Chiesa locale
Il presepe vivente della Concattedrale semplice ed emozionante
Ieri sera, 22 dicembre, la rappresentazione nella suggestiva cornice della cripta romanica
Giovinazzo - lunedì 23 dicembre 2024
Come abbiano fatto in poco più di una settimana a mettere in scena, in semplicità, tanta bellezza, resta un mistero.
I parrocchiani della Concattedrale di Santa Maria Assunta, sotto la regia di Mariella Marziani e Mimmo Tridente ed il coordinamento di padre Francesco Depalo e padre Pasquale Rago, hanno messo in scena domenica 22 dicembre un presepe vivente molto bello nella cripta della chiesa.
Decine i fedeli che, al termine della messa vespertina, hanno fatto visita ad una Natività tra cui risultavano come figuranti anche i due sacerdoti.
La semplicità della messa in scena non ha fatto perdere il senso profondo della rappresentazione ed anzi ne ha rafforzato il significato in pienissimo stile francescano. Abiti e scenografie sono stati realizzati in pochi giorni ma l'effetto scenico in una cornice così pregna di storia è risultato eccellente agli occhi dei visitatori.
Dall'annunciazione, alla fuga, sino al quadro della Natività comprensiva di Magi adoranti ed a quello delle massaie, tutto è apparso emozionante racchiuso tra le mura romaniche di uno scrigno quale rimane la cripta della Cattedrale. Chicca non da poco il canto dell'Adeste Fidelis cha ha commosso non pochi.
Merito ai volontari della parrocchia, giovani e meno giovani, uniti in una rinascita dell'attivismo cattolico che sta coinvolgendo tanti. Un lavoro a lungo termine che padre Francesco e padre Pasquale crediamo possano condurre in porto.
Evviva la Cattedrale, evviva il dono francescano del presepio declinato in tante forme. Evviva la tradizione che non è passato che ritorna, ma presente che sa guardare indietro al bene ed al bello.
I parrocchiani della Concattedrale di Santa Maria Assunta, sotto la regia di Mariella Marziani e Mimmo Tridente ed il coordinamento di padre Francesco Depalo e padre Pasquale Rago, hanno messo in scena domenica 22 dicembre un presepe vivente molto bello nella cripta della chiesa.
Decine i fedeli che, al termine della messa vespertina, hanno fatto visita ad una Natività tra cui risultavano come figuranti anche i due sacerdoti.
La semplicità della messa in scena non ha fatto perdere il senso profondo della rappresentazione ed anzi ne ha rafforzato il significato in pienissimo stile francescano. Abiti e scenografie sono stati realizzati in pochi giorni ma l'effetto scenico in una cornice così pregna di storia è risultato eccellente agli occhi dei visitatori.
Dall'annunciazione, alla fuga, sino al quadro della Natività comprensiva di Magi adoranti ed a quello delle massaie, tutto è apparso emozionante racchiuso tra le mura romaniche di uno scrigno quale rimane la cripta della Cattedrale. Chicca non da poco il canto dell'Adeste Fidelis cha ha commosso non pochi.
Merito ai volontari della parrocchia, giovani e meno giovani, uniti in una rinascita dell'attivismo cattolico che sta coinvolgendo tanti. Un lavoro a lungo termine che padre Francesco e padre Pasquale crediamo possano condurre in porto.
Evviva la Cattedrale, evviva il dono francescano del presepio declinato in tante forme. Evviva la tradizione che non è passato che ritorna, ma presente che sa guardare indietro al bene ed al bello.