Politica
Il PD all'attacco: «Azzerati cultura, turismo ed economia cittadina»
Una nota della Segreteria di piazza Vittorio Emanuele II
Giovinazzo - venerdì 12 giugno 2015
01.23
Continuano le polemiche relative alle defezioni nel cartellone dell'Estate Giovinazzese 2015. La gran bagarre scatenata da alcune associazioni che non hanno condiviso i metodi scelti dall'Amministrazione comunale per gestire i fondi destinati agli eventi ha innescato la reazione della politica locale.
Ghiotta occasione per il Partito Democratico per ribadire la sua distanza abissale dalla Giunta guidata da Tommaso Depalma. Nelle missiva giuntaci in redazione, la Segreteria di piazza Vittorio Emanuele II stigmatizza l'operato della maggioranza per non esser riuscita «a difendere un patrimonio come quello del Giovinazzo Rock Festival o del Corteo Storico».
Per i Democratici, nonostante l'Amministrazione possa contare tra le sue fila persone di spessore culturale, non è stata capace «a difendere la cultura della nostra città». Il partito guidato da Michele Delle Fontane sottolinea: «Nella campagna elettorale di tre anni fa, anche gli elettori erano certi di eleggere il sindaco migliore, con la migliore squadra di consiglieri che lo avrebbe sostenuto al governo della città e si rifiutavano di comprendere il contrario, ormai convinti che il vento dell'antipolitica avrebbe risolto tutti i problemi della città, rilanciando con forza tutte le attività».
«Il quadro della situazione in quest'ultimo anno sta finalmente emergendo in modo sempre più chiaro ed inequivocabile. Stiamo rimanendo tutti attoniti - evidenzia la nota - esterrefatti, impressionati dalla cancellazione delle principali e storiche iniziative culturali della nostra città per questa estate 2015. Prendiamo in considerazione, ad esempio, il Giovinazzo Rock Festival».
«L'associazione Tresset, che da 15 anni organizza questa storica ed importante manifestazione nella nostra città - spiegano i piddini -, non si può certamente dire che è vicina politicamente al Partito Democratico, ma il PD di Giovinazzo non ha avuto e non ha alcuna difficoltà a riconoscere l'ammirazione che ha sempre avuto nei confronti di questi "giovani", che hanno promosso storicamente sul nostro territorio tante importanti iniziative culturali, delle quali il Giovinazzo Rock Festival è certamente il fiore all'occhiello».
«Questa ammirazione - raccontano nella nota - il PD l'ha tramutata concretamente nell'avere sempre sostenuto l'iniziativa, anche sotto il profilo economico nel periodo in cui ha amministrato la nostra città. Da tempo inserito nell'Albo Regionale dello Spettacolo, vincitore di bandi europei e di Puglia Sounds, il GRF era davvero diventato una delle più importanti iniziative culturali di Giovinazzo, una iniziativa che non solo esportava il nome della nostra città in tutto il territorio regionale ed extra-regionale, ma che rappresentava davvero un ritorno economico e turistico rilevante. Insomma, non solo una bella pianta già piantata sul nostro territorio, ma in crescita rapida e vigorosa, al punto tale che, in prospettiva futura, non sarebbe stato azzardato ipotizzare un confronto tra Giovinazzo e la già nota Melpignano, l'una sede della più nota iniziativa di musica Rock della Regione, l'altra sede della già nota iniziativa sui ritmi salentini della Taranta».
Poi l'interrogativo: «Come è stato possibile distruggere tutto questo patrimonio culturale, turistico ed economico, costruito faticosamente nel tempo, da parte di Depalma e dei suoi amici?» ed un passaggio sul Corteo Storico: «Dopo ben 48 edizioni organizzate grazie all'impegno storico di tanti volontari della Pro Loco di Giovinazzo, il Corteo, che ha visto la partecipazione in quasi mezzo secolo di migliaia di cittadini giovinazzesi, spesso nella loro giovane età, rappresentava non solo un appuntamento culturale con la rievocazione della storia secolare (se non millenaria) di Giovinazzo, ma un formidabile biglietto di presentazione della nostra città ai tanti turisti che, in quel particolare periodo agostano tanto caro ai giovinazzesi, erano presenti o accorrevano nella nostra cittadina per assistere alla storica manifestazione. Insomma, un appuntamento storico, culturale, turistico, economico, già ben collaudato nel corso del mezzo secolo di attività, che si potrebbe considerare irrinunciabile per la nostra città».
«Niente da fare - attaccano i Democratici - Depalma ha distrutto anche questa storica manifestazione cittadina. Cosa succederà ora, per esempio, alla manifestazione "Giovinazzo a corto di cinema", importante concorso di cortometraggi giovinazzese, organizzata annualmente dall'associazione Formicalata?». Una manifestazione, è però bene ricordarlo per completezza, interrottasi anche durante la passata legislatura.
Troppe, secondo il Partito Democratico, le spese per manifestazioni che non hanno avuto il ritorno che ci si attendeva e che oggi impedirebbero di foraggiare adeguatamente l'associazionismo locale. Infine una chiosa dura: «Cari cittadini, le motivazioni di questa distruzione culturale della nostra città da parte di Depalma non sono economiche, ma squisitamente politiche e culturali. Le scelte economico-politiche che un Sindaco adotta per la sua città - scrivono dal PD -, derivano dalla sua visione, dalle sue capacità, dalla sua adeguatezza al ruolo, dal suo profilo culturale. Tutte caratteristiche sulle quali Depalma ha dato ampiamente dimostrazione in questi tre anni. Mancava la distruzione della cultura per chiudere un cerchio e certificare uno dei momenti più bui della storia di Giovinazzo».
Come sempre la nostra redazione resta in attesa di repliche eventuali.
Ghiotta occasione per il Partito Democratico per ribadire la sua distanza abissale dalla Giunta guidata da Tommaso Depalma. Nelle missiva giuntaci in redazione, la Segreteria di piazza Vittorio Emanuele II stigmatizza l'operato della maggioranza per non esser riuscita «a difendere un patrimonio come quello del Giovinazzo Rock Festival o del Corteo Storico».
Per i Democratici, nonostante l'Amministrazione possa contare tra le sue fila persone di spessore culturale, non è stata capace «a difendere la cultura della nostra città». Il partito guidato da Michele Delle Fontane sottolinea: «Nella campagna elettorale di tre anni fa, anche gli elettori erano certi di eleggere il sindaco migliore, con la migliore squadra di consiglieri che lo avrebbe sostenuto al governo della città e si rifiutavano di comprendere il contrario, ormai convinti che il vento dell'antipolitica avrebbe risolto tutti i problemi della città, rilanciando con forza tutte le attività».
«Il quadro della situazione in quest'ultimo anno sta finalmente emergendo in modo sempre più chiaro ed inequivocabile. Stiamo rimanendo tutti attoniti - evidenzia la nota - esterrefatti, impressionati dalla cancellazione delle principali e storiche iniziative culturali della nostra città per questa estate 2015. Prendiamo in considerazione, ad esempio, il Giovinazzo Rock Festival».
«L'associazione Tresset, che da 15 anni organizza questa storica ed importante manifestazione nella nostra città - spiegano i piddini -, non si può certamente dire che è vicina politicamente al Partito Democratico, ma il PD di Giovinazzo non ha avuto e non ha alcuna difficoltà a riconoscere l'ammirazione che ha sempre avuto nei confronti di questi "giovani", che hanno promosso storicamente sul nostro territorio tante importanti iniziative culturali, delle quali il Giovinazzo Rock Festival è certamente il fiore all'occhiello».
«Questa ammirazione - raccontano nella nota - il PD l'ha tramutata concretamente nell'avere sempre sostenuto l'iniziativa, anche sotto il profilo economico nel periodo in cui ha amministrato la nostra città. Da tempo inserito nell'Albo Regionale dello Spettacolo, vincitore di bandi europei e di Puglia Sounds, il GRF era davvero diventato una delle più importanti iniziative culturali di Giovinazzo, una iniziativa che non solo esportava il nome della nostra città in tutto il territorio regionale ed extra-regionale, ma che rappresentava davvero un ritorno economico e turistico rilevante. Insomma, non solo una bella pianta già piantata sul nostro territorio, ma in crescita rapida e vigorosa, al punto tale che, in prospettiva futura, non sarebbe stato azzardato ipotizzare un confronto tra Giovinazzo e la già nota Melpignano, l'una sede della più nota iniziativa di musica Rock della Regione, l'altra sede della già nota iniziativa sui ritmi salentini della Taranta».
Poi l'interrogativo: «Come è stato possibile distruggere tutto questo patrimonio culturale, turistico ed economico, costruito faticosamente nel tempo, da parte di Depalma e dei suoi amici?» ed un passaggio sul Corteo Storico: «Dopo ben 48 edizioni organizzate grazie all'impegno storico di tanti volontari della Pro Loco di Giovinazzo, il Corteo, che ha visto la partecipazione in quasi mezzo secolo di migliaia di cittadini giovinazzesi, spesso nella loro giovane età, rappresentava non solo un appuntamento culturale con la rievocazione della storia secolare (se non millenaria) di Giovinazzo, ma un formidabile biglietto di presentazione della nostra città ai tanti turisti che, in quel particolare periodo agostano tanto caro ai giovinazzesi, erano presenti o accorrevano nella nostra cittadina per assistere alla storica manifestazione. Insomma, un appuntamento storico, culturale, turistico, economico, già ben collaudato nel corso del mezzo secolo di attività, che si potrebbe considerare irrinunciabile per la nostra città».
«Niente da fare - attaccano i Democratici - Depalma ha distrutto anche questa storica manifestazione cittadina. Cosa succederà ora, per esempio, alla manifestazione "Giovinazzo a corto di cinema", importante concorso di cortometraggi giovinazzese, organizzata annualmente dall'associazione Formicalata?». Una manifestazione, è però bene ricordarlo per completezza, interrottasi anche durante la passata legislatura.
Troppe, secondo il Partito Democratico, le spese per manifestazioni che non hanno avuto il ritorno che ci si attendeva e che oggi impedirebbero di foraggiare adeguatamente l'associazionismo locale. Infine una chiosa dura: «Cari cittadini, le motivazioni di questa distruzione culturale della nostra città da parte di Depalma non sono economiche, ma squisitamente politiche e culturali. Le scelte economico-politiche che un Sindaco adotta per la sua città - scrivono dal PD -, derivano dalla sua visione, dalle sue capacità, dalla sua adeguatezza al ruolo, dal suo profilo culturale. Tutte caratteristiche sulle quali Depalma ha dato ampiamente dimostrazione in questi tre anni. Mancava la distruzione della cultura per chiudere un cerchio e certificare uno dei momenti più bui della storia di Giovinazzo».
Come sempre la nostra redazione resta in attesa di repliche eventuali.