Attualità
Il Governo taglia le mense notturne dei Vigili del Fuoco
Stato di agitazione per la Fp CGIL VVF Puglia
Giovinazzo - domenica 26 febbraio 2017
06.00
Loro sono gli "eroi" che abbiamo imparato ad apprezzare una volta di più nei mesi scorsi, quando si sono prodigati in ogni condizione per salvare centinaia di vite nelle zone colpite dal terremoto del centro Italia. Sono i Vigili del Fuoco, patrimonio dell'umanità.
Eppure dal Governo centrale non arrivano buone notizie per questi lavoratori: saranno tagliate, infatti, le spese per le mense dei turni di notte. A renderlo noto è la Fp CGIL VVF Puglia con un comunicato che mostra tutta l'apprensione della categoria: «Nei giorni scorsi - si legge nella nota - è pervenuta a tutti i Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco la circolare della Direzione Centrale Risorse Logistiche con la quale vengono rese note alcune innovazioni da introdurre nell'ambito dell'organizzazione del lavoro, per perseguire obiettivi di contenimento della spesa pubblica. Si dispone, in particolare, la soppressione del servizio mensa durante lo svolgimento dei turni notturni per tutto il personale del settore operativo in servizio nei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco. In sostituzione si offre un ticket per un buono pasto elettronico. Tale proposta, a nostro avviso, compromette il regolare svolgimento dei servizi».
Una decisione, sottolinea il sindacato, che rischia di compromettere l'efficienza del servizio. Nel comunicato stampa, infatti, viene precisato che «Durante la fruizione del pasto, è bene precisare, il personale non si trova in pausa lavorativa per la mensa. La stessa mensa viene immediatamente interrotta in caso di una chiamata urgente di soccorso o differita nel caso in cui la squadra sia fuori sede per intervento».
«Alla luce di queste evidenze - sottolineano -, la Fp CGIL VVF Puglia è fortemente contraria alla monetizzazione della mensa di servizio. Il pasto è un diritto indispensabile per i lavoratori, soprattutto per coloro che svolgono turni di lavoro così come sopra descritti. Non solo. Il lavoro dei Vigili del Fuoco è per la maggior parte svolto attraverso un diretto impegno di tipo fisico ed è necessario garantire le giuste calorie al personale durante un intero turno di lavoro (12 ore).
Tale apporto calorico - ribadiscono - difficilmente potrebbe essere soddisfatto consumando un panino o una barretta alimentare portata da casa o, come annunciato dall'Amministrazione, mediante apposito distributore automatico a monete. Le economie richieste con l'ultimo provvedimento di bilancio proposto dal Governo, se proprio necessarie, considerate le condizioni dei mezzi, delle attrezzature e delle sedi di servizio, vengano individuate in altre azioni o capitoli di spesa».
La Fp Cgil VVF della Puglia, per le ragioni sopra elencate, ha deciso di proclamare lo stato di agitazione della categoria, in attesa che il Governo torni sui suoi passi. In caso contrario, il sindacato si riserva di intraprendere ogni ulteriore iniziativa atta a scongiurare quella che viene vista come una beffa per questi lavoratori.
Eppure dal Governo centrale non arrivano buone notizie per questi lavoratori: saranno tagliate, infatti, le spese per le mense dei turni di notte. A renderlo noto è la Fp CGIL VVF Puglia con un comunicato che mostra tutta l'apprensione della categoria: «Nei giorni scorsi - si legge nella nota - è pervenuta a tutti i Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco la circolare della Direzione Centrale Risorse Logistiche con la quale vengono rese note alcune innovazioni da introdurre nell'ambito dell'organizzazione del lavoro, per perseguire obiettivi di contenimento della spesa pubblica. Si dispone, in particolare, la soppressione del servizio mensa durante lo svolgimento dei turni notturni per tutto il personale del settore operativo in servizio nei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco. In sostituzione si offre un ticket per un buono pasto elettronico. Tale proposta, a nostro avviso, compromette il regolare svolgimento dei servizi».
Una decisione, sottolinea il sindacato, che rischia di compromettere l'efficienza del servizio. Nel comunicato stampa, infatti, viene precisato che «Durante la fruizione del pasto, è bene precisare, il personale non si trova in pausa lavorativa per la mensa. La stessa mensa viene immediatamente interrotta in caso di una chiamata urgente di soccorso o differita nel caso in cui la squadra sia fuori sede per intervento».
«Alla luce di queste evidenze - sottolineano -, la Fp CGIL VVF Puglia è fortemente contraria alla monetizzazione della mensa di servizio. Il pasto è un diritto indispensabile per i lavoratori, soprattutto per coloro che svolgono turni di lavoro così come sopra descritti. Non solo. Il lavoro dei Vigili del Fuoco è per la maggior parte svolto attraverso un diretto impegno di tipo fisico ed è necessario garantire le giuste calorie al personale durante un intero turno di lavoro (12 ore).
Tale apporto calorico - ribadiscono - difficilmente potrebbe essere soddisfatto consumando un panino o una barretta alimentare portata da casa o, come annunciato dall'Amministrazione, mediante apposito distributore automatico a monete. Le economie richieste con l'ultimo provvedimento di bilancio proposto dal Governo, se proprio necessarie, considerate le condizioni dei mezzi, delle attrezzature e delle sedi di servizio, vengano individuate in altre azioni o capitoli di spesa».
La Fp Cgil VVF della Puglia, per le ragioni sopra elencate, ha deciso di proclamare lo stato di agitazione della categoria, in attesa che il Governo torni sui suoi passi. In caso contrario, il sindacato si riserva di intraprendere ogni ulteriore iniziativa atta a scongiurare quella che viene vista come una beffa per questi lavoratori.