Monsignor Cornacchia in Cattedrale. <span>Foto Giuseppe Dalbis</span>
Monsignor Cornacchia in Cattedrale. Foto Giuseppe Dalbis
Chiesa locale

Il Buon Pastore

La prima volta di Mons. Domenico Cornacchia a Giovinazzo. Tutte le foto

Lungo ed affettuoso è stato l'abbraccio con cui la comunità giovinazzese, riunitasi ieri sera presso la Concattedrale, ha accolto Monsignor Domenico Cornacchia. In migliaia si sono radunati per assistere alla prima celebrazione ufficiale a Giovinazzo del nuovo Vescovo della Diocesi di Molfetta- Ruvo di Puglia- Giovinazzo e Terlizzi. Con la gente anche tutto il clero e le Autorità civili e militari locali, tra cui il parroco della Concattedrale, don Benedetto Fiorentino, impeccabile padrone di casa.

Come da programma, la celebrazione ha preso il via con l'apertura della Porta della Misericordia e l'aspersione dell'assemblea con Acqua Santa, a ricordare il sacramento del battesimo. Poi, giunto ai piedi del Presbiterio, Mons. Cornacchia ha ricevuto i saluti del Sindaco, Tommaso Depalma, che, dopo aver definito Giovinazzo «una città aperta all'accoglienza ed alla solidarietà», ha rivolto un invito al neo Vescovo : «Io le chiedo di prenderci per mano e di portarci lontano». A questo, è seguita la presentazione da parte di Depalma della giunta comunale e delle autorità militari ed il dono dell'icona della Madonna di Corsignano, di un libro di Saverio Daconto e di una targa riportante il simbolo di Giovinazzo e quello della sua patrona.

«È la prima volta per me in questa chiesa - ha esordito commosso Mons. Cornacchia nella sua intensa omelia, dopo aver ringraziato le autorità ed i cittadini presenti -. Sono venuto - ha proseguito- perché attirato dal vostro affetto e dalla vostra preghiera, che cercherò di ricambiare per tutti, anche per chi non è riuscito ad essere qui stasera». In seguito, entrando nel vivo del messaggio del Vangelo previsto dalla terza domenica di Quaresima ed in particolare alla parabola narrata, ha invitato tutti a spogliarsi del superfluo ed a circondarsi dell'essenziale, «bruciando con il solo combustile senza fine che viene dall'amore e dal servizio verso gli altri». Infine, con riferimento al suo apostolato: «La Provvidenza mi ha mandato ed io sono qui per sostenervi ed essere un punto di appoggio per voi, insieme agli altri sacerdoti. Pregate per me».

Toccante l'invocazione alla Misericordia, momento durante il quale il Vescovo ha offerto fiori alla Madonna di Corsignano accompagnato dal canto a lei dedicato ed intonato da tutta l'assemblea.

A chiudere i saluti. Prima di lasciare Mons. Cornacchia all'affetto dei giovinazzesi, l'intervento finale di Don Gianni Fiorentino, parroco della Chiesa Immacolata, che, rivolgendo i propri auguri per un «ministero ricco di consolazione», ha espresso «il desiderio di tutta la comunità di ripartire con maggiore entusiasmo ed energia».

Giovinazzo ha il suo nuovo Pastore. Un Buon Pastore, che, con la mitezza del suo sorriso, l'amorevolezza delle sue parole e l'umiltà dei suoi gesti, saprà mettersi in ascolto ed essere una solida guida spirituale per la nostra città e l'intera Diocesi.
Don Benedetto Fiorentino accoglie Mons. CornacchiaL'ingresso in Cattedrale e la benedizione ai fedeliMons. Cornacchia tra i fedeliMonsignor Cornacchia in CattedraleIl benvenuto del cleroIl saluto del Sindaco Tommaso DepalmaMonsignor Cornacchia sulla cattedraLe AutoritàIl Sindaco abbraccia il nuovo VescovoIl saluto delle AutoritàMons. Cornacchia durante la MessaOmaggio alla Madonna di CorsignanoIl cuore della celebrazioneIl clero giovinazzese concelebraIl Buon Pastore finalmente a casaL'omeliaLa comunione al SindacoDon Gianni, don Pietro e don Benedetto salutano Mons. CornacchiaLa benedizione dei fedeli al termine della MessaLa benedizione alla folla della CattedraleFoto di gruppo col cleroFoto con le Istituzioni localiUna torta in Curia per festeggiare il VescovoCol Comitato Feste ed il SindacoLa torta col simbolo vescovile
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