Eventi e cultura
Il dono di Frank FK a Giovinazzo
Nell'Auditorium dell'IVE da oggi c'è un'opera d'arte murale
Giovinazzo - domenica 18 settembre 2016
06.00
Da oggi nella Sala dell'Auditorium dell'Istituto Vittorio Emanuele, grazie al 1° Festival Italiano di Aerografia, c'è un'opera d'arte murale della grandezza di cinque metri per due, realizzata ad aerografo, da un talento italiano in questa arte quale è Fabio Franchini, in arte Frank FK, dedicata alla nostra cittadina e ad un suo illustre figlio, l'attore hollywoodiano John Turturro.
Un immobile così importante, come lo storico ex convento domenicano, tornato a nuova vita grazie all'azione del delegato metropolitano, Nicola De Matteo, ospiterà per sempre questo omaggio ad una intera comunità. Il Festival di Aerografia ha dedicato venerdì pomeriggio un momento particolare alla presentazione di questa opera artistica: il pubblico, infatti, ha seguito passo dopo passo la realizzazione dell'imponente opera d'arte murale, live, a contatto col bravo artista.
Originario della provincia di Pavia, 46 anni, Fabio Franchini, airbrusher professionista dal 1997, da sempre appassionato di disegno, ha poi iniziato ad immergersi in questa arte, assai particolare ma tanto apprezzata dal pubblico. Predilige dipingere ad aerografo su muro e su pannelli di legno o di cemento e su superfici in alluminio. L'opera ormai completata sulla parete dell'Auditorium è stata realizzata per step. La prima fase, che è definita tracciatura, inaugura il processo creativo, per poi lasciare spazio alla proiezione dell'immagine scelta, in maniera da velocizzare il lavoro. Il soggetto anziché essere dipinto con il pennello viene realizzato a spruzzo con l'aerografo, in questo caso di grande dimensione. Nel caso specifico, il supporto che lui ha utilizzato è cartongesso su fondo grigio; ci sono volute sei ore per stendere la base e altre sei ore per completarla.
L'immagine ritrae l'attore americano John Turturro con lo sfondo della sky line della città di Giovinazzo. Accanto al volto c'è il panorama di via Marina che si conclude con la vista della Cattedrale di Santa Maria Assunta. Al pubblico che le farà visita, l'opera potrebbe sembrare una banconota in dollari, ma Frank FK ci ha spiegato che si tratta di un enorme francobollo da 5 cent.
Interessante anche la genesi di questa opera.
Quando Mario Romani, direttore artistico ed ideatore della rassegna assieme al pasticcere Nicola Giotti, svolse un workshop nelle scuole giovinazzesi, palesò a Nicola De Matteo la volontà di far svolgere il Festival all'interno dell'IVE. Idea appoggiata dal delegato metropolitano, che però chiese di lasciare un segno tangibile alla città, come era avvenuto per la Notte Bianca della Poesia del 2015, quando Valentina Crasto aveva donato una sua creazione in fili di cotone, ancora presente in Sala Marano, dedicata a Maria Lai.
Così si affidò "l'impresa" al bravo artista lombardo, che nella prima stesura di un bozzetto presentò l'immagine con una maschera sfuocata. De Matteo chiese di sostituirla con un scorcio significativo che ritraesse la Cattedrale giovinazzese. Richiesta accontentata. Il risultato è oggi sotto gli occhi di tutti.
A tal proposito, Marianna Paladino, assessore alla Cultura del Comune di Giovinazzo, l'ha definita «una sintesi perfetta tra bellezza dell'arte e bellezza del cinema». Commosso davanti a questa opera d'arte murale anche lo storico ed archivista Michele Bonserio, che anni fa fece da cicerone a John Turturro per i vicoli del nostro centro storico.
Stamane ci sarà una sorta di inaugurazione dell'opera di Fabio Franchini alla presenza dei parenti della star italo-americana. Un altro intenso momento da vivere all'interno di una rassegna che è già nella storia della nostra cittadina.
Un immobile così importante, come lo storico ex convento domenicano, tornato a nuova vita grazie all'azione del delegato metropolitano, Nicola De Matteo, ospiterà per sempre questo omaggio ad una intera comunità. Il Festival di Aerografia ha dedicato venerdì pomeriggio un momento particolare alla presentazione di questa opera artistica: il pubblico, infatti, ha seguito passo dopo passo la realizzazione dell'imponente opera d'arte murale, live, a contatto col bravo artista.
Originario della provincia di Pavia, 46 anni, Fabio Franchini, airbrusher professionista dal 1997, da sempre appassionato di disegno, ha poi iniziato ad immergersi in questa arte, assai particolare ma tanto apprezzata dal pubblico. Predilige dipingere ad aerografo su muro e su pannelli di legno o di cemento e su superfici in alluminio. L'opera ormai completata sulla parete dell'Auditorium è stata realizzata per step. La prima fase, che è definita tracciatura, inaugura il processo creativo, per poi lasciare spazio alla proiezione dell'immagine scelta, in maniera da velocizzare il lavoro. Il soggetto anziché essere dipinto con il pennello viene realizzato a spruzzo con l'aerografo, in questo caso di grande dimensione. Nel caso specifico, il supporto che lui ha utilizzato è cartongesso su fondo grigio; ci sono volute sei ore per stendere la base e altre sei ore per completarla.
L'immagine ritrae l'attore americano John Turturro con lo sfondo della sky line della città di Giovinazzo. Accanto al volto c'è il panorama di via Marina che si conclude con la vista della Cattedrale di Santa Maria Assunta. Al pubblico che le farà visita, l'opera potrebbe sembrare una banconota in dollari, ma Frank FK ci ha spiegato che si tratta di un enorme francobollo da 5 cent.
Interessante anche la genesi di questa opera.
Quando Mario Romani, direttore artistico ed ideatore della rassegna assieme al pasticcere Nicola Giotti, svolse un workshop nelle scuole giovinazzesi, palesò a Nicola De Matteo la volontà di far svolgere il Festival all'interno dell'IVE. Idea appoggiata dal delegato metropolitano, che però chiese di lasciare un segno tangibile alla città, come era avvenuto per la Notte Bianca della Poesia del 2015, quando Valentina Crasto aveva donato una sua creazione in fili di cotone, ancora presente in Sala Marano, dedicata a Maria Lai.
Così si affidò "l'impresa" al bravo artista lombardo, che nella prima stesura di un bozzetto presentò l'immagine con una maschera sfuocata. De Matteo chiese di sostituirla con un scorcio significativo che ritraesse la Cattedrale giovinazzese. Richiesta accontentata. Il risultato è oggi sotto gli occhi di tutti.
A tal proposito, Marianna Paladino, assessore alla Cultura del Comune di Giovinazzo, l'ha definita «una sintesi perfetta tra bellezza dell'arte e bellezza del cinema». Commosso davanti a questa opera d'arte murale anche lo storico ed archivista Michele Bonserio, che anni fa fece da cicerone a John Turturro per i vicoli del nostro centro storico.
Stamane ci sarà una sorta di inaugurazione dell'opera di Fabio Franchini alla presenza dei parenti della star italo-americana. Un altro intenso momento da vivere all'interno di una rassegna che è già nella storia della nostra cittadina.