
Religioni
Il testamento spirituale di Monsignor Martella
Domani alle ore 19.30 la celebrazione del trigesimo nella Cattedrale di Molfetta
Giovinazzo - mercoledì 5 agosto 2015
10.29
Ad un mese dalla prematura scomparsa di Monsignor Luigi Martella emergono alcuni suoi scritti che delineano il percorso di vita e di fede del Vescovo della Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi.
Come un manoscritto del 7 febbraio del 2008 (scaricabile dal sito www.donginomartella.it), in cui è custodito il vero testamento spirituale di Don Gino. Domani, al termine della messa di trigesimo, che sarà celebrata da monsignor Arturo Aiello, Vescovo di Teano-Calvi ed amico intimo di Don Gino, nella Cattedrale di Molfetta alle ore 19.30, il testo sarà distribuito insieme ad uno speciale del settimanale "Luce e Vita".
Un testamento che suona innanzitutto come un ringraziamento e poi come una dichiarazione d'amore e di affidamento. Monsignor Martella si affida completamente a Dio ed alla Vergine Maria ed esprime tutto il suo amore per la Chiesa e per la diocesi di cui è stato al vertice, confidando nella Provvidenza e nella misericordia divina. Questi i punti fondamentali del suo scritto, che si conclude con la frase «Vi ho voluto bene e ve ne vorrò sempre», con cui il Vescovo salentino ribadisce il proprio amore incondizionato per la Chiesa.
"Luce e Vita" sarà interamente dedicato alla sua figura, al suo profilo personale ed episcopale, alle sue omelie ed al ricordo di chi lo ha conosciuto. Dodici pagine a fare da cornice al testamento spirituale, che il settimanale ha voluto inviarci in anteprima e che riportiamo interamente nel nostro box.
Come un manoscritto del 7 febbraio del 2008 (scaricabile dal sito www.donginomartella.it), in cui è custodito il vero testamento spirituale di Don Gino. Domani, al termine della messa di trigesimo, che sarà celebrata da monsignor Arturo Aiello, Vescovo di Teano-Calvi ed amico intimo di Don Gino, nella Cattedrale di Molfetta alle ore 19.30, il testo sarà distribuito insieme ad uno speciale del settimanale "Luce e Vita".
Un testamento che suona innanzitutto come un ringraziamento e poi come una dichiarazione d'amore e di affidamento. Monsignor Martella si affida completamente a Dio ed alla Vergine Maria ed esprime tutto il suo amore per la Chiesa e per la diocesi di cui è stato al vertice, confidando nella Provvidenza e nella misericordia divina. Questi i punti fondamentali del suo scritto, che si conclude con la frase «Vi ho voluto bene e ve ne vorrò sempre», con cui il Vescovo salentino ribadisce il proprio amore incondizionato per la Chiesa.
"Luce e Vita" sarà interamente dedicato alla sua figura, al suo profilo personale ed episcopale, alle sue omelie ed al ricordo di chi lo ha conosciuto. Dodici pagine a fare da cornice al testamento spirituale, che il settimanale ha voluto inviarci in anteprima e che riportiamo interamente nel nostro box.