Scuola
Il prof scozzese che tifa Bari e che allo "Spinelli" parla di "questione irlandese"
Jake Barnes sta affrontando un percorso didattico nell'ambito di un progetto. E catechizza i suoi studenti sulla "fede" calcistica
Giovinazzo - martedì 21 marzo 2023
La scuola è maestra (e palestra) di vita, si diceva un tempo, ma in questo caso il detto è davvero calzante.
Dalla scorsa settimana è iniziato all'interno del Liceo "Spinelli" di Giovinazzo un progetto di ulteriore approfondimento di inglese con un docente "esterno" di lingua madre. Il docente in questione è Jake Barnes, scozzese nativo di Aberdeen, una vita trascorsa tra Inghilterra e Scozia, dove ha le sue radici saldissime.
Jake vive a Bari, lavora per la Just British che è partner dello "Spinelli" ed è molto conosciuto nel capoluogo per la passione sfrenata per i colori biancorossi del Bari. È infatti stato il primo abbonato scozzese della storia del club di Strada Torrebella, nonché il primo tifoso britannico ad essere presente anche nelle trasferte dove era impegnata la compagine del capoluogo.
Un tifo appassionato, in pieno stile british (ovvero senza sconti o doppiofedismi di sorta) che cerca scherzosamente di trasmettere agli studenti che incontra e sui quali ha un forte ascendente.
«Quando ero venuto per la prima volta a Giovinazzo - ci ha raccontato - avevo tenuto brevi corsi ad alunni delle scuole medie ed alcuni di essi li ho ritrovati al Liceo, molto maturati. Spero di lasciare in loro un segno, di aiutarli a capire che attraverso lo studio della lingua si può conoscere meglio un popolo, la sua storia, le sue problematiche ed i risvolti sociali che ne caratterizzano la società civile».
Nel corso che sta portando avanti con le classi terze e quinte del prestigioso istituto giovinazzese, sta affrontando, tra gli altri, temi impegnativi come la "questione irlandese" e quella scozzese, due terre non sempre tenere, per usare un eufemismo, nei confronti della Corona britannica. Il prof venuto da lontano tratterà anche altri argomenti, tra cui proprio la famiglia reale ed il confronto e la dicotomia tra usi e costumi britannici e quelli degli Stati Uniti, nonché un argomento sempre caldo come la Brexit, ovvero l'uscita dall'Unione Europea della Gran Bretagna.
Un uomo perbene, un prof appassionato, Jake, che ha scelto l'Italia ed il suo Sud per amore verso una terra che osservava da lontano con stupore e interesse ad ogni notizia che giungeva nella sua Glasgow.
Il sorriso stampato sulle labbra, la gioia di essere tornato per un po' a respirare l'aria buona di quella che lui definisce "la bella Giovinazzo" e un obiettivo più recondito, ma non meno nobile: «Quando, nelle pause o a fine lezione, scherzo con i ragazzi e le ragazze, in ogni scuola in cui vado, cerco di capire per quale squadra tifano. Vedo che l'amore per il Bari sta crescendo anche in provincia e ne sono contento. In serie D era troppo difficile parlare con loro di "orgoglio di appartenenza", anche perché a casa magari hanno papà che sostengono le "strisciate". Ecco, mi piace vedere che pian piano si stiano appassionando ad una squadra che dovrebbe rappresentare questa terra, chissà perché è così difficile capirlo per tanti adulti qui nei paesi, ma anche a Bari, gente abituata a tifare Juve, Milan o Inter. Per me è inconcepibile...
Le nostre radici - ha concluso - sono fondamentali e nello sport, come nella vita, non è importante insegnare ai giovani a vincere ad ogni costo, ma a sostenere sempre la propria gente e a farne una identità che va preservata. Altrimenti da noi, in Scozia, non ci sarebbero le bellissime storie di Celtic e Rangers, di Hearts e Hibs, prese molto sul serio».
Scuola maestra (e palestra) di vita, appunto. 10 e lode al prof venuto dalla terra di William Wallace ad insegnare alle nuove generazioni ad aprire la mente, a guardare a questioni lontane che ci riguardano sempre un po' ed a tramandare valori autentici.
Dalla scorsa settimana è iniziato all'interno del Liceo "Spinelli" di Giovinazzo un progetto di ulteriore approfondimento di inglese con un docente "esterno" di lingua madre. Il docente in questione è Jake Barnes, scozzese nativo di Aberdeen, una vita trascorsa tra Inghilterra e Scozia, dove ha le sue radici saldissime.
Jake vive a Bari, lavora per la Just British che è partner dello "Spinelli" ed è molto conosciuto nel capoluogo per la passione sfrenata per i colori biancorossi del Bari. È infatti stato il primo abbonato scozzese della storia del club di Strada Torrebella, nonché il primo tifoso britannico ad essere presente anche nelle trasferte dove era impegnata la compagine del capoluogo.
Un tifo appassionato, in pieno stile british (ovvero senza sconti o doppiofedismi di sorta) che cerca scherzosamente di trasmettere agli studenti che incontra e sui quali ha un forte ascendente.
«Quando ero venuto per la prima volta a Giovinazzo - ci ha raccontato - avevo tenuto brevi corsi ad alunni delle scuole medie ed alcuni di essi li ho ritrovati al Liceo, molto maturati. Spero di lasciare in loro un segno, di aiutarli a capire che attraverso lo studio della lingua si può conoscere meglio un popolo, la sua storia, le sue problematiche ed i risvolti sociali che ne caratterizzano la società civile».
Nel corso che sta portando avanti con le classi terze e quinte del prestigioso istituto giovinazzese, sta affrontando, tra gli altri, temi impegnativi come la "questione irlandese" e quella scozzese, due terre non sempre tenere, per usare un eufemismo, nei confronti della Corona britannica. Il prof venuto da lontano tratterà anche altri argomenti, tra cui proprio la famiglia reale ed il confronto e la dicotomia tra usi e costumi britannici e quelli degli Stati Uniti, nonché un argomento sempre caldo come la Brexit, ovvero l'uscita dall'Unione Europea della Gran Bretagna.
Un uomo perbene, un prof appassionato, Jake, che ha scelto l'Italia ed il suo Sud per amore verso una terra che osservava da lontano con stupore e interesse ad ogni notizia che giungeva nella sua Glasgow.
Il sorriso stampato sulle labbra, la gioia di essere tornato per un po' a respirare l'aria buona di quella che lui definisce "la bella Giovinazzo" e un obiettivo più recondito, ma non meno nobile: «Quando, nelle pause o a fine lezione, scherzo con i ragazzi e le ragazze, in ogni scuola in cui vado, cerco di capire per quale squadra tifano. Vedo che l'amore per il Bari sta crescendo anche in provincia e ne sono contento. In serie D era troppo difficile parlare con loro di "orgoglio di appartenenza", anche perché a casa magari hanno papà che sostengono le "strisciate". Ecco, mi piace vedere che pian piano si stiano appassionando ad una squadra che dovrebbe rappresentare questa terra, chissà perché è così difficile capirlo per tanti adulti qui nei paesi, ma anche a Bari, gente abituata a tifare Juve, Milan o Inter. Per me è inconcepibile...
Le nostre radici - ha concluso - sono fondamentali e nello sport, come nella vita, non è importante insegnare ai giovani a vincere ad ogni costo, ma a sostenere sempre la propria gente e a farne una identità che va preservata. Altrimenti da noi, in Scozia, non ci sarebbero le bellissime storie di Celtic e Rangers, di Hearts e Hibs, prese molto sul serio».
Scuola maestra (e palestra) di vita, appunto. 10 e lode al prof venuto dalla terra di William Wallace ad insegnare alle nuove generazioni ad aprire la mente, a guardare a questioni lontane che ci riguardano sempre un po' ed a tramandare valori autentici.