Politica
Il PD attacca Depalma sul degrado delle coste
Un dossier fotografico immortala sporcizia sulle nostre spiagge
Giovinazzo - mercoledì 17 giugno 2015
14.49
«La locuzione latina "Verba volant, scripta manent" tradotta letteralmente significa "le parole volano, gli scritti rimangono" e sono utilizzate per affermare l'importanza delle testimonianze e dei documenti scritti o, viceversa, l'opportunità di non mettere su carta ciò che un giorno potrebbe procurarci un danno. Questa breve introduzione è essenziale per esaminare di seguito, ancora una volta, il biglietto da visita politico del nostro Sindaco Tommaso Depalma, citando uno stralcio della sua proposta "Indirizzi di governo e Linee Programmatiche", approvato con delibera del Consiglio Comunale del 18 luglio 2012».
Questo l'esordio di un comunicato con cui il Partito Democratico attacca l'Amministrazione comunale sul degrado delle nostre coste e delle nostre spiagge. La missiva piddina ricorda i punti di quel documento:
«2. Lavori pubblici e infrastrutture : Giovinazzo necessita di portare a conclusione i cantieri ancora aperti e di avviare una serie di molteplici nuovi interventi tra cui emergono i seguenti:…
a) risistemazione della costa e del lungomare …
Riferendoci alla nota saggezza di Tom, la citazione introduttiva calza a pennello. Difatti, se cotanto programma non fosse stato sufficiente, Tom ha ulteriormente provveduto ad elaborare nel 2014 il Piano Comunale delle Coste, integrandolo con una sequela di impegni, di cui citiamo i seguenti:
3.2 Contenuti ed obiettivi del Piano Comunale delle Coste
Il Piano Comunale delle Coste, ai sensi dell'art. 2 delle NTA del P.R.C " è lo strumento di assetto, gestione, controllo e monitoraggio del territorio costiero comunale in termini di tutela del paesaggio, di salvaguardia dell'ambiente, di garanzia del diritto dei cittadini all'accesso e alla libera fruizione del patrimonio naturale pubblico, nonché di disciplina per il suo utilizzo ecocompatibile. Esso contempera gli interessi pubblici connessi:
Allo sviluppo del settore turistico, per le relative implicazioni di carattere socio-economico;
Al godimento del bene da parte della collettività;
Alla protezione dell'ambiente naturale e al recupero dei tratti di costa che versano in stato di degrado, ovvero di instabilità "morfologica" [...] il PCC di Giovinazzo individua i seguenti obiettivi generali:
1. Tutela e valorizzazione degli ambiti di interesse naturalistico e storico architettonico;
2. Riqualificazione delle aree degradate;
3. Riorganizzazione del sistema attuale delle concessioni demaniali in riferimento alle norme del Piano Regionale delle Coste;
4. Sviluppo del settore turistico lungo il tratto costiero e nell'entroterra in maniera ecocompatibile;
5. Riorganizzazione del sistema degli accessi alla costa e promozione di forme di mobilità sostenibile».
Da qui l'attacco frontale della Segreteria cittadina rivolta al Sindaco ad alla sua squadra di governo: «Ora - scrivono - chissà quali strabilianti risultati avremmo dovuto raggiungere in oltre tre anni di Amministrazione Depalma! Partendo dal progetto di ristrutturazione del lungomare, già avviato e con i fondi già disponibili dalla precedente amministrazione, per finire alla riqualificazione delle aree degradate e tutela delle coste per il godimento da parte della collettività».
Proprio sabato scorso il primo cittadino era intervenuto, durante le sue comunicazioni istituzionali, sul percorso che porterà, secondo quanto affermato, all'inizio dei lavori a Ponente. Ma il PD aveva anticipato queste mosse e scriveva già qualche giorno fa: «Nulla è stato realizzato, neanche la semplice pulizia delle coste!».
Ed il dossier che dal Partito Democratico hanno allegato al documento inviatoci è davvero impressionante: cumuli di rifiuti sia a Ponente sia a Levante. «Giustappunto - ribadiscono - nel Piano Comunale delle Coste ci si propone "di garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente" al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile" [...].
Com'è risaputo - proseguono i piddini - il Comune tutela il patrimonio costiero e recupera i tratti di costa che versano in stato di degrado, garantendo la pulizia e la sicurezza dell'ambiente nel pieno rispetto della biodiversità, in ottemperanza agli indirizzi della comunità europea, delle leggi nazionali e regionali.
Consapevoli del rischio di annoiarvi a morte - hanno chiosato - con tanti riferimenti normativi e cogenti, preferiamo illustrare (solo) con alcuni esempi fotografici, non esaustivi, la disastrosa gestione delle coste finora condotta da Tom a Giovinazzo. Da questo mese di giugno, indistintamente a tutti i visitatori del lungomare di Giovinazzo, Tom ed i suoi amici chiedono di pagare il posteggio (tutti i giorni dalle ore 09.00 alle ore 22.00) per ammirare i loro concreti esempi di tutela delle coste e dell'ambiente naturale».
E le foto, lo abbiamo scritto, spaziano lungo tutto il litorale e non lasciano dubbio alcuno sullo stato di degrado, dalla località Cappella a Levante, fino all'ex mattatoio comunale a Ponente.
Infine il PD batte su un punto: «La Giovinazzo di Depalma è in totale abbandono: verde pubblico, le strade, i piani urbanistici, le politiche dei rifiuti in discarica, le attività produttive, la gestione personale dell'Ente, i piani sociali di sostegno, a cui si aggiungono manutenzione e pulizia delle coste. È - si legge nella nota - una città in caduta libera, inserita in un clima d'illegalità permanente e di costante aumento delle tasse a carico dei cittadini».
Questa la botta, arriverà la risposta?
Ciò che appare evidente è che il clima politico in città resta teso e lo scontro non accenna ad avere pause. Intanto il dossier fotografico dei Democratici resta un monito anche per tutti noi cittadini: insozzare il nostro patrimonio costiero è una squallida abitudine assai diffusa di cui tutti dovremmo farci carico.
Questo l'esordio di un comunicato con cui il Partito Democratico attacca l'Amministrazione comunale sul degrado delle nostre coste e delle nostre spiagge. La missiva piddina ricorda i punti di quel documento:
«2. Lavori pubblici e infrastrutture : Giovinazzo necessita di portare a conclusione i cantieri ancora aperti e di avviare una serie di molteplici nuovi interventi tra cui emergono i seguenti:…
a) risistemazione della costa e del lungomare …
Riferendoci alla nota saggezza di Tom, la citazione introduttiva calza a pennello. Difatti, se cotanto programma non fosse stato sufficiente, Tom ha ulteriormente provveduto ad elaborare nel 2014 il Piano Comunale delle Coste, integrandolo con una sequela di impegni, di cui citiamo i seguenti:
3.2 Contenuti ed obiettivi del Piano Comunale delle Coste
Il Piano Comunale delle Coste, ai sensi dell'art. 2 delle NTA del P.R.C " è lo strumento di assetto, gestione, controllo e monitoraggio del territorio costiero comunale in termini di tutela del paesaggio, di salvaguardia dell'ambiente, di garanzia del diritto dei cittadini all'accesso e alla libera fruizione del patrimonio naturale pubblico, nonché di disciplina per il suo utilizzo ecocompatibile. Esso contempera gli interessi pubblici connessi:
Allo sviluppo del settore turistico, per le relative implicazioni di carattere socio-economico;
Al godimento del bene da parte della collettività;
Alla protezione dell'ambiente naturale e al recupero dei tratti di costa che versano in stato di degrado, ovvero di instabilità "morfologica" [...] il PCC di Giovinazzo individua i seguenti obiettivi generali:
1. Tutela e valorizzazione degli ambiti di interesse naturalistico e storico architettonico;
2. Riqualificazione delle aree degradate;
3. Riorganizzazione del sistema attuale delle concessioni demaniali in riferimento alle norme del Piano Regionale delle Coste;
4. Sviluppo del settore turistico lungo il tratto costiero e nell'entroterra in maniera ecocompatibile;
5. Riorganizzazione del sistema degli accessi alla costa e promozione di forme di mobilità sostenibile».
Da qui l'attacco frontale della Segreteria cittadina rivolta al Sindaco ad alla sua squadra di governo: «Ora - scrivono - chissà quali strabilianti risultati avremmo dovuto raggiungere in oltre tre anni di Amministrazione Depalma! Partendo dal progetto di ristrutturazione del lungomare, già avviato e con i fondi già disponibili dalla precedente amministrazione, per finire alla riqualificazione delle aree degradate e tutela delle coste per il godimento da parte della collettività».
Proprio sabato scorso il primo cittadino era intervenuto, durante le sue comunicazioni istituzionali, sul percorso che porterà, secondo quanto affermato, all'inizio dei lavori a Ponente. Ma il PD aveva anticipato queste mosse e scriveva già qualche giorno fa: «Nulla è stato realizzato, neanche la semplice pulizia delle coste!».
Ed il dossier che dal Partito Democratico hanno allegato al documento inviatoci è davvero impressionante: cumuli di rifiuti sia a Ponente sia a Levante. «Giustappunto - ribadiscono - nel Piano Comunale delle Coste ci si propone "di garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente" al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile" [...].
Com'è risaputo - proseguono i piddini - il Comune tutela il patrimonio costiero e recupera i tratti di costa che versano in stato di degrado, garantendo la pulizia e la sicurezza dell'ambiente nel pieno rispetto della biodiversità, in ottemperanza agli indirizzi della comunità europea, delle leggi nazionali e regionali.
Consapevoli del rischio di annoiarvi a morte - hanno chiosato - con tanti riferimenti normativi e cogenti, preferiamo illustrare (solo) con alcuni esempi fotografici, non esaustivi, la disastrosa gestione delle coste finora condotta da Tom a Giovinazzo. Da questo mese di giugno, indistintamente a tutti i visitatori del lungomare di Giovinazzo, Tom ed i suoi amici chiedono di pagare il posteggio (tutti i giorni dalle ore 09.00 alle ore 22.00) per ammirare i loro concreti esempi di tutela delle coste e dell'ambiente naturale».
E le foto, lo abbiamo scritto, spaziano lungo tutto il litorale e non lasciano dubbio alcuno sullo stato di degrado, dalla località Cappella a Levante, fino all'ex mattatoio comunale a Ponente.
Infine il PD batte su un punto: «La Giovinazzo di Depalma è in totale abbandono: verde pubblico, le strade, i piani urbanistici, le politiche dei rifiuti in discarica, le attività produttive, la gestione personale dell'Ente, i piani sociali di sostegno, a cui si aggiungono manutenzione e pulizia delle coste. È - si legge nella nota - una città in caduta libera, inserita in un clima d'illegalità permanente e di costante aumento delle tasse a carico dei cittadini».
Questa la botta, arriverà la risposta?
Ciò che appare evidente è che il clima politico in città resta teso e lo scontro non accenna ad avere pause. Intanto il dossier fotografico dei Democratici resta un monito anche per tutti noi cittadini: insozzare il nostro patrimonio costiero è una squallida abitudine assai diffusa di cui tutti dovremmo farci carico.