informazione nei confronti dei contribuenti in ordine alla corretta determinazione dell'imposta che, per l'anno 2016, deve avvenire tenendo conto non solo dell'aliquota agevolata deliberata dal Comune, pari allo 0, 66%, ma anche della riduzione del 25% disposta dal comma 53 della legge n. 208 del 2015"».
Quindi la nota firmata dal portavoce, Santo Restivo, si chiude con una considerazione a metà tra l'amaro e l'attacco politico: «La comunicazione, per posta elettronica certificata, è del 21 luglio. Avete letto finora qualcosa in merito da parte dei nostri fulmini di guerra? Del Sindaco o dell'assessora al ramo? Entrambi stipendiati da questo Comune e con le tasse (altissime, per la Tari la più alta del circondario) versate dai giovinazzesi? [...] Il Ministero dispone, chiede che i cittadini siano informati. I nostri su al Palazzo fanno altro - chiosano -. Ci inondano di chiacchiere».
Agli amministratori la possibilità di replica.
Dal dicastero romano era giunta anche la precisazione secondo cui sarebbe stata opportuna una pubblicità sostanziale, da parte del Comune di Giovinazzo, sulla rettifica avvenuta. Da qui un nuovo affondo, già pubblicato in rete, da parte del Comitato "Per la Salute Pubblica" in cui si legge: «L'ultima perla di questa Amministrazione è quella fiscale. Ne hanno già fatto cenno i consiglieri di opposizione del PD e il consigliere D'Amato. Ma ora emergono altri particolari che è indispensabile la città conosca per meglio apprezzare la voglia di trasparenza dell'Amministrazione Depalma. Come in molti ormai sanno, il Ministero ha indirizzato direttamente al settore finanziario del Comune di Giovinazzo una risposta chiarificatrice sulle aliquote fiscali IMU relative ai contratti a canone concordato».
«In essa - continuano dal Comitato - si sottolinea l'errata determinazione da parte di Depalma delle aliquote per l'anno 2016 (0.96 per il 2016 in luogo del corretto 0.66% deliberato nel 2015), in contrasto con quanto deciso nazionalmente circa la necessità di non determinare "aumenti di imposta" rispetto al 2015. In questa comunicazione però il Ministero invita l'Amministrazione testualmente "a voler adottare ogni utile iniziativa volta ad assicurare la più ampia informazione nei confronti dei contribuenti in ordine alla corretta determinazione dell'imposta che, per l'anno 2016, deve avvenire tenendo conto non solo dell'aliquota agevolata deliberata dal Comune, pari allo 0, 66%, ma anche della riduzione del 25% disposta dal comma 53 della legge n. 208 del 2015"».
Quindi la nota firmata dal portavoce, Santo Restivo, si chiude con una considerazione a metà tra l'amaro e l'attacco politico: «La comunicazione, per posta elettronica certificata, è del 21 luglio. Avete letto finora qualcosa in merito da parte dei nostri fulmini di guerra? Del Sindaco o dell'assessora al ramo? Entrambi stipendiati da questo Comune e con le tasse (altissime, per la Tari la più alta del circondario) versate dai giovinazzesi? [...] Il Ministero dispone, chiede che i cittadini siano informati. I nostri su al Palazzo fanno altro - chiosano -. Ci inondano di chiacchiere».
Agli amministratori la possibilità di replica.