Cultura
Il mondo borghese con gli occhi dei letterati
Si è chiuso ieri il Convegno Internazionale "Rappresentazioni teatrali e letterarie del borghese"
Giovinazzo - mercoledì 3 febbraio 2016
16.00
Un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso le opere ed il punto di vista di alcuni tra i più celebri scrittori e drammaturghi europei. Un viaggio in cui sono stati coinvolti i presenti al Convegno Internazionale "Rappresentazioni letterarie e teatrali del borghese", conclusosi con successo ieri mattina con gli interventi illuminanti di altri due prestigiosi relatori.
La crisi delle convenzioni borghesi nel romanzo modernista è stato il tema della relazione del Prof. Giuseppe Bonifacino dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", in una sessione presieduta da Stefano Bronzini, docente anglista, fresco di elezione nel Senato accademico barese. Un excursus dettagliato ed appassionato nei romanzi di Luigi Pirandello, Italo Svevo, Alberto Moravia e Carlo Emilio Gadda, per analizzare il contrasto tra parvenza e verità del mondo borghese, smascherato dalla narrativa modernista novecentesca.
La borghesia viene, infatti, dipinta come forma senza contenuto in Pirandello, luogo dell'apparenza in Svevo, realtà senza valori e senza senso in Moravia, mediocrità che porta al tradimento dei valori in Gadda. Eppure, rimane l'amara consapevolezza che «nel mondo borghese non dimora verità, ma non c'è verità senza il mondo borghese».
L'universo borghese nelle pièce di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais sono state oggetto dell'intervento di Pierre Frantz. Il professore dell'Università Paris-Sorbonne si è soffermato sulle rappresentazioni del borghese, che ha definito "marcate", partendo da considerazioni riguardanti la terminologia usata, il rapporto di "prossimità" ed empatia creata con il pubblico e la capacità di l'introspezione di cui Beaumarchais dota i suoi personaggi borghesi.
Due interventi di grande interesse, espressione di interrogativi e riflessioni che, come auspicato dal Prof. Stefano Bronzini che ha presieduto ai lavori, «potrebbero aprirsi a nuovi orizzonti nell'ambito della letteratura europea».
Il sipario è calato sul secondo convegno nato dalla collaborazione tra Comune di Giovinazzo, il Dottorato in "Scienze Filologiche, Letterarie, Artistiche e Storiche" dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" e l'"Alliance Française Bari". Una collaborazione fruttuosa, figlia della convinzione che è necessario creare un ponte tra scuola ed università e che la letteratura non è mai fine a se stessa, ma può offrire una chiave di lettura sempre valida del presente.
La crisi delle convenzioni borghesi nel romanzo modernista è stato il tema della relazione del Prof. Giuseppe Bonifacino dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", in una sessione presieduta da Stefano Bronzini, docente anglista, fresco di elezione nel Senato accademico barese. Un excursus dettagliato ed appassionato nei romanzi di Luigi Pirandello, Italo Svevo, Alberto Moravia e Carlo Emilio Gadda, per analizzare il contrasto tra parvenza e verità del mondo borghese, smascherato dalla narrativa modernista novecentesca.
La borghesia viene, infatti, dipinta come forma senza contenuto in Pirandello, luogo dell'apparenza in Svevo, realtà senza valori e senza senso in Moravia, mediocrità che porta al tradimento dei valori in Gadda. Eppure, rimane l'amara consapevolezza che «nel mondo borghese non dimora verità, ma non c'è verità senza il mondo borghese».
L'universo borghese nelle pièce di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais sono state oggetto dell'intervento di Pierre Frantz. Il professore dell'Università Paris-Sorbonne si è soffermato sulle rappresentazioni del borghese, che ha definito "marcate", partendo da considerazioni riguardanti la terminologia usata, il rapporto di "prossimità" ed empatia creata con il pubblico e la capacità di l'introspezione di cui Beaumarchais dota i suoi personaggi borghesi.
Due interventi di grande interesse, espressione di interrogativi e riflessioni che, come auspicato dal Prof. Stefano Bronzini che ha presieduto ai lavori, «potrebbero aprirsi a nuovi orizzonti nell'ambito della letteratura europea».
Il sipario è calato sul secondo convegno nato dalla collaborazione tra Comune di Giovinazzo, il Dottorato in "Scienze Filologiche, Letterarie, Artistiche e Storiche" dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" e l'"Alliance Française Bari". Una collaborazione fruttuosa, figlia della convinzione che è necessario creare un ponte tra scuola ed università e che la letteratura non è mai fine a se stessa, ma può offrire una chiave di lettura sempre valida del presente.