Eventi e cultura
Il teatro che fa miracoli
Il borgo antico vivo come non mai grazie al Festival del “Collettivo PolArtis”
Giovinazzo - lunedì 27 luglio 2015
10.47
Giovinazzo non è mai stata così bella. Tutto merito di "Inondazioni Festival", la kermesse di arti sceniche, frutto del genio artistico del "Collettivo PolArtis" con il supporto dell'Assessorato alla Cultura e parte del cartellone estivo 2015.
Dopo lo splendido spettacolo inaugurale di venerdì scorso, la forza inarrestabile delle "Inondazioni" ha raggiunto i vicoli e le piazze del centro storico animandoli, come non era mai avvenuto, di teatro e danza. Sabato e domenica, con "I Racconti nella Bottiglia" il nostro borgo antico è tornato a nuova vita proponendo performance di altissimo livello di artisti accomunati da indiscusso talento e da una formazione d'eccezione.
Gli scorci più suggestivi sono diventati tante piccole sale di teatro, in cui sono state raccontate storie, di fantasia e di vita vera, tenendo con il fiato sospeso i tantissimi visitatori, giunti di proposito o occasionalmente nella nostra città. Per ogni postazione, uno o due spettacoli si sono alternati dalle ore 21.00 alle ore 00.00 di entrambi i giorni.
Storie e ricordi sussurrati da cantastorie, musicati e danzati nelle bellissime cornici offerte da Arco e Vico Cattese, Piazza Sant'Anna, Vico Sagarriga, Corte De Castiglia, Chiesa dello Spirito Santo, Piazza Costantinopoli, Piazza Benedettine, Piazza Meschino, Piazza Duomo. Luoghi diventati ancora più incantevoli grazie alla molteplicità di linguaggi e alla levatura delle esibizioni di Raffaella Giancipoli, Saba Salvemini e Annika Strǿhm del "Collettivo", dei giovinazzesi Mariangela Di Capua e Gaetano Depalma, e degli altri artisti venuti dai più svariati angoli di Puglia e d'Italia.
Meraviglioso è stato vedere gli occhi assorti e sognanti di adulti e bambini, mentre i racconti andavano in scena. Per due sere, il silenzio e l'ascolto hanno prevalso sul rumore di quella tecnologia figlia del nostro tempo, che ci rende automi e sempre più incapaci di emozionarci veramente. E così, quel sogno di vivere in una "città slow", dove la lentezza è data dall'arte che dialoga con la storia della pietra viva, è diventato tutto d'un tratto una bellissima realtà.
Chiusura in musica con il Ghost Concert del gruppo "Otto Ohm", offerto da "Radio Vecchio Caffè" e "Vecchio Caffè Amoia" con il sostegno dell'ARAC. La band, costituitasi nel 1997, ha intrattenuto il pubblico di fans suonando i successi più rappresentativi dei loro cinque album ed "inondando" di note "dub reggae" Piazza Duomo.
In una Giovinazzo che da anni ha fame di teatro e che non aspetta altro che di poter avere una struttura dove la cultura sia finalmente di casa, quello che è avvenuto in questi tre giorni è stato un miracolo. Il miracolo "Inondazioni", che speriamo si riproduca ancora, ancora e ancora, e diventi la punta di diamante delle edizioni future dell'Estate Giovinazzese.
Dopo lo splendido spettacolo inaugurale di venerdì scorso, la forza inarrestabile delle "Inondazioni" ha raggiunto i vicoli e le piazze del centro storico animandoli, come non era mai avvenuto, di teatro e danza. Sabato e domenica, con "I Racconti nella Bottiglia" il nostro borgo antico è tornato a nuova vita proponendo performance di altissimo livello di artisti accomunati da indiscusso talento e da una formazione d'eccezione.
Gli scorci più suggestivi sono diventati tante piccole sale di teatro, in cui sono state raccontate storie, di fantasia e di vita vera, tenendo con il fiato sospeso i tantissimi visitatori, giunti di proposito o occasionalmente nella nostra città. Per ogni postazione, uno o due spettacoli si sono alternati dalle ore 21.00 alle ore 00.00 di entrambi i giorni.
Storie e ricordi sussurrati da cantastorie, musicati e danzati nelle bellissime cornici offerte da Arco e Vico Cattese, Piazza Sant'Anna, Vico Sagarriga, Corte De Castiglia, Chiesa dello Spirito Santo, Piazza Costantinopoli, Piazza Benedettine, Piazza Meschino, Piazza Duomo. Luoghi diventati ancora più incantevoli grazie alla molteplicità di linguaggi e alla levatura delle esibizioni di Raffaella Giancipoli, Saba Salvemini e Annika Strǿhm del "Collettivo", dei giovinazzesi Mariangela Di Capua e Gaetano Depalma, e degli altri artisti venuti dai più svariati angoli di Puglia e d'Italia.
Meraviglioso è stato vedere gli occhi assorti e sognanti di adulti e bambini, mentre i racconti andavano in scena. Per due sere, il silenzio e l'ascolto hanno prevalso sul rumore di quella tecnologia figlia del nostro tempo, che ci rende automi e sempre più incapaci di emozionarci veramente. E così, quel sogno di vivere in una "città slow", dove la lentezza è data dall'arte che dialoga con la storia della pietra viva, è diventato tutto d'un tratto una bellissima realtà.
Chiusura in musica con il Ghost Concert del gruppo "Otto Ohm", offerto da "Radio Vecchio Caffè" e "Vecchio Caffè Amoia" con il sostegno dell'ARAC. La band, costituitasi nel 1997, ha intrattenuto il pubblico di fans suonando i successi più rappresentativi dei loro cinque album ed "inondando" di note "dub reggae" Piazza Duomo.
In una Giovinazzo che da anni ha fame di teatro e che non aspetta altro che di poter avere una struttura dove la cultura sia finalmente di casa, quello che è avvenuto in questi tre giorni è stato un miracolo. Il miracolo "Inondazioni", che speriamo si riproduca ancora, ancora e ancora, e diventi la punta di diamante delle edizioni future dell'Estate Giovinazzese.