Politica
Il de Gennaro-pensiero in una intervista
Tanti temi, molti spunti in una chiacchierata a cuore aperto con il leader di PrimaVera Alternativa
Giovinazzo - lunedì 3 dicembre 2018
Continua il nostro viaggio tra i banchi dell'Aula Consiliare "Luciano Pignatelli". Dopo Antonella Marzella di Forza Italia, questa volta è toccato a Daniele de Gennaro, leader di PrimaVera Alternativa, confessarsi davanti ai nostri taccuini. Tantissimi gli spunti di una lunga intervista che vi proponiamo integralmente, senza tagli, e che vi consigliamo di leggere tutta, attentamente, perché porterà certamente a tante riflessioni, qualunque sia il vostro pensiero sulle vicende politiche locali. Buona lettura.
Intanto grazie per aver accettato il nostro invito. Partiamo dal suo ruolo all'interno di PrimaVera Alternativa e più in generale nella sinistra giovinazzese. Lei si sente il nuovo leader di quell'area? Insomma, si sente l'uomo di punta?
Sento la responsabilità di essere il punto di riferimento dei tantissimi Giovinazzesi che hanno creduto in un progetto politico fondato sull'attenzione per gli ultimi, la legalità, la giustizia, la trasparenza e la tutela del bene comune. Sento crescere, giorno dopo giorno, il loro apprezzamento e la fiducia per il nostro modo di fare politica; una bellissima sensazione che mi spinge a raddoppiare gli sforzi, a costo di enormi sacrifici.
L'attualità racconta di lagunaggi nei campi fuori dal VI lotto della discarica, di grandi battaglie del suo gruppo per capire se il percolato ha reso inservibile le falde acquifere e i raccolti. A che punto siamo dopo il Consiglio comunale e la manifestazione del 17 novembre? Ha qualche novità dall'Arpa Puglia? E sul finanziamento che potrebbe essere ritirato dalla Regione?
Attendiamo con impazienza di conoscere lo "stato di salute" dell'aria, del suolo e delle acque di falda di quel sito. Ma il punto vero, tutto politico, è un altro: è inaccettabile che i Giovinazzesi debbano essere informati della più grave emergenza ambientale e sanitaria di questa città attraverso la denuncia ed il racconto dell'opposizione e debbano sapere dell'avvio della revoca del finanziamento per la messa in sicurezza della discarica da un comitato di cittadini! Se non ci fosse stata la denuncia di PVA e la mobilitazione popolare del "Comitato 17 novembre", nessuno avrebbe saputo della tracimazione del percolato e questa grave emergenza sarebbe stata irresponsabilmente declassata alla voce "ACQUA SPORCA".
A proposito della manifestazione. C'erano tanti esponenti politici di sinistra e poi si è unita anche la maggioranza. Come ha preso quel gesto? Lo ha trovato una provocazione? Non è proprio possibile essere uniti su questo fronte, visto che sono volate parole grosse e anche qualche insulto?
Non si possono denunciare in Procura i consiglieri di opposizione che documentano l'emergenza ambientale in discarica, banalizzare quell'emergenza con frasi del tipo "è solo ACQUA SPORCA", convocare un consiglio comunale straordinario monotematico sulla discarica lo stesso giorno in cui è indetta una manifestazione senza invitarvi i rappresentanti del comitato che avevano sollevato quel problema e senza avere a disposizione un solo dato scientifico da offrire alla cittadinanza. Depalma & Co. hanno avvertito la perdita di consensi fra la popolazione ed hanno tentato un colpo di teatro: partecipare ad una manifestazione il cui slogan era "Non è acqua sporca"! La gente però è stanca di queste manfrine ed ha platealmente contestato chi, per certi versi tragicomicamente, cercava di presentarsi a capo di una protesta (anche) contro se stesso. Piuttosto quella giornata ci consegna alcuni spunti assai significativi: la scarsissima partecipazione dei Giovinazzesi al Consiglio comunale, avvertito come mera operazione propagandistica, e le centinaia di persone che, sotto una pioggia battente, hanno sfilato per la via delle città per chiedere trasparenza e dati scientifici veri. Le stesse persone che sabato scorso, con un preavviso di sole poche ore, hanno affollato la piazza per conoscere gli aggiornamenti del Comitato sull'avvio del procedimento di revoca del finanziamento regionale di 4,5 milioni di euro, su cui, ancor oggi, l'Amministrazione non dice nulla!
In precedenza le abbiamo chiesto se si sentisse in qualche misura il nuovo leader di una parte politica. Ora vogliamo domandarle che rapporto ha non col Partito Democratico in toto, ma con Antonello Natalicchio, che da quelle parti è considerato ancora un faro dell'azione politica?
La candidatura di Antonello Natalicchio, di cui ho grande stima e rispetto, è stata, a mio avviso un atto politico coraggioso, che ha scongiurato il pericolo per la sezione giovinazzese del Partito Democratico di cadere nelle grinfie di alcuni politici vicini a questa Amministrazione e di essere fagocitata dal metodo Depalma – Emiliano.
Oltre alla discarica, ci sono due vostre battaglie che hanno coinvolto parecchio i cittadini: la ciclovia verso Santo Spirito e la villetta di viale Moro. Cosa la urta di più dell'una e dell'altra vicenda? Che proposte avete in merito?
Mi urtano le bugie, l'assenza di trasparenza, la propaganda ed il tradimento delle reali esigenze dei Giovinazzesi. In entrambe le vicende la verità (gravi irregolarità certificate da Ispettori ministeriali e chiusura della villetta) è stata tenuta nascosta alla cittadinanza! PVA chiede che le soluzioni adottate su quella che sta diventando sempre più "la Salerno - Reggio Calabria delle ciclovie" non siano un inutile spreco di soldi: basti pensare che dopo la sua realizzazione sono state spese decine di migliaia di euro per lavori di sicurezza, rivelatisi poi errati e tra poco si spenderanno inutilmente altri 25.000 euro in segnaletica; come se il problema fosse la segnaletica e non il pericolosissimo restringimento della careggiata! Per la Villetta dell'Immacolata chiediamo una cosa semplice: che venga riaperta e che diventi un polo di incontro e socializzazione per un quartiere, quello della zona "167", che ha fame si spazi e punti di aggregazione per i cittadini più deboli (bambini ed anziani). Pensiamo che ciò debba avvenire anche attraverso l'attivazione di percorsi di cittadinanza attiva, che aiutino gli abitanti di quel quartiere a parlarsi, a confrontarsi ed a volersi più bene! Nient'altro che questo!
Cosa pensa dell'iniziativa comunale che assegnerà un premio per i migliori allestimenti esterni natalizi? Lei avrebbe fatto lo stesso se fosse stato un amministratore?
È una iniziativa in cui è plasticamente scolpita l'inadeguatezza delle politiche di questa amministrazione. Non ci si può riempire la bocca con termini ad effetto come "brand" o spendere decine di migliaia di euro solo per manifestazioni "spot". C'è bisogno di ridare vita ed energia alla nostra città, ed in particolare al nostro Centro Storico, attraverso progetti di qualità, affidati alla creatività dei giovani ed alla cittadinanza attiva! Ed a Giovinazzo, giovani competenti, bellezza dei luoghi e vivacità culturale esistono da sempre! C'è bisogno di ricreare una filiera commerciale, sfruttando tutte le opportunità offerte dalla normativa nazionale e regionale ed in particolare dai Distretti Urbani del Commercio. Ogni giorno che passa allarga inesorabilmente il gap con i Comuni limitrofi, che da anni stanno attuando queste politiche! Bisogna far presto prima che questo divario diventi incolmabile!
Sul piano culturale, PrimaVera Alternativa e le associazioni che orbitano nella vostra area spingono per riqualificare spazi ed ampliare l'offerta, dando spazio alle realtà locali. Non vi piace il lavoro fatto alla Cittadella della Cultura, visto anche il nuovo finanziamento ottenuto dal Comune? Cosa non vi convince? E con questa proposta non rischiate di passare per quelli che vogliono "aiutare" associazioni politicamente a loro vicine?
Partiamo da un dato oggettivo ed inconfutabile: PrimaVera Alternativa non amministra e, dunque, non può certo "aiutare" nessuno. Anzi, da sempre, chiediamo bandi costruiti con criteri oggettivi e trasparenti, affinché destinatari dei fondi comunali siano i progetti migliori e non quelli degli "amici degli amici"! Della Cittadella della Cultura non ci convince la scarsa trasparenza che ne accompagna la gestione e l'assenza di un regolamento pubblico. Basti pensare che ancora oggi non è dato sapere quali sono i criteri con i quali siano stati distribuiti quegli spazi e come si possa usufruirne. È una struttura dalle enorme potenzialità, ma poco e mal sfruttata, anche a causa di deficit impiantistici, come l'assenza di un impianto di riscaldamento.
Suona a casa sua il Sindaco Depalma per un caffè. Che fa, gli apre?
Non so neanche se riuscirei a sentire il suono del citofono: a quell'ora a casa mia (e penso in tutte le case), tra aspirapolvere, rumori di stoviglie, chiasso dei bambini, organizzazione delle attività extrascolatiche etc, si "combatte" la più difficile delle battaglie: quella quotidiana fatta di salti mortali per conciliare le esigenze della famiglia e del lavoro. Chiaramente quella del caffè con il Sindaco è l'ennesima "arma di distrazione di massa" sfoderata da questa amministrazione nel maldestro tentativo di spostare l'attenzione dei Giovinazzesi dai tanti problemi seri di questa città: discarica, assenza di una adeguata offerta sanitaria, degrado del cimitero e degli spazi di aggregazione, sofferenza delle attività commerciali, etc. Chi può credere ad un Sindaco che per bere un caffè con un suo concittadino si porta dietro le telecamere di TeleNorba?
Nunzia Fiorentino e Sabrina Mastroviti. Ce le racconta viste con gli occhi del collega di partito?
Nunzia e Sabrina sono semplicemente due donne speciali! Non a caso sono state sempre donne socialmente impegnate e riconosciute come preziosi punti di riferimento. Il loro amore verso la nostra comunità è da tutti conosciuto e non nasce certo ora! La loro candidatura e la forza del loro impegno politico rappresentano forse il principale successo di PrimaVera Alternativa: aver fatto innamorare della politica attiva tanti cittadini da sempre impegnati nell'associazionismo ed in percorsi di cittadinanza attiva.
Chiosa di nuovo sulla sua persona. I suoi avversari sostengono che lei fosse partito da posizioni liberali, di centro-destra, e che oggi invece abbia fatto altre scelte. È vero? Ci racconta qualcosa sulle sue idee a livello nazionale?
Si figuri! Durante la campagna elettorale sostenevano anche che non fossi Giovinazzese. Prima di accettare la candidatura a Sindaco, non ho mai fatto politica attiva, né avuto tessere di qualsivoglia partito. Politicamente non sono mai stato estremista e radicale, ma sono sempre stato dalla parte dei più deboli ed ho sempre combattuto ogni forma di illegalità e prevaricazione. Più si allargano le differenze tra chi ha tanto e chi niente, più aumenta la platea di chi perde diritti ed assistenza, più avanzano i privilegi a scapito della meritocrazia, più diventa difficile trovare un lavoro buono, formare e mantenere una famiglia, più io avverto il bisogno di una politica alternativa, realmente progressista e popolare! È, tuttavia, forte il senso di disorientamento dinanzi agli attuali scenari politici nazionali e regionali. La sensazione, comune a molti, è quella di sentirsi "orfani" di un progetto politico di ampio respiro che risponda alle reali esigenze dei cittadini. Da uomo del Sud non potrò mai riconoscermi nelle politiche leghiste, ma sono distante anche alla risposta fornita a livello regionale dall'accozzaglia creata dall'attuale governatore Michele Emiliano. Forse bisognerebbe capovolgere la prospettiva: partire dalle esperienze politiche alternative e partecipate dei territori come quella di PVA, metterle in rete a livello regionale e, passo dopo passo, influenzare i livelli sovracomunali!
Chiudiamo davvero: tra tre anni e mezzo ci riproverà a diventare Sindaco di questa città? Quali margini di crescita ha secondo lei il vostro progetto politico?
In questi mesi, con enorme soddisfazione, ho assistito alla crescita della partecipazione ed adesione al nostro progetto politico, merito anche della nostra presenza nei quartieri e tra la gente. Alle nostre manifestazioni, comizi, incontri di quartiere partecipano tantissimi cittadini, al contrario di quello che avviene per questa Amministrazione (emblematica l'assenza di pubblico alle ultime comunicazioni del sindaco di giugno 2018!). Allo stesso tempo cresce la platea, soprattutto di giovani, che si cimentano insieme a me, Sabrina e Nunzia sulla vita amministrativa, giovani che diventeranno certamente la futura classe dirigente di questa città. Questo è quello che conta davvero! Quello della leadership del nostro gruppo, mi creda, è un problema veramente secondario e che sarà deciso, come sempre avviene, di comune accordo dai nostri attivisti.
Intanto grazie per aver accettato il nostro invito. Partiamo dal suo ruolo all'interno di PrimaVera Alternativa e più in generale nella sinistra giovinazzese. Lei si sente il nuovo leader di quell'area? Insomma, si sente l'uomo di punta?
Sento la responsabilità di essere il punto di riferimento dei tantissimi Giovinazzesi che hanno creduto in un progetto politico fondato sull'attenzione per gli ultimi, la legalità, la giustizia, la trasparenza e la tutela del bene comune. Sento crescere, giorno dopo giorno, il loro apprezzamento e la fiducia per il nostro modo di fare politica; una bellissima sensazione che mi spinge a raddoppiare gli sforzi, a costo di enormi sacrifici.
L'attualità racconta di lagunaggi nei campi fuori dal VI lotto della discarica, di grandi battaglie del suo gruppo per capire se il percolato ha reso inservibile le falde acquifere e i raccolti. A che punto siamo dopo il Consiglio comunale e la manifestazione del 17 novembre? Ha qualche novità dall'Arpa Puglia? E sul finanziamento che potrebbe essere ritirato dalla Regione?
Attendiamo con impazienza di conoscere lo "stato di salute" dell'aria, del suolo e delle acque di falda di quel sito. Ma il punto vero, tutto politico, è un altro: è inaccettabile che i Giovinazzesi debbano essere informati della più grave emergenza ambientale e sanitaria di questa città attraverso la denuncia ed il racconto dell'opposizione e debbano sapere dell'avvio della revoca del finanziamento per la messa in sicurezza della discarica da un comitato di cittadini! Se non ci fosse stata la denuncia di PVA e la mobilitazione popolare del "Comitato 17 novembre", nessuno avrebbe saputo della tracimazione del percolato e questa grave emergenza sarebbe stata irresponsabilmente declassata alla voce "ACQUA SPORCA".
A proposito della manifestazione. C'erano tanti esponenti politici di sinistra e poi si è unita anche la maggioranza. Come ha preso quel gesto? Lo ha trovato una provocazione? Non è proprio possibile essere uniti su questo fronte, visto che sono volate parole grosse e anche qualche insulto?
Non si possono denunciare in Procura i consiglieri di opposizione che documentano l'emergenza ambientale in discarica, banalizzare quell'emergenza con frasi del tipo "è solo ACQUA SPORCA", convocare un consiglio comunale straordinario monotematico sulla discarica lo stesso giorno in cui è indetta una manifestazione senza invitarvi i rappresentanti del comitato che avevano sollevato quel problema e senza avere a disposizione un solo dato scientifico da offrire alla cittadinanza. Depalma & Co. hanno avvertito la perdita di consensi fra la popolazione ed hanno tentato un colpo di teatro: partecipare ad una manifestazione il cui slogan era "Non è acqua sporca"! La gente però è stanca di queste manfrine ed ha platealmente contestato chi, per certi versi tragicomicamente, cercava di presentarsi a capo di una protesta (anche) contro se stesso. Piuttosto quella giornata ci consegna alcuni spunti assai significativi: la scarsissima partecipazione dei Giovinazzesi al Consiglio comunale, avvertito come mera operazione propagandistica, e le centinaia di persone che, sotto una pioggia battente, hanno sfilato per la via delle città per chiedere trasparenza e dati scientifici veri. Le stesse persone che sabato scorso, con un preavviso di sole poche ore, hanno affollato la piazza per conoscere gli aggiornamenti del Comitato sull'avvio del procedimento di revoca del finanziamento regionale di 4,5 milioni di euro, su cui, ancor oggi, l'Amministrazione non dice nulla!
In precedenza le abbiamo chiesto se si sentisse in qualche misura il nuovo leader di una parte politica. Ora vogliamo domandarle che rapporto ha non col Partito Democratico in toto, ma con Antonello Natalicchio, che da quelle parti è considerato ancora un faro dell'azione politica?
La candidatura di Antonello Natalicchio, di cui ho grande stima e rispetto, è stata, a mio avviso un atto politico coraggioso, che ha scongiurato il pericolo per la sezione giovinazzese del Partito Democratico di cadere nelle grinfie di alcuni politici vicini a questa Amministrazione e di essere fagocitata dal metodo Depalma – Emiliano.
Oltre alla discarica, ci sono due vostre battaglie che hanno coinvolto parecchio i cittadini: la ciclovia verso Santo Spirito e la villetta di viale Moro. Cosa la urta di più dell'una e dell'altra vicenda? Che proposte avete in merito?
Mi urtano le bugie, l'assenza di trasparenza, la propaganda ed il tradimento delle reali esigenze dei Giovinazzesi. In entrambe le vicende la verità (gravi irregolarità certificate da Ispettori ministeriali e chiusura della villetta) è stata tenuta nascosta alla cittadinanza! PVA chiede che le soluzioni adottate su quella che sta diventando sempre più "la Salerno - Reggio Calabria delle ciclovie" non siano un inutile spreco di soldi: basti pensare che dopo la sua realizzazione sono state spese decine di migliaia di euro per lavori di sicurezza, rivelatisi poi errati e tra poco si spenderanno inutilmente altri 25.000 euro in segnaletica; come se il problema fosse la segnaletica e non il pericolosissimo restringimento della careggiata! Per la Villetta dell'Immacolata chiediamo una cosa semplice: che venga riaperta e che diventi un polo di incontro e socializzazione per un quartiere, quello della zona "167", che ha fame si spazi e punti di aggregazione per i cittadini più deboli (bambini ed anziani). Pensiamo che ciò debba avvenire anche attraverso l'attivazione di percorsi di cittadinanza attiva, che aiutino gli abitanti di quel quartiere a parlarsi, a confrontarsi ed a volersi più bene! Nient'altro che questo!
Cosa pensa dell'iniziativa comunale che assegnerà un premio per i migliori allestimenti esterni natalizi? Lei avrebbe fatto lo stesso se fosse stato un amministratore?
È una iniziativa in cui è plasticamente scolpita l'inadeguatezza delle politiche di questa amministrazione. Non ci si può riempire la bocca con termini ad effetto come "brand" o spendere decine di migliaia di euro solo per manifestazioni "spot". C'è bisogno di ridare vita ed energia alla nostra città, ed in particolare al nostro Centro Storico, attraverso progetti di qualità, affidati alla creatività dei giovani ed alla cittadinanza attiva! Ed a Giovinazzo, giovani competenti, bellezza dei luoghi e vivacità culturale esistono da sempre! C'è bisogno di ricreare una filiera commerciale, sfruttando tutte le opportunità offerte dalla normativa nazionale e regionale ed in particolare dai Distretti Urbani del Commercio. Ogni giorno che passa allarga inesorabilmente il gap con i Comuni limitrofi, che da anni stanno attuando queste politiche! Bisogna far presto prima che questo divario diventi incolmabile!
Sul piano culturale, PrimaVera Alternativa e le associazioni che orbitano nella vostra area spingono per riqualificare spazi ed ampliare l'offerta, dando spazio alle realtà locali. Non vi piace il lavoro fatto alla Cittadella della Cultura, visto anche il nuovo finanziamento ottenuto dal Comune? Cosa non vi convince? E con questa proposta non rischiate di passare per quelli che vogliono "aiutare" associazioni politicamente a loro vicine?
Partiamo da un dato oggettivo ed inconfutabile: PrimaVera Alternativa non amministra e, dunque, non può certo "aiutare" nessuno. Anzi, da sempre, chiediamo bandi costruiti con criteri oggettivi e trasparenti, affinché destinatari dei fondi comunali siano i progetti migliori e non quelli degli "amici degli amici"! Della Cittadella della Cultura non ci convince la scarsa trasparenza che ne accompagna la gestione e l'assenza di un regolamento pubblico. Basti pensare che ancora oggi non è dato sapere quali sono i criteri con i quali siano stati distribuiti quegli spazi e come si possa usufruirne. È una struttura dalle enorme potenzialità, ma poco e mal sfruttata, anche a causa di deficit impiantistici, come l'assenza di un impianto di riscaldamento.
Suona a casa sua il Sindaco Depalma per un caffè. Che fa, gli apre?
Non so neanche se riuscirei a sentire il suono del citofono: a quell'ora a casa mia (e penso in tutte le case), tra aspirapolvere, rumori di stoviglie, chiasso dei bambini, organizzazione delle attività extrascolatiche etc, si "combatte" la più difficile delle battaglie: quella quotidiana fatta di salti mortali per conciliare le esigenze della famiglia e del lavoro. Chiaramente quella del caffè con il Sindaco è l'ennesima "arma di distrazione di massa" sfoderata da questa amministrazione nel maldestro tentativo di spostare l'attenzione dei Giovinazzesi dai tanti problemi seri di questa città: discarica, assenza di una adeguata offerta sanitaria, degrado del cimitero e degli spazi di aggregazione, sofferenza delle attività commerciali, etc. Chi può credere ad un Sindaco che per bere un caffè con un suo concittadino si porta dietro le telecamere di TeleNorba?
Nunzia Fiorentino e Sabrina Mastroviti. Ce le racconta viste con gli occhi del collega di partito?
Nunzia e Sabrina sono semplicemente due donne speciali! Non a caso sono state sempre donne socialmente impegnate e riconosciute come preziosi punti di riferimento. Il loro amore verso la nostra comunità è da tutti conosciuto e non nasce certo ora! La loro candidatura e la forza del loro impegno politico rappresentano forse il principale successo di PrimaVera Alternativa: aver fatto innamorare della politica attiva tanti cittadini da sempre impegnati nell'associazionismo ed in percorsi di cittadinanza attiva.
Chiosa di nuovo sulla sua persona. I suoi avversari sostengono che lei fosse partito da posizioni liberali, di centro-destra, e che oggi invece abbia fatto altre scelte. È vero? Ci racconta qualcosa sulle sue idee a livello nazionale?
Si figuri! Durante la campagna elettorale sostenevano anche che non fossi Giovinazzese. Prima di accettare la candidatura a Sindaco, non ho mai fatto politica attiva, né avuto tessere di qualsivoglia partito. Politicamente non sono mai stato estremista e radicale, ma sono sempre stato dalla parte dei più deboli ed ho sempre combattuto ogni forma di illegalità e prevaricazione. Più si allargano le differenze tra chi ha tanto e chi niente, più aumenta la platea di chi perde diritti ed assistenza, più avanzano i privilegi a scapito della meritocrazia, più diventa difficile trovare un lavoro buono, formare e mantenere una famiglia, più io avverto il bisogno di una politica alternativa, realmente progressista e popolare! È, tuttavia, forte il senso di disorientamento dinanzi agli attuali scenari politici nazionali e regionali. La sensazione, comune a molti, è quella di sentirsi "orfani" di un progetto politico di ampio respiro che risponda alle reali esigenze dei cittadini. Da uomo del Sud non potrò mai riconoscermi nelle politiche leghiste, ma sono distante anche alla risposta fornita a livello regionale dall'accozzaglia creata dall'attuale governatore Michele Emiliano. Forse bisognerebbe capovolgere la prospettiva: partire dalle esperienze politiche alternative e partecipate dei territori come quella di PVA, metterle in rete a livello regionale e, passo dopo passo, influenzare i livelli sovracomunali!
Chiudiamo davvero: tra tre anni e mezzo ci riproverà a diventare Sindaco di questa città? Quali margini di crescita ha secondo lei il vostro progetto politico?
In questi mesi, con enorme soddisfazione, ho assistito alla crescita della partecipazione ed adesione al nostro progetto politico, merito anche della nostra presenza nei quartieri e tra la gente. Alle nostre manifestazioni, comizi, incontri di quartiere partecipano tantissimi cittadini, al contrario di quello che avviene per questa Amministrazione (emblematica l'assenza di pubblico alle ultime comunicazioni del sindaco di giugno 2018!). Allo stesso tempo cresce la platea, soprattutto di giovani, che si cimentano insieme a me, Sabrina e Nunzia sulla vita amministrativa, giovani che diventeranno certamente la futura classe dirigente di questa città. Questo è quello che conta davvero! Quello della leadership del nostro gruppo, mi creda, è un problema veramente secondario e che sarà deciso, come sempre avviene, di comune accordo dai nostri attivisti.