Eventi e cultura
Il "dietro le quinte" dell'omaggio a Dante a Giovinazzo
La nostra intervista al Direttore Artistico dell'appuntamento culturale più atteso di questo inizio primavera
Giovinazzo - giovedì 25 marzo 2021
11.47
Nicola De Matteo è sì un politico, ma è anche e forse soprattutto uomo di cultura a trecentosessanta gradi. Dalla sua mente sono state partorite una serie di iniziative raffinate di cui Giovinazzo ha beneficiato in questi anni.
Dal sodalizio con l'Associazione Culturaly, presieduta da Daniela Sala, è nata l'idea della "Lectura Dantis - L'Amor che move il sole e l'altre stelle" (sposata dalla Città Metropolitana di Bari e dal Comune di Giovinazzo), che andrà in scena venerdì 26 marzo nell'Auditorium dell'Istituto Vittorio Emanuele II, con diretta streaming sul canale YouTube della stessa associazione giovinazzese. Un evento atteso da chi ama la letteratura, la cultura più autentica del nostro Paese, un omaggio al Sommo Poeta che intriga sin dalla sua vigilia .
A Nicola De Matteo, noi di GiovinazzoViva abbiamo chiesto di svelarci il "dietro le quinte" di un appuntamento che è senza dubbio il più importante di questa primavera così ovattata.
Delegato, intanto grazie per la sua disponibilità a farci entrare nella macchina organizzativa di una serata che si preannuncia essere il vero evento di primavera da un punto di vista culturale a Giovinazzo.
Come è nata questa idea e quando ha iniziato a lavorare al progetto?
Ricordo che, a gennaio scorso, mentre ero in riunione all'Istituto Vittorio Emanuele II, venne a trovarmi Tommaso Pappagallo, a cui mi lega una lunga amicizia, per chiedermi se fosse il caso di organizzare qualcosa per festeggiare in modo significativo i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Facemmo subito un sopralluogo all'Auditorium e immaginammo una drammatizzazione di alcuni episodi topici della Divina Commedia. Ad entrambi piacque subito l'idea che lui stesso propose a Culturaly. Infatti dopo pochi giorni mi chiamò la presidentessa della Associazione Daniela Sala, che mi chiese se volessi realizzare con loro questa iniziativa proponendomi la Direzione Artistica. Quindi iniziai a muovermi per concretizzare un evento che dovesse essere unico, atteso che in tutta Italia sin da gennaio scorso sono partite iniziative per onorare la figura magistrale di Dante. Ovvio che, atteso il periodo di pandemia, pensai subito ad una diretta streaming che potesse raggiungere un vasto pubblico, compreso le scuole per l'evidente valore didattico della recitazione e commento di versi della "Commedia".
Si tratta dunque di un vero e proprio spettacolo teatrale, con luci, scenografie e non solo con la lettura di brani scelti. È Corretto?
Vero. Ho pensato subito ad una diretta streaming e ad una post produzione che potesse diffondere a 360 gradi l'iniziativa sulle piattaforme digitali. Per questo ho chiesto a Tommaso Pappagallo di contattare dei tecnici giovinazzesi all'altezza. Infatti, oltre alle riprese che saranno effettuate da Giuseppe Depergola, ci sarà la professionalità e l'esperienza di Cristian Colaluce che realizzerà effetti scenici, luci adeguate e supporti audio all'altezza. Sarà tutto molto affascinante ed in estrema sicurezza.
Se la conosciamo bene, ed un po' la conosciamo per la "sua" Notte Bianca della Poesia e per tante altre iniziative culturali, nella naturale cernita degli estratti della Commedia da proporre c'è il suo zampino e quello di qualcun altro. Ci sbagliamo? E poi gli attori che hai scelto. Non è un caso nemmeno quello?
È così. Difficilmente mi affido al caso. Il percorso nella Commedia o il viaggio, se volete, è sempre arduo e pieno di ostacoli. Potevo indirizzare la mia attenzione verso un solo segmento o un girone. Ma ho preferito scegliere tre canti molto interessanti e intriganti dell'Inferno, Purgatorio e Paradiso. Il pisano Conte Ugolino della Gherardesca ha sempre attirato la mia attenzione. Infatti la sua vittima da cui solleva "il fiero pasto" è in realtà il suo carnefice in vita: l'arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini. Ho pensato subito ad un ottimo attore teatrale di Molfetta per interpretare questo ruolo: Francesco Tammacco. La profondità della sua voce e della sua recitazione sono sicuro che conquisteranno il pubblico. Il Purgatorio ha tanti alti riferimenti, ma sono sempre stato colpito dalle anime degli scomunicati. E qui la figura importante di Manfredi, figlio di Federico II e di Bianca Lancia verrà drammatizzata dall'attore Pantaleo Annese, sodale di Tammacco. Insieme hanno costituito la Compagnia "Il carro dei comici" e dirigono a Molfetta il "Teatro del carro". Infine è Beatrice la guida di Dante nel Paradiso. Ma, come è noto, è San Bernardo che subentra a Beatrice nell'ultima tappa per accedere alla "visio Dei". Di qui la celebre preghiera alla Vergine che rimane uno dei momenti più alti e significativi della Divina Commedia. La voce sarà quella della splendida e straordinaria Elisa Barucchieri. Con Elisa abbiamo fatto insieme tanti percorsi culturali virtuosi, dalla Notte Bianca della Poesia alla Residenza internazionale di Danza all'Istituto Vittorio Emanuele di Giovinazzo. Ricordo volentieri la sua Direzione Artistica per tre anni consecutivi al Corteo Storico di San Nicola a Bari e la recentissima performance di Danza Aerea all'inaugurazione dei Mondiali di Sci di Cortina. Voce incantevole e raffinata. Anche per questo ho voluto titolare questa kermesse dantesca: L'amor che move il sole e l'altre stelle. Perché è con questo verso che si conclude il Paradiso. Quindi è il verso conclusivo della Divina Commedia.
Enzo Varricchio che ruolo avrà?
Come Direttore Artistico avevo l'esigenza di introdurre le tre cantiche e di qualcuno che fosse in grado di fare da collante per far meglio comprendere il messaggio dantesco. Enzo Varricchio è scrittore, critico d'arte, giornalista e altro ancora. Ma è soprattutto un uomo di cultura profonda e conoscitore della Divina Commedia. Per questo è l'unico a cui non ho dato una parte specifica. Mi fido di lui e sono sicuro che farà bene. Come sempre.
Perché Dante Alighieri è sempre attuale? Cosa rende il suo messaggio immortale ed impermeabile al mutare delle umane vicende attraverso i secoli?
A mio avviso Dante è colui che ha inventato l'Italia. Con lui nasce l'identità del nostro Paese. Non le ha dato solo la lingua, ma ha fatto comprendere chi siamo e quanto valiamo. Italia come culla della cristianità e dell'umanesimo. Aggiungo solo un breve aneddoto. Dieci anni fa sono stato invitato come poeta ad un festival internazionale di poesia in Serbia. Ero l'unico italiano. Tra tanti guru della letteratura internazionale mi sentivo piccolo piccolo. Un sabato siamo stati ospiti all'Università per una "lectio magistralis". Guarda caso il tema era Dante e la Divina Commedia che loro adorano e studiano in maniera molto approfondita e seria. Il docente leggeva il testo con voce incerta, anche se precisa. Poi, sapendo che tra il gruppo di poeti c'era un italiano, mi chiamarono in cattedra e lessi alcuni versi. Beh, ci fu un convinto applauso e, non vi nascondo, mi sentii orgogliosamente italiano. Forse Dante lo conoscono più all'estero che da noi. Per questo plaudo all'iniziativa del Consiglio dei Ministri che nel 2020 ha istituito il Dantedì. Se non altro si parla di più del nostro Sommo e si approfondiscono tematiche interessanti e sempre attuali. Del resto se lo scrittore Aldo Cazzullo col suo libro "A riveder le stelle – Dante il poeta che inventò l'Italia" è da tanti mesi in testa alle classifiche di vendita, qualche motivo ci deve pur essere.
L'IVE di Giovinazzo, dunque, ancora una volta centro nevralgico e luogo in cui gli artisti possono esprimersi anche e soprattutto in tempo di pandemia? Che messaggio lanciate dall'Auditorium rivolgendovi a tutto il mondo dello spettacolo in difficoltà?
Non voglio usare frasi di circostanza, ma davvero desidero lanciare un onesto messaggio di speranza per una rinascita immediata e certa. Del resto questa iniziativa, anche se in streaming sulla piattaforma YouTube di Culturaly, vede protagonisti due mondi che stanno soffrendo più di altri: il Teatro e la Danza. Non è escluso che in un immediato futuro ci possa essere spazio anche per la Musica. Aiutare il mondo dell'arte e dello spettacolo è un obbligo morale per chi può fare qualcosa. Un modo per sentirsi vivi e con tanta voglia di andare avanti.
Infine, come è d'uopo in queste occasioni, i ringraziamenti. A chi va il grazie di Nicola De Matteo, direttore artistico della "Lectura Dantis"?
Certamente al Sindaco metropolitano Antonio Decaro per la fiducia che continua a riporre nella mia persona. Alla Associazione Culturaly con Daniela Sala, Tommaso Pappagallo e Giuseppe Marcotriggiano e tutto il direttivo. Un ringraziamento al Liceo Classico "Matteo Spinelli" di Giovinazzo che seguirà la diretta streaming. A tutti gli attori e a coloro che renderanno possibile questa stupenda iniziativa culturale e per ultimo, ma non da ultimo, al mio mentore letterario Prof. Gianni Antonio Palumbo, che con competenza e professionalità mi ha illuminato in questo cammino certamente impervio e pieno di ostacoli.
Dal sodalizio con l'Associazione Culturaly, presieduta da Daniela Sala, è nata l'idea della "Lectura Dantis - L'Amor che move il sole e l'altre stelle" (sposata dalla Città Metropolitana di Bari e dal Comune di Giovinazzo), che andrà in scena venerdì 26 marzo nell'Auditorium dell'Istituto Vittorio Emanuele II, con diretta streaming sul canale YouTube della stessa associazione giovinazzese. Un evento atteso da chi ama la letteratura, la cultura più autentica del nostro Paese, un omaggio al Sommo Poeta che intriga sin dalla sua vigilia .
A Nicola De Matteo, noi di GiovinazzoViva abbiamo chiesto di svelarci il "dietro le quinte" di un appuntamento che è senza dubbio il più importante di questa primavera così ovattata.
Delegato, intanto grazie per la sua disponibilità a farci entrare nella macchina organizzativa di una serata che si preannuncia essere il vero evento di primavera da un punto di vista culturale a Giovinazzo.
Come è nata questa idea e quando ha iniziato a lavorare al progetto?
Ricordo che, a gennaio scorso, mentre ero in riunione all'Istituto Vittorio Emanuele II, venne a trovarmi Tommaso Pappagallo, a cui mi lega una lunga amicizia, per chiedermi se fosse il caso di organizzare qualcosa per festeggiare in modo significativo i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Facemmo subito un sopralluogo all'Auditorium e immaginammo una drammatizzazione di alcuni episodi topici della Divina Commedia. Ad entrambi piacque subito l'idea che lui stesso propose a Culturaly. Infatti dopo pochi giorni mi chiamò la presidentessa della Associazione Daniela Sala, che mi chiese se volessi realizzare con loro questa iniziativa proponendomi la Direzione Artistica. Quindi iniziai a muovermi per concretizzare un evento che dovesse essere unico, atteso che in tutta Italia sin da gennaio scorso sono partite iniziative per onorare la figura magistrale di Dante. Ovvio che, atteso il periodo di pandemia, pensai subito ad una diretta streaming che potesse raggiungere un vasto pubblico, compreso le scuole per l'evidente valore didattico della recitazione e commento di versi della "Commedia".
Si tratta dunque di un vero e proprio spettacolo teatrale, con luci, scenografie e non solo con la lettura di brani scelti. È Corretto?
Vero. Ho pensato subito ad una diretta streaming e ad una post produzione che potesse diffondere a 360 gradi l'iniziativa sulle piattaforme digitali. Per questo ho chiesto a Tommaso Pappagallo di contattare dei tecnici giovinazzesi all'altezza. Infatti, oltre alle riprese che saranno effettuate da Giuseppe Depergola, ci sarà la professionalità e l'esperienza di Cristian Colaluce che realizzerà effetti scenici, luci adeguate e supporti audio all'altezza. Sarà tutto molto affascinante ed in estrema sicurezza.
Se la conosciamo bene, ed un po' la conosciamo per la "sua" Notte Bianca della Poesia e per tante altre iniziative culturali, nella naturale cernita degli estratti della Commedia da proporre c'è il suo zampino e quello di qualcun altro. Ci sbagliamo? E poi gli attori che hai scelto. Non è un caso nemmeno quello?
È così. Difficilmente mi affido al caso. Il percorso nella Commedia o il viaggio, se volete, è sempre arduo e pieno di ostacoli. Potevo indirizzare la mia attenzione verso un solo segmento o un girone. Ma ho preferito scegliere tre canti molto interessanti e intriganti dell'Inferno, Purgatorio e Paradiso. Il pisano Conte Ugolino della Gherardesca ha sempre attirato la mia attenzione. Infatti la sua vittima da cui solleva "il fiero pasto" è in realtà il suo carnefice in vita: l'arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini. Ho pensato subito ad un ottimo attore teatrale di Molfetta per interpretare questo ruolo: Francesco Tammacco. La profondità della sua voce e della sua recitazione sono sicuro che conquisteranno il pubblico. Il Purgatorio ha tanti alti riferimenti, ma sono sempre stato colpito dalle anime degli scomunicati. E qui la figura importante di Manfredi, figlio di Federico II e di Bianca Lancia verrà drammatizzata dall'attore Pantaleo Annese, sodale di Tammacco. Insieme hanno costituito la Compagnia "Il carro dei comici" e dirigono a Molfetta il "Teatro del carro". Infine è Beatrice la guida di Dante nel Paradiso. Ma, come è noto, è San Bernardo che subentra a Beatrice nell'ultima tappa per accedere alla "visio Dei". Di qui la celebre preghiera alla Vergine che rimane uno dei momenti più alti e significativi della Divina Commedia. La voce sarà quella della splendida e straordinaria Elisa Barucchieri. Con Elisa abbiamo fatto insieme tanti percorsi culturali virtuosi, dalla Notte Bianca della Poesia alla Residenza internazionale di Danza all'Istituto Vittorio Emanuele di Giovinazzo. Ricordo volentieri la sua Direzione Artistica per tre anni consecutivi al Corteo Storico di San Nicola a Bari e la recentissima performance di Danza Aerea all'inaugurazione dei Mondiali di Sci di Cortina. Voce incantevole e raffinata. Anche per questo ho voluto titolare questa kermesse dantesca: L'amor che move il sole e l'altre stelle. Perché è con questo verso che si conclude il Paradiso. Quindi è il verso conclusivo della Divina Commedia.
Enzo Varricchio che ruolo avrà?
Come Direttore Artistico avevo l'esigenza di introdurre le tre cantiche e di qualcuno che fosse in grado di fare da collante per far meglio comprendere il messaggio dantesco. Enzo Varricchio è scrittore, critico d'arte, giornalista e altro ancora. Ma è soprattutto un uomo di cultura profonda e conoscitore della Divina Commedia. Per questo è l'unico a cui non ho dato una parte specifica. Mi fido di lui e sono sicuro che farà bene. Come sempre.
Perché Dante Alighieri è sempre attuale? Cosa rende il suo messaggio immortale ed impermeabile al mutare delle umane vicende attraverso i secoli?
A mio avviso Dante è colui che ha inventato l'Italia. Con lui nasce l'identità del nostro Paese. Non le ha dato solo la lingua, ma ha fatto comprendere chi siamo e quanto valiamo. Italia come culla della cristianità e dell'umanesimo. Aggiungo solo un breve aneddoto. Dieci anni fa sono stato invitato come poeta ad un festival internazionale di poesia in Serbia. Ero l'unico italiano. Tra tanti guru della letteratura internazionale mi sentivo piccolo piccolo. Un sabato siamo stati ospiti all'Università per una "lectio magistralis". Guarda caso il tema era Dante e la Divina Commedia che loro adorano e studiano in maniera molto approfondita e seria. Il docente leggeva il testo con voce incerta, anche se precisa. Poi, sapendo che tra il gruppo di poeti c'era un italiano, mi chiamarono in cattedra e lessi alcuni versi. Beh, ci fu un convinto applauso e, non vi nascondo, mi sentii orgogliosamente italiano. Forse Dante lo conoscono più all'estero che da noi. Per questo plaudo all'iniziativa del Consiglio dei Ministri che nel 2020 ha istituito il Dantedì. Se non altro si parla di più del nostro Sommo e si approfondiscono tematiche interessanti e sempre attuali. Del resto se lo scrittore Aldo Cazzullo col suo libro "A riveder le stelle – Dante il poeta che inventò l'Italia" è da tanti mesi in testa alle classifiche di vendita, qualche motivo ci deve pur essere.
L'IVE di Giovinazzo, dunque, ancora una volta centro nevralgico e luogo in cui gli artisti possono esprimersi anche e soprattutto in tempo di pandemia? Che messaggio lanciate dall'Auditorium rivolgendovi a tutto il mondo dello spettacolo in difficoltà?
Non voglio usare frasi di circostanza, ma davvero desidero lanciare un onesto messaggio di speranza per una rinascita immediata e certa. Del resto questa iniziativa, anche se in streaming sulla piattaforma YouTube di Culturaly, vede protagonisti due mondi che stanno soffrendo più di altri: il Teatro e la Danza. Non è escluso che in un immediato futuro ci possa essere spazio anche per la Musica. Aiutare il mondo dell'arte e dello spettacolo è un obbligo morale per chi può fare qualcosa. Un modo per sentirsi vivi e con tanta voglia di andare avanti.
Infine, come è d'uopo in queste occasioni, i ringraziamenti. A chi va il grazie di Nicola De Matteo, direttore artistico della "Lectura Dantis"?
Certamente al Sindaco metropolitano Antonio Decaro per la fiducia che continua a riporre nella mia persona. Alla Associazione Culturaly con Daniela Sala, Tommaso Pappagallo e Giuseppe Marcotriggiano e tutto il direttivo. Un ringraziamento al Liceo Classico "Matteo Spinelli" di Giovinazzo che seguirà la diretta streaming. A tutti gli attori e a coloro che renderanno possibile questa stupenda iniziativa culturale e per ultimo, ma non da ultimo, al mio mentore letterario Prof. Gianni Antonio Palumbo, che con competenza e professionalità mi ha illuminato in questo cammino certamente impervio e pieno di ostacoli.