Cronaca
Il lungomare di Ponente di Giovinazzo "nudo" al sabato sera
Le nostre riflessioni ed il reportage fotografico
Giovinazzo - lunedì 9 novembre 2020
0.08
Silenzio assordante, solo lo sciabordio delle onde del mare ed un venticello autunnale a rinfrescare il primo sabato sera con il coprifuoco ordinato dalle istituzioni. Un silenzio assordante a Ponente, nella serata del 7 novembre, interrotto alle 22.10 circa da un'auto in corsa sul lungomare Marina Italiana, poi nuovamente silenzi.
Due luci azzurre e bianche, due insegne di pizzerie ancora accese e nulla più. Il lungomare di Ponente è rimasto "nudo", senza voci, senza gente, senza traffico come vi documentiamo nei nostri scatti dall'alto.
Il silenzio simbolo del rispetto delle leggi, delle norme che assolutamente devono regolare la nostra vita in questo momento difficile, l'ha fatta da padrone assoluto, anche se per troppo tempo siamo stati indisciplinati e ci dobbiamo piegare ad una nuova, forzata reclusione. Silenzio dunque, anche nella solitamente trafficatissima (al sabato sera e di domenica) via Venturieri.
Forse, più disciplinati di noi adulti, lo sono stati soltanto i bimbi più piccoli, che a scuola si stanno comportando bene; noi "grandi", invece, non siamo grandi per niente e la situazione planetaria lo dimostra.
L'auspicio è che qualcuno, anche a livello istituzionale, faccia il "mea culpa", perché le regole sono state sovente ignorate, i provvedimenti sono arrivati tardivi e il virus adesso ci sta chiedendo il conto e lo sta chiedendo purtroppo a tutte quelle categorie di lavoratori che forse in estate hanno più compreso il pericolo e che non si era mai arrivati a contagi zero. Una vera beffa sociale.
Questo silenzio assordante ce lo siamo meritati, magari non tutti, ed ora dobbiamo applicare le regole alla lettera se vogliamo tornare a liberare i nostri Pronto Soccorso ed a guardare al futuro con serenità. Chissà se ora con questo coprifuoco imposto dall'alto riusciremo a comprendere che il senso di responsabilità messo in atto in forma individuale è di aiuto alla comunità nella quale viviamo.
Intanto il Lungomare di Ponente, così come altri luoghi simbolo di Giovinazzo, ogni sera sino al 3 dicembre (almeno sino ad allora...) resterà così: muto e nudo.
Due luci azzurre e bianche, due insegne di pizzerie ancora accese e nulla più. Il lungomare di Ponente è rimasto "nudo", senza voci, senza gente, senza traffico come vi documentiamo nei nostri scatti dall'alto.
Il silenzio simbolo del rispetto delle leggi, delle norme che assolutamente devono regolare la nostra vita in questo momento difficile, l'ha fatta da padrone assoluto, anche se per troppo tempo siamo stati indisciplinati e ci dobbiamo piegare ad una nuova, forzata reclusione. Silenzio dunque, anche nella solitamente trafficatissima (al sabato sera e di domenica) via Venturieri.
Forse, più disciplinati di noi adulti, lo sono stati soltanto i bimbi più piccoli, che a scuola si stanno comportando bene; noi "grandi", invece, non siamo grandi per niente e la situazione planetaria lo dimostra.
L'auspicio è che qualcuno, anche a livello istituzionale, faccia il "mea culpa", perché le regole sono state sovente ignorate, i provvedimenti sono arrivati tardivi e il virus adesso ci sta chiedendo il conto e lo sta chiedendo purtroppo a tutte quelle categorie di lavoratori che forse in estate hanno più compreso il pericolo e che non si era mai arrivati a contagi zero. Una vera beffa sociale.
Questo silenzio assordante ce lo siamo meritati, magari non tutti, ed ora dobbiamo applicare le regole alla lettera se vogliamo tornare a liberare i nostri Pronto Soccorso ed a guardare al futuro con serenità. Chissà se ora con questo coprifuoco imposto dall'alto riusciremo a comprendere che il senso di responsabilità messo in atto in forma individuale è di aiuto alla comunità nella quale viviamo.
Intanto il Lungomare di Ponente, così come altri luoghi simbolo di Giovinazzo, ogni sera sino al 3 dicembre (almeno sino ad allora...) resterà così: muto e nudo.