Politica
Il Patto per il centro storico di Daniele de Gennaro
Ieri sera comizio di quartiere in piazza San Salvatore
Giovinazzo - lunedì 15 maggio 2017
13.06
Famiglie soprattutto e tanta gente comune che aveva voglia di capire cosa Daniele de Gennaro ed i suoi hanno in mente per il centro storico giovinazzese.
Ieri sera altro comizio di quartiere in piazza San Salvatore per la coalizione composta da PrimaVera Alternativa, Sinistra Italiana, Abbracciamo la Città, Per de Gennaro Sindaco e MeetUp Giovinazzo.
Una serata aperta dagli interventi di Michele Poli, presidente di ALC, Michele Nacci, volto storico del paese vecchio e dell'associazionismo sportivo giovinazzese, la diciottenne Marlene Piscitelli, il cui coraggioso intervento è stato particolarmente applaudito, Luciana Marella, che ha illustrato un report sul borgo antico condotto dalla sua associazione di appartenenza LED nell'anno 2012, Luigi Fanizzi, del MeetUp Giovinazzo, che ha parlato di proposte concrete ed innovative, Enzo Mastropasqua, cui è toccato mostrare le tante occasioni culturali perse da questa parte della città e Nando Depalo, segretario di Sinistra Italiana, anch'egli cresciuto nel paese vecchio e testimone della sua rinascita per lo più affidata però ai privati, ma a suo dire «mai accompagnata e sostenuta da politiche mirate delle amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi decenni».
Il Patto per il centro storico presentato da Daniele de Gennaro è quindi un insieme di buone pratiche per valorizzarne l'alto pregio artistico e storico, ciò che ne fa, di fatto, uno dei borghi più apprezzati di Puglia.
Il Patto si articola in tre direttrici essenziali: la prima riguarda la cura dei luoghi, con la sistemazione del basolato, un regolamento sulla raccolta rifiuti ad hoc, la realizzazione di un'isola ecologica ed il recupero degli edifici storici. Il secondo punto di questo Patto tocca invece «la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso l'apertura giornaliera dei luoghi di interesse culturale, la creazione di un servizio permanente di guida culturale e di un regolamento per la gestione e la valorizzazione del patrimonio artistico con la collaborazione di Pro Loco, associazioni e Consulta». Passaggio finale sull'animazione commerciale e turistica, attraverso agevolazioni fiscali per l'apertura di attività artigianali o commerciali, che guardino ai nuovi stili di vita.
Il tutto condito da investimenti sulle peculiarità locali, con un occhio ai prodotti da filiera corta, alla realizzazione di un cartellone di attività destagionalizzato, con agevolazioni per le attività di spettacolo dal vivo, per le mostre ed esibizioni, di livello nazionale e internazionale. A corollario un'idea interessante è quella del Park&Ride ed addirittura di un Servizio Risciò, ormai in voga in diverse città italiane.
«Il finanziamento di questo ambizioso patto - ha affermato de Gennaro - sarebbe affidato alla applicazione della legge regionale n. 13/2008 sulla rigenerazione e riqualificazione urbana, mai utilizzata a Giovinazzo in quasi 10 anni, ed ai collegati finanziamenti comunitari e regionali».
Un'idea fresca, una proposta che potrebbe anche essere sposata da altri candidati per un definitivo rilancio della città vecchia più invidiata di tutto il Nord barese.
Ieri sera altro comizio di quartiere in piazza San Salvatore per la coalizione composta da PrimaVera Alternativa, Sinistra Italiana, Abbracciamo la Città, Per de Gennaro Sindaco e MeetUp Giovinazzo.
Una serata aperta dagli interventi di Michele Poli, presidente di ALC, Michele Nacci, volto storico del paese vecchio e dell'associazionismo sportivo giovinazzese, la diciottenne Marlene Piscitelli, il cui coraggioso intervento è stato particolarmente applaudito, Luciana Marella, che ha illustrato un report sul borgo antico condotto dalla sua associazione di appartenenza LED nell'anno 2012, Luigi Fanizzi, del MeetUp Giovinazzo, che ha parlato di proposte concrete ed innovative, Enzo Mastropasqua, cui è toccato mostrare le tante occasioni culturali perse da questa parte della città e Nando Depalo, segretario di Sinistra Italiana, anch'egli cresciuto nel paese vecchio e testimone della sua rinascita per lo più affidata però ai privati, ma a suo dire «mai accompagnata e sostenuta da politiche mirate delle amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi decenni».
Il Patto per il centro storico presentato da Daniele de Gennaro è quindi un insieme di buone pratiche per valorizzarne l'alto pregio artistico e storico, ciò che ne fa, di fatto, uno dei borghi più apprezzati di Puglia.
Il Patto si articola in tre direttrici essenziali: la prima riguarda la cura dei luoghi, con la sistemazione del basolato, un regolamento sulla raccolta rifiuti ad hoc, la realizzazione di un'isola ecologica ed il recupero degli edifici storici. Il secondo punto di questo Patto tocca invece «la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso l'apertura giornaliera dei luoghi di interesse culturale, la creazione di un servizio permanente di guida culturale e di un regolamento per la gestione e la valorizzazione del patrimonio artistico con la collaborazione di Pro Loco, associazioni e Consulta». Passaggio finale sull'animazione commerciale e turistica, attraverso agevolazioni fiscali per l'apertura di attività artigianali o commerciali, che guardino ai nuovi stili di vita.
Il tutto condito da investimenti sulle peculiarità locali, con un occhio ai prodotti da filiera corta, alla realizzazione di un cartellone di attività destagionalizzato, con agevolazioni per le attività di spettacolo dal vivo, per le mostre ed esibizioni, di livello nazionale e internazionale. A corollario un'idea interessante è quella del Park&Ride ed addirittura di un Servizio Risciò, ormai in voga in diverse città italiane.
«Il finanziamento di questo ambizioso patto - ha affermato de Gennaro - sarebbe affidato alla applicazione della legge regionale n. 13/2008 sulla rigenerazione e riqualificazione urbana, mai utilizzata a Giovinazzo in quasi 10 anni, ed ai collegati finanziamenti comunitari e regionali».
Un'idea fresca, una proposta che potrebbe anche essere sposata da altri candidati per un definitivo rilancio della città vecchia più invidiata di tutto il Nord barese.