Politica
Il PD giovinazzese incontra il Sindaco di Bitonto
Domani alle ore 18.00 presso la Segreteria cittadina
Giovinazzo - lunedì 26 dicembre 2016
0.02
La vecchia sezione come punto di partenza per tornare a parlare di programmi, di idee, di progetti per la Giovinazzo che verrà.
Il Partito Democratico ricomincia da questo e domani pomeriggio, alle ore 18.00, presso la Segreteria di piazza Vittorio Emanuele II, ci sarà un incontro con Michele Abbaticchio, Sindaco di Bitonto e numero due della Città metropolitana, con delega alla Pianificazione strategica e alla Pianificazione territoriale generale.
Il progetto è chiaro: non si può prescindere dalla comprensione di quanto sta accadendo in chiave metropolitana per poter disegnare un futuro per una cittadina che ogni tanto sembra dimenticarsi di farne parte.
In un post su Facebook che annuncia l'incontro, moderato dal prof. Isidoro Mortellaro, si legge: «Di idee fondamentali e programmi non se ne sono visti finora molti - asseriscono dal PD -, a Giovinazzo. Anzi non se ne sono proprio visti. Sigle, grida e foto tante, faccioni e santini troppi. Programmi e lavoro concreto, confronto sociale poco o quasi nulla.
Noi intendiamo fare esattamente il contrario. Iniziare alla base, dal confronto con la società giovinazzese, i suoi orizzonti, i suoi problemi concreti. La "cittadinanza attiva" per noi non è un post per Facebook o uno slogan lanciato dall'alto sulla testa dei cittadini - ammoniscono -, da far cadere poi, subito dopo. Per noi "cittadinanza attiva" è un modo di essere, di stare tra i giovinazzesi, assieme alle loro associazioni. Abbiamo già iniziato con il documento fondativo della nostra coalizione "Giovinazzo 2017-2022". Proseguiremo adesso con una serie di incontri in cui saranno passate al setaccio le questioni di più largo interesse e urgenza».
Quindi i Democratici puntano tutto sulle possibilità da cogliere per far crescere Giovinazzo ed evitare di lasciarla ai margini: «Cominceremo con la Città metropolitana - scrivono -, uno dei nodi più sconosciuti eppure fondamentali, essenziali per il futuro della nostra città. Si tratta di una delle ultime riforme istituzionali passate in Italia. Bari e altre 13 grandi città e metropoli in tutta Italia - in pratica le aree con gli addensamenti urbani più folti e ricchi, e perciò anche più problematici - hanno visto tramontare la vecchia figura istituzionale della Provincia e nascere il nuovo istituto della "Città metropolitana".
Alla sua testa il Sindaco della vecchia città capoluogo - spiegano ancora - e un Consiglio metropolitano di 18 consiglieri (finora nessuno di Giovinazzo) per una realtà di 1 milione e 260 mila abitanti con 41 comuni. Con questa scelta si è voluto creare dei canali privilegiati per le aree che esercitano di fatto da tempo un ruolo di direzione e traino complessivo della Nazione. Di qui - evidenzia il post - anche la predisposizione di alcuni canali specifici di finanziamento per opere di particolare valore, di recente concretizzata nel "Patto per Bari" firmato da Renzi e Decaro, con la sua dote di oltre duecento milioni di euro. In questo magma, senza una visione chiara dei problemi o opzioni strategiche precise, senza uomini capaci di creare le giuste alleanze e di far valere priorità concrete, Giovinazzo con i suoi 20 mila abitanti rischia di annegare».
«Perciò la necessità di vedere chiaro in queste poste - è la chiosa -, di schierare gli uomini giusti, capaci di padroneggiare queste tematiche».
Il Partito Democratico ricomincia da questo e domani pomeriggio, alle ore 18.00, presso la Segreteria di piazza Vittorio Emanuele II, ci sarà un incontro con Michele Abbaticchio, Sindaco di Bitonto e numero due della Città metropolitana, con delega alla Pianificazione strategica e alla Pianificazione territoriale generale.
Il progetto è chiaro: non si può prescindere dalla comprensione di quanto sta accadendo in chiave metropolitana per poter disegnare un futuro per una cittadina che ogni tanto sembra dimenticarsi di farne parte.
In un post su Facebook che annuncia l'incontro, moderato dal prof. Isidoro Mortellaro, si legge: «Di idee fondamentali e programmi non se ne sono visti finora molti - asseriscono dal PD -, a Giovinazzo. Anzi non se ne sono proprio visti. Sigle, grida e foto tante, faccioni e santini troppi. Programmi e lavoro concreto, confronto sociale poco o quasi nulla.
Noi intendiamo fare esattamente il contrario. Iniziare alla base, dal confronto con la società giovinazzese, i suoi orizzonti, i suoi problemi concreti. La "cittadinanza attiva" per noi non è un post per Facebook o uno slogan lanciato dall'alto sulla testa dei cittadini - ammoniscono -, da far cadere poi, subito dopo. Per noi "cittadinanza attiva" è un modo di essere, di stare tra i giovinazzesi, assieme alle loro associazioni. Abbiamo già iniziato con il documento fondativo della nostra coalizione "Giovinazzo 2017-2022". Proseguiremo adesso con una serie di incontri in cui saranno passate al setaccio le questioni di più largo interesse e urgenza».
Quindi i Democratici puntano tutto sulle possibilità da cogliere per far crescere Giovinazzo ed evitare di lasciarla ai margini: «Cominceremo con la Città metropolitana - scrivono -, uno dei nodi più sconosciuti eppure fondamentali, essenziali per il futuro della nostra città. Si tratta di una delle ultime riforme istituzionali passate in Italia. Bari e altre 13 grandi città e metropoli in tutta Italia - in pratica le aree con gli addensamenti urbani più folti e ricchi, e perciò anche più problematici - hanno visto tramontare la vecchia figura istituzionale della Provincia e nascere il nuovo istituto della "Città metropolitana".
Alla sua testa il Sindaco della vecchia città capoluogo - spiegano ancora - e un Consiglio metropolitano di 18 consiglieri (finora nessuno di Giovinazzo) per una realtà di 1 milione e 260 mila abitanti con 41 comuni. Con questa scelta si è voluto creare dei canali privilegiati per le aree che esercitano di fatto da tempo un ruolo di direzione e traino complessivo della Nazione. Di qui - evidenzia il post - anche la predisposizione di alcuni canali specifici di finanziamento per opere di particolare valore, di recente concretizzata nel "Patto per Bari" firmato da Renzi e Decaro, con la sua dote di oltre duecento milioni di euro. In questo magma, senza una visione chiara dei problemi o opzioni strategiche precise, senza uomini capaci di creare le giuste alleanze e di far valere priorità concrete, Giovinazzo con i suoi 20 mila abitanti rischia di annegare».
«Perciò la necessità di vedere chiaro in queste poste - è la chiosa -, di schierare gli uomini giusti, capaci di padroneggiare queste tematiche».