Musica
Il tributo a Madonna degli Into the Groove è un omaggio a 30 anni di musica pop
Straordinaria performance di Roberta Torresi nell'ultima serata di Festival in...Porto
Giovinazzo - lunedì 12 agosto 2019
12.18
A tutto ritmo con gli Into the Groove che ieri sera, 11 agosto, hanno convinto con il loro ottimo sound elettronico il numeroso pubblico che ha gremito piazza Vittorio Emanuele II. La terza ed ultima serata di Festival in...Porto ha fatto centro, come già era accaduto per gli omaggi a Massimo Ranieri e Zucchero Fornaciari, con un repertorio caro agli estimatori di Madonna la cui carriera è sembrata scivolare leggera nelle due ore di uno live-show ben oltre ogni più rosea aspettativa.
In scena musica, canzoni e coreografie per raccontare la carriera sfavillante della cantante italo-americana che ha dominato le classifiche mondiali negli anni '80/'90 e che continua ad essere un'icona del pop planetaria. Il tributo in musica è stato affidato alla voce energica di Roberta Torresi, una cantante e interprete che ha trasmesso tanta energia, ma soprattutto la sua passione per il personaggio Madonna, a tutt'oggi inimitabile e ineguagliabile.
La frontwoman ha impresso nella sua identità di artista gli elementi che caratterizzano la forte personalità di Madonna, a volte provocatoria ed irriverente, tanto da renderle un tributo in musica di notevole impatto scenico, con tanto di continui cambi d'abito, interamente realizzati a mano. Il progetto, con venature elettroniche che hanno richiamato i progetti discografici di Madonna dagli anni '90 in poi, è nato nel 2010 quando nella band Into the Groove è entrata la cantante marchigiana.
Il repertorio portato in scena sul palco allestito in piazza Vittorio Emanuele II è stato un concentrato di energia e vitalità espressi da sei giovanissimi ballerini, da musicisti di notevole spessore e dalla Torresi, che ha cantato e ballato per oltre due ore e mezza, riuscendo a schiodare dalle sedie un pubblico forse troppo maturo per uno show di quel tipo.
Scaletta aperta da da "Vogue", concentrato di pop, dance, elettronica, con effetti ed immagini video sound da ballare dalla prima all'ultima nota, caratteristica che ha accompagnato l'intero live.
La passione con cui la Torresi si è espressa merita una nota di merito, perché non è affatto semplice ballare su coreografie sempre differenti e cantare contemporaneamente.
Le scenografie ed i cambi d'abito hanno fatto rivivere le emozioni dei concerti di Madonna che hanno richiamato l'attenzione dei media a livello internazionale. Per "Express Yourself", Roberta Torresi ha sfoggiato un corpetto dorato e parrucca bionda, molto originali ed ha affermato: «Non smettete mai di esprimere voi stessi, quello che siete e soprattutto aprite il vostro cuore».
L'esecuzione di "Open tour Heart" ha rappresentato forse uno dei momenti più alti dello show degli Into the Groove, mentre "Papa don't preach" è stata riarrangiata in maniera convincente con l'accompagnamento di un violino elettronico.
Ora bionda, poi bruna, con abiti sgargianti e poi succinti, Roberta Torresi ha tenuto bene la scena ed ha più volte invitato a ballare il pubblico in una piazza che lei avrebbe trasformato in dancefloor. Però, nonostante i suoi continui inviti a lasciarsi andare con la musica, il risultato non è stato sempre, finale a parte, quello da lei desiderato.
Il ritmo, quel groove di forte impatto è stato molto bello da ascoltare nella sua cifra stilistica e musicale.
E così il rosario laico di Madonna è stato scorso grano dopo grano: "Frozen", eseguita in un'atmosfera scura con il rosso dominante; "La Isla Bonita "con una piccola parte di pubblico appassionato in piedi a ballare; "Holiday", coreografica e musicalmente di ottima qualità e poi ancora "Like a Virgin", manifesto generazionale anni '80, interpretata in abito da sposa e "Material Girl" arricchita di un gradevole sound elettronico.
E poi ancora "Give it to me", energia allo stato puro, che è venuta fuori anche da "Turn up the Radio". L'elemento provocatorio, la maschera con le corna, i corpetti, gli abiti tutti curati con attenzione nel rispetto degli originali indossati nei suoi show da Miss Ciccone nei suoi tour mondiali sono stati elementi caratterizzanti di uno show ben confezionato.
Chiusura lunga ed intensa, in un crescendo ritmato, con "Erotica", "Jump ", arricchite della bravura dei ballerini, e "Hung up", molla che ha fatto alzare in piedi il pubblico che fino ad allora non aveva risposto alle sollecitazioni dell'interprete marchigiana.
Quadro finale con Roberta Torresi sul palco con una sorta di abito clericale, irriverente proposta per rivivere le sensazioni uniche che solo un brano come "Like a prayer" può trasmettere perché, come ha ripetuto la cantante, «di così belle non ne fanno più».
Il gradito bis con "Into the groove" ha suggellato la serata finale della sedicesima edizione del Festival in...Porto, che ancora una volta ha saputo stupire per qualità degli interpreti e livello eccellente delle performance offerte.
"I pazzi" degli Amici della Musica hanno fatto centro. L'edizione "venti venti", come l'ha ribattezzata Vincenzo Depalo, inizierà a prender forma sin dai prossimi mesi.
Nella nostra gallery tutti i momenti di una serata da ricordare.
In scena musica, canzoni e coreografie per raccontare la carriera sfavillante della cantante italo-americana che ha dominato le classifiche mondiali negli anni '80/'90 e che continua ad essere un'icona del pop planetaria. Il tributo in musica è stato affidato alla voce energica di Roberta Torresi, una cantante e interprete che ha trasmesso tanta energia, ma soprattutto la sua passione per il personaggio Madonna, a tutt'oggi inimitabile e ineguagliabile.
La frontwoman ha impresso nella sua identità di artista gli elementi che caratterizzano la forte personalità di Madonna, a volte provocatoria ed irriverente, tanto da renderle un tributo in musica di notevole impatto scenico, con tanto di continui cambi d'abito, interamente realizzati a mano. Il progetto, con venature elettroniche che hanno richiamato i progetti discografici di Madonna dagli anni '90 in poi, è nato nel 2010 quando nella band Into the Groove è entrata la cantante marchigiana.
Il repertorio portato in scena sul palco allestito in piazza Vittorio Emanuele II è stato un concentrato di energia e vitalità espressi da sei giovanissimi ballerini, da musicisti di notevole spessore e dalla Torresi, che ha cantato e ballato per oltre due ore e mezza, riuscendo a schiodare dalle sedie un pubblico forse troppo maturo per uno show di quel tipo.
Scaletta aperta da da "Vogue", concentrato di pop, dance, elettronica, con effetti ed immagini video sound da ballare dalla prima all'ultima nota, caratteristica che ha accompagnato l'intero live.
La passione con cui la Torresi si è espressa merita una nota di merito, perché non è affatto semplice ballare su coreografie sempre differenti e cantare contemporaneamente.
Le scenografie ed i cambi d'abito hanno fatto rivivere le emozioni dei concerti di Madonna che hanno richiamato l'attenzione dei media a livello internazionale. Per "Express Yourself", Roberta Torresi ha sfoggiato un corpetto dorato e parrucca bionda, molto originali ed ha affermato: «Non smettete mai di esprimere voi stessi, quello che siete e soprattutto aprite il vostro cuore».
L'esecuzione di "Open tour Heart" ha rappresentato forse uno dei momenti più alti dello show degli Into the Groove, mentre "Papa don't preach" è stata riarrangiata in maniera convincente con l'accompagnamento di un violino elettronico.
Ora bionda, poi bruna, con abiti sgargianti e poi succinti, Roberta Torresi ha tenuto bene la scena ed ha più volte invitato a ballare il pubblico in una piazza che lei avrebbe trasformato in dancefloor. Però, nonostante i suoi continui inviti a lasciarsi andare con la musica, il risultato non è stato sempre, finale a parte, quello da lei desiderato.
Il ritmo, quel groove di forte impatto è stato molto bello da ascoltare nella sua cifra stilistica e musicale.
E così il rosario laico di Madonna è stato scorso grano dopo grano: "Frozen", eseguita in un'atmosfera scura con il rosso dominante; "La Isla Bonita "con una piccola parte di pubblico appassionato in piedi a ballare; "Holiday", coreografica e musicalmente di ottima qualità e poi ancora "Like a Virgin", manifesto generazionale anni '80, interpretata in abito da sposa e "Material Girl" arricchita di un gradevole sound elettronico.
E poi ancora "Give it to me", energia allo stato puro, che è venuta fuori anche da "Turn up the Radio". L'elemento provocatorio, la maschera con le corna, i corpetti, gli abiti tutti curati con attenzione nel rispetto degli originali indossati nei suoi show da Miss Ciccone nei suoi tour mondiali sono stati elementi caratterizzanti di uno show ben confezionato.
Chiusura lunga ed intensa, in un crescendo ritmato, con "Erotica", "Jump ", arricchite della bravura dei ballerini, e "Hung up", molla che ha fatto alzare in piedi il pubblico che fino ad allora non aveva risposto alle sollecitazioni dell'interprete marchigiana.
Quadro finale con Roberta Torresi sul palco con una sorta di abito clericale, irriverente proposta per rivivere le sensazioni uniche che solo un brano come "Like a prayer" può trasmettere perché, come ha ripetuto la cantante, «di così belle non ne fanno più».
Il gradito bis con "Into the groove" ha suggellato la serata finale della sedicesima edizione del Festival in...Porto, che ancora una volta ha saputo stupire per qualità degli interpreti e livello eccellente delle performance offerte.
"I pazzi" degli Amici della Musica hanno fatto centro. L'edizione "venti venti", come l'ha ribattezzata Vincenzo Depalo, inizierà a prender forma sin dai prossimi mesi.
Nella nostra gallery tutti i momenti di una serata da ricordare.