Politica
Il PD fa le pulci a Depalma
Dalla Segreteria cittadina: «Dove passa lui non cresce più un filo d'erba!»
Giovinazzo - martedì 8 novembre 2016
05.00
Ha lasciato il segno l'attacco di Tommaso Depalma al Partito Democratico durante il suo comizio di presentazione della ricandidatura a Sindaco di Giovinazzo.
I Democratici non ci stanno ed hanno voluto controbattere punto su punto, cercando di mettere in evidenza le incongruenze che a loro avviso il primo cittadino avrebbe mostrato durante il suo discorso alla città. La Segreteria guidata da Michele Delle Fontane usa un aforisma: «dove passa lui non cresce più un filo d'erba».
Il riferimento è alle diverse attività amministrative che avrebbero azzerato il lavoro dell'Amministrazione precedente di centro-sinistra. Dal PD incalzano: «Certo ci vuole una bella faccia tosta, per ripresentarsi alla cittadinanza con lo slogan "Giovinazzo Rinasce", come se con questi cinque anni di Amministrazione Depalma non avesse comprovato la sua incapacità, in tutti i comparti: "Solidarietà Sociale; Legalità; Turismo; Politiche Giovanili; Attività Produttive; Rete Commerciale; Bilancio; Personale; Territorio; Urbanistica; Lavori Pubblici; Ambiente…". Il risultato è sotto gli occhi di tutti - rimarca la nota - : Giovinazzo è in uno stato di degrado a memoria mai registrato prima tra le Amministrazioni che si sono avvicendate».
Per i Dem, Depalma sarebbe stato insuperabile in negativo in tantissimi aspetti del suo governo cittadino e provano a fare una lunghissima elencazione di ciò che non sarebbe andato, ma che a loro avviso è stato taciuto in questo inizio di campagna elettorale:
« - attribuirsi finanziamenti per opere già avviate con la precedente Amministrazione;
- annullare e/o revocare appalti già contrattualizzati, per i quali saremo chiamati a pagare ristori milionari, alle Ditte affidatarie, dai Tribunali competenti; in autotutela del Piano Particolareggiato della "Zona C3 e rimozione del programma di edificazione del "Quartiere Castello", per il quale, ricordiamo, il ricorso al TAR della "Minervini Costruzioni", vede il Comune, soccombente e condannato al pagamento delle spese di giudizio a favore della controparte;
- Casa di riposo San Francesco sgomberata da una cinquantina di vecchi ospiti e trenta addetti, sull'eco di un imminente inizio lavori di restaurazione, senza aver avviato alcuna "gara d'appalto" (ricordiamo che i tempi tecnici oscillano dagli otto mesi a un anno, qualora, il progetto esecutivo presentato in Regione risulterà adeguato alle recenti modifiche introdotte al D.lgs. 163/06 (c.d. Codice Appalti));
- difficoltà create alla nostra olivicoltura, tra cui più di un centinaio di agricoltori, conclusasi con l'ordinanza di "inagibilità del tratto compreso tra le strade vicinali Trappeto Vecchio e San Pietro Pago". Dopo tre anni di protesta dei contadini a fine 2015 la querelle non si è conclusa, se non con un rattoppo mal riuscito della strada, rimesso in discussione oggi da un nuovo sequestro della discarica attigua;
- Piano Comunale delle Coste adottato con Delibera il 6 ottobre 2014, come dimostrato da un nostro recente report fotografico, concretizzato con l'abbandono e il degrado delle nostre coste e lo scempio dei nostri siti ambientalistici e storici; [...]»
Ma per il Partito Democratico locale non è tutto e la missiva continua toccando altri nervi scoperti:
«- anziché piste ciclo-pedonali - scrivono -, come annunciato con delibera il 20 luglio 2012 da Depalma, si è constatata la realizzazione di due piste solo ciclabili, pericolosissime per la riduzione della carreggiata, su cui centinaia di persone di ogni età appassionati di corsa, a spasso con cani e qualche sparuto ciclista tentano rischiosissime gincane;
- Bilancio di Previsione del Comune di Giovinazzo preparato in fretta, furia e malissimo, il 13/06/16 nonostante la nota di revisione dei Consiglieri di minoranza e successivo intervento del Ministero delle Finanze con una riduzione del 25% dell'aliquota IMU dei contratti di locazione a canone concordato;
- Piano di riordino ospedaliero, con liste di attesa fuori da ogni controllo, Depalma si fa scappare l'occasione per affermare il "diritto alla salute" a Bari nell'assise con gli altri Sindaci, senza dire una parola nei verbali per la chiusura e/o il forte ridimensionamento dei nostri più vicini plessi ospedalieri;
- clima interno "psicologicamente violento" verso il personale del Comune Giovinazzo. Testimoniato dalle dimissioni del Segretario Generale, Vito Palmieri, di cinque assessori all'Urbanistica, rimozione del dirigente dell'Ufficio Tecnico, revoca dei poteri al dirigente della Polizia Municipale, dimissioni dell'Assessore al Turismo, dimissioni della'altra Segretaria Generale, Teresa De Leo, oltre, a una serie di spostamenti, cambi, attribuzioni, competenze dei funzionari comunali;
- mancanza totale di dialogo tra Amministrazione e Pro Loco, già in affanno l'anno scorso per il 49° Corteo Storico, finché, tra durissimi e reiterati attacchi mediatici colmi anche di offese personali, si è visto dissolvere ogni forma di finanziamento alla Pro Loco per organizzare un solenne 50° anniversario del Corteo. Circostanza, mai verificatasi con nessuno schieramento politico, alla guida di Giovinazzo, in cinquant'anni di storia;
- rifacimento di Via Marina: oggi - chiosano dal PD -, a distanza di parecchi mesi, riscontriamo senza stupore, che il TAR "intima" l'Amministrazione ad adeguarsi all'Ordinanza n° 13/2016: "Rapportare su quanto disposto in merito ai lavori di Via Marina dal Comune di Giovinazzo; effettuare il riesame entro i termini previsti; coinvolgimento della Procura della Repubblica di Bari per le valutazioni di competenza"».
L'ultima parte della lunghissima nota si sofferma sul problema legato ai rifiuti, mai come negli ultimi giorni di strettissima attualità: «Oggi - si legge -, dopo cinque anni di Amministrazione Depalma, Giovinazzo è fanalino di coda nella differenziata non solo nell'ambito dell'ARO BA/2, ma, dell'intera Puglia, con una raccolta differenziata "manageriale" pari a 13,38% a fronte del 48,8 % della media regionale. Gli effetti di questo operato si sono tradotti con un aumento medio quest'anno della TARI del 34% per le utenze domestiche e del 38% per quelle non domestiche, più un'ecotassa gigantesca su tutti noi dalla Regione Puglia».
Chiosa del PD relativo alla discarica di San Pietro Pago, ampliata durante la loro Amministrazione ed oggetto di un'ordinanza di sopralzo quando a Palazzo di Città c'era Depalma: «Com'è noto - scrivono ancora -, l'incalzare della emergenza rifiuti su vasta scala regionale portò ad ampliare le aree di abbancamento, essendosi esaurite le volumetrie dei lotti I, II e III, con la realizzazione del VI lotto, ha omesso di dire Depalma, in esercizio transitorio di stabilizzazione dei rifiuti nel costruendo "impianto di biostabilizzazione". Parimenti acclarate sono le vicende che si sono succedute nel continuare a trattare rifiuti, operando in regime transitorio, ed elevando in continuazione i profili dell'ultimo lotto VI e, ancora, del tentativo di riprendere a sopraelevare i lotti esausti I, II e III, con una scellerata ordinanza di Depalma bloccata dalle Autorità. Depalma ha omesso di dire, in comizio, che l'impianto di biostabilizzazione a regime dal costo di circa € 41.000.000 a carico della Daneco Impianti S.p.A. non è stato mai costruito, nonostante l'opera sia stata resa cantierabile con Determina Dirigenziale del Comune n.77 del 15.05.2012.
Ricordiamo che Daneco Impianti S.p.A., con provvedimento di aggiudicazione n.192 del 09.04.2008, è risultata aggiudicataria della procedura di gara per l'affidamento del pubblico servizio di progettazione, realizzazione e gestione dell'impianto complesso previsto per la cosiddetta fase a regime, appaltato dal comune di Giovinazzo su delega del Consorzio dei comuni costituenti il bacino BA/2, composto da una linea di biostabilizzazione, selezione meccanica, maturazione e raffinazione del materiale biostabilizzato, nonchè dal V lotto di discarica. Il nuovo impianto è destinato al trattamento dei rifiuti solidi urbani residuali dalla raccolta differenziata, con produzione di Frazione Secca Combustibile (FSC) e Rifiuto Biostabilizzato Maturo (RBM). Cari concittadini - chiedono dal PD -, a valle di quanto esposto, Depalma vorrebbe far rinascere Giovinazzo?
Noi pensiamo - è l'attacco finale - che dovrebbe occuparsi a casa sua forse solo dei fatti suoi, ma, non si azzardi più ad occuparsi dei fatti nostri».
I Democratici non ci stanno ed hanno voluto controbattere punto su punto, cercando di mettere in evidenza le incongruenze che a loro avviso il primo cittadino avrebbe mostrato durante il suo discorso alla città. La Segreteria guidata da Michele Delle Fontane usa un aforisma: «dove passa lui non cresce più un filo d'erba».
Il riferimento è alle diverse attività amministrative che avrebbero azzerato il lavoro dell'Amministrazione precedente di centro-sinistra. Dal PD incalzano: «Certo ci vuole una bella faccia tosta, per ripresentarsi alla cittadinanza con lo slogan "Giovinazzo Rinasce", come se con questi cinque anni di Amministrazione Depalma non avesse comprovato la sua incapacità, in tutti i comparti: "Solidarietà Sociale; Legalità; Turismo; Politiche Giovanili; Attività Produttive; Rete Commerciale; Bilancio; Personale; Territorio; Urbanistica; Lavori Pubblici; Ambiente…". Il risultato è sotto gli occhi di tutti - rimarca la nota - : Giovinazzo è in uno stato di degrado a memoria mai registrato prima tra le Amministrazioni che si sono avvicendate».
Per i Dem, Depalma sarebbe stato insuperabile in negativo in tantissimi aspetti del suo governo cittadino e provano a fare una lunghissima elencazione di ciò che non sarebbe andato, ma che a loro avviso è stato taciuto in questo inizio di campagna elettorale:
« - attribuirsi finanziamenti per opere già avviate con la precedente Amministrazione;
- annullare e/o revocare appalti già contrattualizzati, per i quali saremo chiamati a pagare ristori milionari, alle Ditte affidatarie, dai Tribunali competenti; in autotutela del Piano Particolareggiato della "Zona C3 e rimozione del programma di edificazione del "Quartiere Castello", per il quale, ricordiamo, il ricorso al TAR della "Minervini Costruzioni", vede il Comune, soccombente e condannato al pagamento delle spese di giudizio a favore della controparte;
- Casa di riposo San Francesco sgomberata da una cinquantina di vecchi ospiti e trenta addetti, sull'eco di un imminente inizio lavori di restaurazione, senza aver avviato alcuna "gara d'appalto" (ricordiamo che i tempi tecnici oscillano dagli otto mesi a un anno, qualora, il progetto esecutivo presentato in Regione risulterà adeguato alle recenti modifiche introdotte al D.lgs. 163/06 (c.d. Codice Appalti));
- difficoltà create alla nostra olivicoltura, tra cui più di un centinaio di agricoltori, conclusasi con l'ordinanza di "inagibilità del tratto compreso tra le strade vicinali Trappeto Vecchio e San Pietro Pago". Dopo tre anni di protesta dei contadini a fine 2015 la querelle non si è conclusa, se non con un rattoppo mal riuscito della strada, rimesso in discussione oggi da un nuovo sequestro della discarica attigua;
- Piano Comunale delle Coste adottato con Delibera il 6 ottobre 2014, come dimostrato da un nostro recente report fotografico, concretizzato con l'abbandono e il degrado delle nostre coste e lo scempio dei nostri siti ambientalistici e storici; [...]»
Ma per il Partito Democratico locale non è tutto e la missiva continua toccando altri nervi scoperti:
«- anziché piste ciclo-pedonali - scrivono -, come annunciato con delibera il 20 luglio 2012 da Depalma, si è constatata la realizzazione di due piste solo ciclabili, pericolosissime per la riduzione della carreggiata, su cui centinaia di persone di ogni età appassionati di corsa, a spasso con cani e qualche sparuto ciclista tentano rischiosissime gincane;
- Bilancio di Previsione del Comune di Giovinazzo preparato in fretta, furia e malissimo, il 13/06/16 nonostante la nota di revisione dei Consiglieri di minoranza e successivo intervento del Ministero delle Finanze con una riduzione del 25% dell'aliquota IMU dei contratti di locazione a canone concordato;
- Piano di riordino ospedaliero, con liste di attesa fuori da ogni controllo, Depalma si fa scappare l'occasione per affermare il "diritto alla salute" a Bari nell'assise con gli altri Sindaci, senza dire una parola nei verbali per la chiusura e/o il forte ridimensionamento dei nostri più vicini plessi ospedalieri;
- clima interno "psicologicamente violento" verso il personale del Comune Giovinazzo. Testimoniato dalle dimissioni del Segretario Generale, Vito Palmieri, di cinque assessori all'Urbanistica, rimozione del dirigente dell'Ufficio Tecnico, revoca dei poteri al dirigente della Polizia Municipale, dimissioni dell'Assessore al Turismo, dimissioni della'altra Segretaria Generale, Teresa De Leo, oltre, a una serie di spostamenti, cambi, attribuzioni, competenze dei funzionari comunali;
- mancanza totale di dialogo tra Amministrazione e Pro Loco, già in affanno l'anno scorso per il 49° Corteo Storico, finché, tra durissimi e reiterati attacchi mediatici colmi anche di offese personali, si è visto dissolvere ogni forma di finanziamento alla Pro Loco per organizzare un solenne 50° anniversario del Corteo. Circostanza, mai verificatasi con nessuno schieramento politico, alla guida di Giovinazzo, in cinquant'anni di storia;
- rifacimento di Via Marina: oggi - chiosano dal PD -, a distanza di parecchi mesi, riscontriamo senza stupore, che il TAR "intima" l'Amministrazione ad adeguarsi all'Ordinanza n° 13/2016: "Rapportare su quanto disposto in merito ai lavori di Via Marina dal Comune di Giovinazzo; effettuare il riesame entro i termini previsti; coinvolgimento della Procura della Repubblica di Bari per le valutazioni di competenza"».
L'ultima parte della lunghissima nota si sofferma sul problema legato ai rifiuti, mai come negli ultimi giorni di strettissima attualità: «Oggi - si legge -, dopo cinque anni di Amministrazione Depalma, Giovinazzo è fanalino di coda nella differenziata non solo nell'ambito dell'ARO BA/2, ma, dell'intera Puglia, con una raccolta differenziata "manageriale" pari a 13,38% a fronte del 48,8 % della media regionale. Gli effetti di questo operato si sono tradotti con un aumento medio quest'anno della TARI del 34% per le utenze domestiche e del 38% per quelle non domestiche, più un'ecotassa gigantesca su tutti noi dalla Regione Puglia».
Chiosa del PD relativo alla discarica di San Pietro Pago, ampliata durante la loro Amministrazione ed oggetto di un'ordinanza di sopralzo quando a Palazzo di Città c'era Depalma: «Com'è noto - scrivono ancora -, l'incalzare della emergenza rifiuti su vasta scala regionale portò ad ampliare le aree di abbancamento, essendosi esaurite le volumetrie dei lotti I, II e III, con la realizzazione del VI lotto, ha omesso di dire Depalma, in esercizio transitorio di stabilizzazione dei rifiuti nel costruendo "impianto di biostabilizzazione". Parimenti acclarate sono le vicende che si sono succedute nel continuare a trattare rifiuti, operando in regime transitorio, ed elevando in continuazione i profili dell'ultimo lotto VI e, ancora, del tentativo di riprendere a sopraelevare i lotti esausti I, II e III, con una scellerata ordinanza di Depalma bloccata dalle Autorità. Depalma ha omesso di dire, in comizio, che l'impianto di biostabilizzazione a regime dal costo di circa € 41.000.000 a carico della Daneco Impianti S.p.A. non è stato mai costruito, nonostante l'opera sia stata resa cantierabile con Determina Dirigenziale del Comune n.77 del 15.05.2012.
Ricordiamo che Daneco Impianti S.p.A., con provvedimento di aggiudicazione n.192 del 09.04.2008, è risultata aggiudicataria della procedura di gara per l'affidamento del pubblico servizio di progettazione, realizzazione e gestione dell'impianto complesso previsto per la cosiddetta fase a regime, appaltato dal comune di Giovinazzo su delega del Consorzio dei comuni costituenti il bacino BA/2, composto da una linea di biostabilizzazione, selezione meccanica, maturazione e raffinazione del materiale biostabilizzato, nonchè dal V lotto di discarica. Il nuovo impianto è destinato al trattamento dei rifiuti solidi urbani residuali dalla raccolta differenziata, con produzione di Frazione Secca Combustibile (FSC) e Rifiuto Biostabilizzato Maturo (RBM). Cari concittadini - chiedono dal PD -, a valle di quanto esposto, Depalma vorrebbe far rinascere Giovinazzo?
Noi pensiamo - è l'attacco finale - che dovrebbe occuparsi a casa sua forse solo dei fatti suoi, ma, non si azzardi più ad occuparsi dei fatti nostri».