Eventi e cultura
“Il narcisismo digitale. La sfida di non perdere le relazioni” presentato a Canosa
La serata dedicata ad Agostino Picicco e ai temi della comunicazione social è stata impreziosita dal messaggio del sindaco Sollecito e dalle prelibatezze artistiche di Nicola Giotti creando un ponte culturale tra Giovinazzo e Canosa
Giovinazzo - lunedì 7 agosto 2023
"Il narcisismo digitale. La sfida di non perdere le relazioni" (SECOP edizioni), scritto da Agostino Picicco, ha fatto tappa a Canosa, dando vita ad una dinamica serata che ha visto il nostro concittadino scrittore dialogare con il professore canosino Sabino Facciolongo a partire dalle riflessioni contenute nel libro sulle nuove frontiere dell'uso dei social, sul senso delle relazioni nell'ottica di una comunicazione digitale rettamente intesa.
Ad accogliere il numeroso pubblico presente sono state le Terrazze dello storico Palazzo Iliceto, per l'occasione illuminato da lampade ad olio, per creare un contesto scenografico che conciliasse l'antichità del luogo con l'attualità dei temi affrontati.
Presente all'evento l'amministrazione comunale di Canosa, con il sindaco Vito Malcangio, l'assessore alla Cultura Cristina Saccinto e il consigliere regionale Francesco Ventola, e la Pro loco – organizzatrice della manifestazione - con il presidente Elia Marro e il vice Giovanni Pansini.
Impossibilitato ad intervenire personalmente, a causa del concomitante consiglio comunale a Giovinazzo, il sindaco Michele Sollecito ha fatto pervenire un messaggio nel quale, giustificando l'assenza, si è detto felice di "sapervi lì convenuti a discutere dei temi sollevati con arguzia da Agostino Picicco nel suo libro". Ha poi proseguito: "Il bel libro di Agostino e la cura dei dettagli operata da Sara Achille, che segue con attenzione le sue presentazioni, rappresentano un'alchimia positiva che sicuramente genererà una bellissima serata e un interessante confronto".
E proprio Sara Achille ha svolto l'intervento conclusivo della serata, indicando i punti di contatto tra Giovinazzo e Canosa che passano attraverso la sua esperienza personale.
Piacevolissimo, poi, è stato l'intermezzo dell'attrice Lilia Pierno che con sapiente ironia ha divertito il pubblico sulle manie dell'odierno uso dei social.
In chiave giovinazzese anche la conclusione della serata affidata alle squisitezze del maestro pasticcere Nicola Giotti, molto apprezzate dal pubblico e dalle autorità convenute, omaggiati con le famose "luminarie" e i dolci di mandorle aerografati di Giotti, contenuti nelle scatole artistiche confezionate da Alessandro Cavaliere.
Ad accogliere il numeroso pubblico presente sono state le Terrazze dello storico Palazzo Iliceto, per l'occasione illuminato da lampade ad olio, per creare un contesto scenografico che conciliasse l'antichità del luogo con l'attualità dei temi affrontati.
Presente all'evento l'amministrazione comunale di Canosa, con il sindaco Vito Malcangio, l'assessore alla Cultura Cristina Saccinto e il consigliere regionale Francesco Ventola, e la Pro loco – organizzatrice della manifestazione - con il presidente Elia Marro e il vice Giovanni Pansini.
Impossibilitato ad intervenire personalmente, a causa del concomitante consiglio comunale a Giovinazzo, il sindaco Michele Sollecito ha fatto pervenire un messaggio nel quale, giustificando l'assenza, si è detto felice di "sapervi lì convenuti a discutere dei temi sollevati con arguzia da Agostino Picicco nel suo libro". Ha poi proseguito: "Il bel libro di Agostino e la cura dei dettagli operata da Sara Achille, che segue con attenzione le sue presentazioni, rappresentano un'alchimia positiva che sicuramente genererà una bellissima serata e un interessante confronto".
E proprio Sara Achille ha svolto l'intervento conclusivo della serata, indicando i punti di contatto tra Giovinazzo e Canosa che passano attraverso la sua esperienza personale.
Piacevolissimo, poi, è stato l'intermezzo dell'attrice Lilia Pierno che con sapiente ironia ha divertito il pubblico sulle manie dell'odierno uso dei social.
In chiave giovinazzese anche la conclusione della serata affidata alle squisitezze del maestro pasticcere Nicola Giotti, molto apprezzate dal pubblico e dalle autorità convenute, omaggiati con le famose "luminarie" e i dolci di mandorle aerografati di Giotti, contenuti nelle scatole artistiche confezionate da Alessandro Cavaliere.