Territorio
Il ritorno dei furbetti del sabato sera
Auto in sosta sulla pista ciclabile a Levante
Giovinazzo - lunedì 3 novembre 2014
8.44
Sono tornati in azione i furbetti del sabato sera. Lungomare di Levante, notte tra sabato 1 e domenica 2 novembre, ore 0.38. Una fila di auto, molto probabilmente di proprietà di avventori dei locali pubblici, staziona su quella che dovrebbe essere una pista ciclabile. Brutta e non a norma, certo, ma pur sempre una pista ciclabile.
Loro non si sono curati di infrangere il codice della strada ed hanno parcheggiato in quella zona del Lungomare Esercito Italiano senza troppi patemi. E se i primi hanno sfidato la sorte, sperando di non essere sanzionati, gli altri, per emulazione, non ci hanno nemmeno pensato. Non ignari, quindi (difficile non vedere la segnaletica orizzontale), ma consapevolmente e spavaldamente trasgressori. Scopriamo l'acqua calda? Può darsi, ma facendo informazione non potevamo girarci dall'altra parte. In zona, all'ora in cui abbiamo scattato la foto, nessuna pattuglia della Polizia Municipale. Gli agenti avevano terminato il loro servizio da poco più di un paio d'ore.
A distanza di un mesetto ci ritroviamo però a segnalare la stessa incresciosa situazione. Non lo facciamo con spocchia o puntando il dito contro qualcuno, se non verso chi attua quei comportamenti, ma vorremmo davvero che Giovinazzo diventi meta di un turismo rispettoso delle regole del vivere civile. Passano gli anni, si avvicendano le amministrazioni comunali, ma il problema della sorveglianza notturna, specie nel weekend e non solo in estate, resta tale, complici personale risicato e mancanza di fondi per assicurare un servizio anche a quell'ora.
Noi continueremo a fare la nostra parte, spronando le istituzioni a porre, ove possibile, un freno a tali comportamenti. E se saranno urla nel deserto, poco ci importa, avremo comunque evidenziato una criticità che rappresenta un cattivo biglietto da visita per questa cittadina.
Loro non si sono curati di infrangere il codice della strada ed hanno parcheggiato in quella zona del Lungomare Esercito Italiano senza troppi patemi. E se i primi hanno sfidato la sorte, sperando di non essere sanzionati, gli altri, per emulazione, non ci hanno nemmeno pensato. Non ignari, quindi (difficile non vedere la segnaletica orizzontale), ma consapevolmente e spavaldamente trasgressori. Scopriamo l'acqua calda? Può darsi, ma facendo informazione non potevamo girarci dall'altra parte. In zona, all'ora in cui abbiamo scattato la foto, nessuna pattuglia della Polizia Municipale. Gli agenti avevano terminato il loro servizio da poco più di un paio d'ore.
A distanza di un mesetto ci ritroviamo però a segnalare la stessa incresciosa situazione. Non lo facciamo con spocchia o puntando il dito contro qualcuno, se non verso chi attua quei comportamenti, ma vorremmo davvero che Giovinazzo diventi meta di un turismo rispettoso delle regole del vivere civile. Passano gli anni, si avvicendano le amministrazioni comunali, ma il problema della sorveglianza notturna, specie nel weekend e non solo in estate, resta tale, complici personale risicato e mancanza di fondi per assicurare un servizio anche a quell'ora.
Noi continueremo a fare la nostra parte, spronando le istituzioni a porre, ove possibile, un freno a tali comportamenti. E se saranno urla nel deserto, poco ci importa, avremo comunque evidenziato una criticità che rappresenta un cattivo biglietto da visita per questa cittadina.