Politica
Il PD torna sulla questione cimitero
Per i Democratici il Sindaco ha creato inutile allarmismo
Giovinazzo - giovedì 28 maggio 2015
01.28
La delicata questione relativa ad una sentenza del TAR della Puglia sul cimitero non smette di suscitare polemiche. La giustizia amministrativa, infatti, aveva dato torto al Comune di Giovinazzo relativamente ad un esproprio avvenuto nel 2005 per l'allargamento del campo cimiteriale. In seguito ad alcuni articoli apparsi sui media locali l'11 maggio scorso, il Partito Democratico attacca il primo cittadino, reo, secondo i piddini, di aver «imboccato» in qualche modo i giornalisti sulla vicenda
Il PD non ci sta e intende chiarire che «non c'è nessuna demolizione da fare, né alcuna restituzione del terreno ai proprietari. Bisogna invece che l'attuale Amministrazione la smetta di fare chiacchiere e adotti un provvedimento ex art.42-bis del D.P.R. 8 giugno 2001 n.327, perché vi sia un titolo di acquisto dell'area, visto che la procedura utilizzata per chiudere il procedimento il 21 novembre 2012 (quando il sindaco era già Depalma da 6 mesi) è sbagliata. In caso di mancata correzione del provvedimento da parte del Depalma, il terreno dovrà essere restituito ai proprietari. Tutte le pretese dei proprietari sono respinte e le spese di giudizio compensate».
Inevitabile la risposta alle accuse rivolte all'Amministrazione Natalicchio di aver gestito male l'esproprio dell'area: «La vecchia Amministrazione di Giovinazzo era composta da persone perbene, che modificarono il progetto di ampliamento del cimitero per consentire ai proprietari di esercitare il loro lavoro di florovivaisti e poi resistettero, quando i medesimi proprietari, violando gli accordi presi, pretendevano che fosse ricalcolato il prezzo di esproprio a danno dei cittadini».
«La sentenza - proseguono i Democratici - è stata emessa il 12 febbraio 2015. Tom (il Sindaco, ndr) l'ha letta solo il 10 maggio. Nel frattempo sono volati via altri tre mesi senza che egli abbia fatto niente».
«Tom - concludono - i tuoi giochetti per tentare di screditare la vecchia Amministrazione, di mettere in ombra i pasticci che combini e di passare (addirittura) come quello che aggiusta le cose sono inutili. L'hai scritto tu (sempre a quel cittadino): "La gente vi conosce troppo bene e sa distinguere... i cittadini conoscono la storia di ognuno di noi"».
Come sempre attendiamo controrepliche eventuali.
Il PD non ci sta e intende chiarire che «non c'è nessuna demolizione da fare, né alcuna restituzione del terreno ai proprietari. Bisogna invece che l'attuale Amministrazione la smetta di fare chiacchiere e adotti un provvedimento ex art.42-bis del D.P.R. 8 giugno 2001 n.327, perché vi sia un titolo di acquisto dell'area, visto che la procedura utilizzata per chiudere il procedimento il 21 novembre 2012 (quando il sindaco era già Depalma da 6 mesi) è sbagliata. In caso di mancata correzione del provvedimento da parte del Depalma, il terreno dovrà essere restituito ai proprietari. Tutte le pretese dei proprietari sono respinte e le spese di giudizio compensate».
Inevitabile la risposta alle accuse rivolte all'Amministrazione Natalicchio di aver gestito male l'esproprio dell'area: «La vecchia Amministrazione di Giovinazzo era composta da persone perbene, che modificarono il progetto di ampliamento del cimitero per consentire ai proprietari di esercitare il loro lavoro di florovivaisti e poi resistettero, quando i medesimi proprietari, violando gli accordi presi, pretendevano che fosse ricalcolato il prezzo di esproprio a danno dei cittadini».
«La sentenza - proseguono i Democratici - è stata emessa il 12 febbraio 2015. Tom (il Sindaco, ndr) l'ha letta solo il 10 maggio. Nel frattempo sono volati via altri tre mesi senza che egli abbia fatto niente».
«Tom - concludono - i tuoi giochetti per tentare di screditare la vecchia Amministrazione, di mettere in ombra i pasticci che combini e di passare (addirittura) come quello che aggiusta le cose sono inutili. L'hai scritto tu (sempre a quel cittadino): "La gente vi conosce troppo bene e sa distinguere... i cittadini conoscono la storia di ognuno di noi"».
Come sempre attendiamo controrepliche eventuali.