Eventi e cultura
Il San Felice in Cattedra esposto a Matera Capitale europea della Cultura
Farà parte delle opere della mostra "Rinascimento visto da Sud"
Giovinazzo - giovedì 18 aprile 2019
9.59
Il San Felice in Cattedra sarà una delle centottanta meravigliose opere artistiche che faranno parte della mostra "Rinascimento visto da Sud", che sarà presentata questa mattina, 18 aprile, a Matera, la bellissima Capitale europea della Cultura per il 2019, e che si concluderà il prossimo 19 agosto nel Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata in Palazzo Lanfranchi.
L'opera, esposta normalmente all'interno della chiesa di San Domenico a Giovinazzo, è stata realizzata nell'anno 1542 da Lorenzo Lotto, straordinario interprete rinascimentale. È un dipinto su tela, ma originariamente apparteneva ad un trittico di una pala d'altare in cui erano presenti Sant'Antonio e San Nicola da Tolentino, poi andati persi in un rogo. Della grandezza di 139 x 57 centimetri, la pala fu commissionata negli ultimi anni della vita del grande artista veneziano, che morirà a Loreto, nelle Marche, solo 14 anni dopo.
È una delle poche opere di Lorenzo Lotto conservate al Sud Italia e grande merito per la sua valorizzazione l'hanno avuta il Museo Diocesano di Molfetta, che provvide al restauro, e Vittorio Sgarbi, che la volle a San Secondo di Pinerolo per una mostra di respiro internazionale. Da allora, il dipinto su tela giovinazzese è una delle opere più contese in giro per l'Italia.
La sua presenza nel Polo Museale materano, in un anno così importante per la cultura italiana ed europea, è motivo di vanto per l'intera comunità di Giovinazzo.
"Rinascimento al Sud - Matera, l'Italia meridionale e il Mediterraneo tra '400 e '500" intende valorizzare al meglio quanto accadde in quei secoli così proliferi anche a queste latitudini, sfatando alcuni luoghi comuni che vogliono il Rinascimento confinato al centro-nord, mentre anche l'area mediterranea offrì molteplici spunti. Si tratta di una mostra a cura di Marta Ragozzino, Pierluigi Leone de Castris, Matteo Ceriana e Dora Catalano che presenta «una rilettura inedita su uno dei periodi più floridi del nostro Paese».
L'opera, esposta normalmente all'interno della chiesa di San Domenico a Giovinazzo, è stata realizzata nell'anno 1542 da Lorenzo Lotto, straordinario interprete rinascimentale. È un dipinto su tela, ma originariamente apparteneva ad un trittico di una pala d'altare in cui erano presenti Sant'Antonio e San Nicola da Tolentino, poi andati persi in un rogo. Della grandezza di 139 x 57 centimetri, la pala fu commissionata negli ultimi anni della vita del grande artista veneziano, che morirà a Loreto, nelle Marche, solo 14 anni dopo.
È una delle poche opere di Lorenzo Lotto conservate al Sud Italia e grande merito per la sua valorizzazione l'hanno avuta il Museo Diocesano di Molfetta, che provvide al restauro, e Vittorio Sgarbi, che la volle a San Secondo di Pinerolo per una mostra di respiro internazionale. Da allora, il dipinto su tela giovinazzese è una delle opere più contese in giro per l'Italia.
La sua presenza nel Polo Museale materano, in un anno così importante per la cultura italiana ed europea, è motivo di vanto per l'intera comunità di Giovinazzo.
"Rinascimento al Sud - Matera, l'Italia meridionale e il Mediterraneo tra '400 e '500" intende valorizzare al meglio quanto accadde in quei secoli così proliferi anche a queste latitudini, sfatando alcuni luoghi comuni che vogliono il Rinascimento confinato al centro-nord, mentre anche l'area mediterranea offrì molteplici spunti. Si tratta di una mostra a cura di Marta Ragozzino, Pierluigi Leone de Castris, Matteo Ceriana e Dora Catalano che presenta «una rilettura inedita su uno dei periodi più floridi del nostro Paese».