Politica
Il PD interviene ancora sui tributi
I Democratici si soffermano sul come vengono spesi i soldi dei contribuenti
Giovinazzo - giovedì 10 settembre 2015
11.04
«Tutti questi soldi che stiamo pagando a cosa servono? Come vengono spesi?».
L'interrogativo è posto dalla Segreteria cittadina del Partito Democratico, in una nuova nota che si concentra sui tributi pagati dai giovinazzesi e che continua così: «Sono domande assolutamente lecite, alle quali possiamo cominciare a rispondere, fornendo qualche dato macroscopico».
Per il PD «dal Bilancio comunale, approvato dallo stesso Tom (il Sindaco e quindi la sua maggioranza, ndr) in data 5 giugno scorso, risulta che il Comune di Giovinazzo ha avuto 839.000 euro di maggiori spese in un solo anno (nel 2014 rispetto al 2013). Sono cifre record, mai verificatesi a Giovinazzo. Solo per le spese legali l'ammontare ha superato i 300.000 euro».
«Ricordiamo - continua la missiva della Segreteria guidata da Michele Delle Fontane - ad esempio, l'inutile sospensione del Piano di espansione C3 (per intenderci quello che si espande oltre la ferrovia), la cui approvazione con un'alzata di mano da parte dei Consiglieri comunali di maggioranza ha comportato una spesa di circa 30.000 euro di soldi pubblici, tra spese legali e riconoscimenti ai ricorrenti».
Il Partito Democratico punta anche il dito verso gli «affidamenti diretti» effettuati, a detta del partito di piazza Vittorio Emanuele II, dall'Amministrazione Comunale. Poi un affondo nel settore sportivo e culturale. Per i piddini un altro esempio di gestione non buona dei fondi pubblici sarebbe rappresentata dal fatto che «nel solo 2014 c'è stata una maggiore spesa di circa 129.000,00 euro in ambito culturale, sportivo e turistico. Ma c'è qualcuno che ha notato migliorie o risultati positivi a fronte di questi maggiori costi consistenti? Tantissimi cittadini che lo hanno votato nel 2012 - scrivono - e che continuano a pentirsi amaramente della loro errata decisione, si stanno anche giustamente chiedendo: a quanti e quali tra noi, anche suoi elettori, il Sindaco ha mai chiesto (un parere) sulla volontà di passare al nuovo piano fiscale da lui stesso imposto con un livello massimo degli indici di tassazione che ha applicato?».
Infine la chiosa: «In questa sua personale maniera di amministrare, dov'è la trasparenza di cui aveva parlato in campagna elettorale? E dov'è anche la famigerata "gestione partecipata", con la quale aveva affabulato i suoi elettori nel 2012?».
Ovviamente interrogativi che giriamo al Sindaco che, se lo riterrà opportuno, avrà spazio sulla nostra testata per una replica, così come gli assessorati coinvolti dal comunicato del PD.
L'interrogativo è posto dalla Segreteria cittadina del Partito Democratico, in una nuova nota che si concentra sui tributi pagati dai giovinazzesi e che continua così: «Sono domande assolutamente lecite, alle quali possiamo cominciare a rispondere, fornendo qualche dato macroscopico».
Per il PD «dal Bilancio comunale, approvato dallo stesso Tom (il Sindaco e quindi la sua maggioranza, ndr) in data 5 giugno scorso, risulta che il Comune di Giovinazzo ha avuto 839.000 euro di maggiori spese in un solo anno (nel 2014 rispetto al 2013). Sono cifre record, mai verificatesi a Giovinazzo. Solo per le spese legali l'ammontare ha superato i 300.000 euro».
«Ricordiamo - continua la missiva della Segreteria guidata da Michele Delle Fontane - ad esempio, l'inutile sospensione del Piano di espansione C3 (per intenderci quello che si espande oltre la ferrovia), la cui approvazione con un'alzata di mano da parte dei Consiglieri comunali di maggioranza ha comportato una spesa di circa 30.000 euro di soldi pubblici, tra spese legali e riconoscimenti ai ricorrenti».
Il Partito Democratico punta anche il dito verso gli «affidamenti diretti» effettuati, a detta del partito di piazza Vittorio Emanuele II, dall'Amministrazione Comunale. Poi un affondo nel settore sportivo e culturale. Per i piddini un altro esempio di gestione non buona dei fondi pubblici sarebbe rappresentata dal fatto che «nel solo 2014 c'è stata una maggiore spesa di circa 129.000,00 euro in ambito culturale, sportivo e turistico. Ma c'è qualcuno che ha notato migliorie o risultati positivi a fronte di questi maggiori costi consistenti? Tantissimi cittadini che lo hanno votato nel 2012 - scrivono - e che continuano a pentirsi amaramente della loro errata decisione, si stanno anche giustamente chiedendo: a quanti e quali tra noi, anche suoi elettori, il Sindaco ha mai chiesto (un parere) sulla volontà di passare al nuovo piano fiscale da lui stesso imposto con un livello massimo degli indici di tassazione che ha applicato?».
Infine la chiosa: «In questa sua personale maniera di amministrare, dov'è la trasparenza di cui aveva parlato in campagna elettorale? E dov'è anche la famigerata "gestione partecipata", con la quale aveva affabulato i suoi elettori nel 2012?».
Ovviamente interrogativi che giriamo al Sindaco che, se lo riterrà opportuno, avrà spazio sulla nostra testata per una replica, così come gli assessorati coinvolti dal comunicato del PD.