Territorio
Il comitato "Per la salute pubblica" chiede chiarezza
Non sono piaciute le dichiarazioni di Depalma alla riunione Ato
Giovinazzo - venerdì 30 gennaio 2015
12.52
«C'è bisogno di chiarezza e di unità. Perciò è necessario riunirsi per far sentire la nostra voce e per sentire dai partiti, da tutti i partiti presenti a Giovinazzo, le loro reali posizioni».
Così scrive il comitato "Per la salute pubblica, no alla discarica" annunciando l'assemblea cittadina che si terrà questa sera alle ore 19.00 nell'auditorium "don Tonino Bello". Il tema è ancora quello dei sopralzi dei lotti I, II e III della discarica di San Pietro Pago. Sopralzi che sono stati fermati dall'Arpa Puglia per alcune anomalie riscontrate in quel sito ma che sono tornati di attualità dopo le dichiarazioni del sindaco di Bari Antonio Decaro, che in qualità di presidente dell'Ato, vorrebbe spingere il rilascio della "Via", la valutazione di impatto ambientale, e quindi consentire la riapertura della discarica ai 20 comuni che dal 6 novembre scorso e fino al 9 gennaio hanno conferito i loro rifiuti nell'impianto giovinazzese.
«Sarebbe una soluzione gravissima - questa la posizione del comitato - perché si chiede a Giovinazzo un ulteriore sacrificio e perché non si risolve l'emergenza generale se non per pochi mesi. Di qui a poco tempo vi sarebbe una nuova emergenza, con il rischio di nuove tentazioni. Sempre a danno del nostro Comune, che vedrebbe il V lotto, quello destinato ad essere di soccorso e servizio al biostabilizzatore, un complesso impianto che dovrà essere ancora costruito, utilizzato come semplice discarica». Il comitato vorrebbe fare anche chiarezza sulle posizioni assunte dal sindaco Tommaso Depalma in occasione dell'ultima riunione dell'Ato, a cui hanno anche partecipato, in veste di uditori, alcuni loro rappresentanti. «Invece di difendere la posizione unanime assunta dal Consiglio comunale con la revoca della precedente ordinanza - scrivono - il sindaco si è limitato a chiedere la collaborazione degli altri amministratori nel tentativo di far ingoiare ai giovinazzesi il boccone amaro della riapertura della discarica. Così non va. Giovinazzo non può pagare gli egoismi degli altri territori, i ritardi e le mancanze delle altre istituzioni».
Per questo chiedono chiarezza, chiedono che tutti i consiglieri comunali si esprimano inequivocabilmente sulle loro intenzioni.
Così scrive il comitato "Per la salute pubblica, no alla discarica" annunciando l'assemblea cittadina che si terrà questa sera alle ore 19.00 nell'auditorium "don Tonino Bello". Il tema è ancora quello dei sopralzi dei lotti I, II e III della discarica di San Pietro Pago. Sopralzi che sono stati fermati dall'Arpa Puglia per alcune anomalie riscontrate in quel sito ma che sono tornati di attualità dopo le dichiarazioni del sindaco di Bari Antonio Decaro, che in qualità di presidente dell'Ato, vorrebbe spingere il rilascio della "Via", la valutazione di impatto ambientale, e quindi consentire la riapertura della discarica ai 20 comuni che dal 6 novembre scorso e fino al 9 gennaio hanno conferito i loro rifiuti nell'impianto giovinazzese.
«Sarebbe una soluzione gravissima - questa la posizione del comitato - perché si chiede a Giovinazzo un ulteriore sacrificio e perché non si risolve l'emergenza generale se non per pochi mesi. Di qui a poco tempo vi sarebbe una nuova emergenza, con il rischio di nuove tentazioni. Sempre a danno del nostro Comune, che vedrebbe il V lotto, quello destinato ad essere di soccorso e servizio al biostabilizzatore, un complesso impianto che dovrà essere ancora costruito, utilizzato come semplice discarica». Il comitato vorrebbe fare anche chiarezza sulle posizioni assunte dal sindaco Tommaso Depalma in occasione dell'ultima riunione dell'Ato, a cui hanno anche partecipato, in veste di uditori, alcuni loro rappresentanti. «Invece di difendere la posizione unanime assunta dal Consiglio comunale con la revoca della precedente ordinanza - scrivono - il sindaco si è limitato a chiedere la collaborazione degli altri amministratori nel tentativo di far ingoiare ai giovinazzesi il boccone amaro della riapertura della discarica. Così non va. Giovinazzo non può pagare gli egoismi degli altri territori, i ritardi e le mancanze delle altre istituzioni».
Per questo chiedono chiarezza, chiedono che tutti i consiglieri comunali si esprimano inequivocabilmente sulle loro intenzioni.