Religioni
Ieri sera la processione della Madonna di Corsignano
Toccante il momento di preghiera in piazza Costantinopoli. Ecco le foto.
Giovinazzo - lunedì 24 agosto 2015
01.02
Tra la gente.
Abbiamo voluto viverla così la processione della Santa icona di Maria SS. di Corsignano, la Patrona amatissima di Giovinazzo. Anche se la nostra foto non è eccezionale, abbiamo voluto star lì, tra i fedeli in preghiera ed in attesa, mentre il quadro bizantino si faceva largo tra la folla, portato in spalla dai confratelli.
Alla Processione, che ha preso il via al tramonto dalla Concattedrale, era presente l'Amministratore Diocesano, Sua Eccellenza Monsignor Domenico Amato, accompagnato da tutto il clero locale e dalle Autorità civili e militari della città. Come da copione, diranno molti. Ed invece no, perché in piazza Costantinopoli, uno dei luoghi più suggestivi del borgo antico giovinazzese, alto si sono alzati i canti "Alzando gli occhi", dedicato a Maria di Corsignano, ed il più tradizionale "Salve Regina", con dei piccoli palloncini azzurri lanciati in aria, segno di festa, d'amore e devozione.
Noi lo abbiamo vissuto quel momento, intenso, toccante, con i palloncini che ci son sembrati una mano dell'uomo che, nella sua fragile condizione, cerca d'alzarsi in cielo per avvicinarsi alla Madre misericordiosa. A chiudere il lungo serpentone di confratelli, ecclesiastici e fedeli, c'erano i Concerti Bandistici "Città di Giovinazzo" e "Giuseppe Verdi", mentre ad aprire la processione era stata la Bassa Musica "Città di Giovinazzo".
Poi il giro per gli altri vicoli della città vecchia, sino a raggiungere le vie principali di Giovinazzo, dove migliaia di persone (tanti anche gli emigrati arrivati dagli Stati Uniti e dall'Australia, ndr) hanno atteso il passaggio dell'immagine sacra. Infine il rientro in Concattedrale, emozionante, con i portatori impegnati nell'ultimo sforzo.
Maria SS. di Corsignano ha rifatto visita alla sua gente, ad un popolo che troppo spesso si perde in inutili dispute sul contorno, mentre è in quella Processione il senso profondo di questa Festa. La speranza, per i credenti, è che il suo sguardo infinitamente benevolo si sia poggiato su Giovinazzo e che continui a proteggerla dai mali del nostro tempo, più striscianti e meno tangibili di quelli d'un tempo.
Ecco le nostre foto.
Abbiamo voluto viverla così la processione della Santa icona di Maria SS. di Corsignano, la Patrona amatissima di Giovinazzo. Anche se la nostra foto non è eccezionale, abbiamo voluto star lì, tra i fedeli in preghiera ed in attesa, mentre il quadro bizantino si faceva largo tra la folla, portato in spalla dai confratelli.
Alla Processione, che ha preso il via al tramonto dalla Concattedrale, era presente l'Amministratore Diocesano, Sua Eccellenza Monsignor Domenico Amato, accompagnato da tutto il clero locale e dalle Autorità civili e militari della città. Come da copione, diranno molti. Ed invece no, perché in piazza Costantinopoli, uno dei luoghi più suggestivi del borgo antico giovinazzese, alto si sono alzati i canti "Alzando gli occhi", dedicato a Maria di Corsignano, ed il più tradizionale "Salve Regina", con dei piccoli palloncini azzurri lanciati in aria, segno di festa, d'amore e devozione.
Noi lo abbiamo vissuto quel momento, intenso, toccante, con i palloncini che ci son sembrati una mano dell'uomo che, nella sua fragile condizione, cerca d'alzarsi in cielo per avvicinarsi alla Madre misericordiosa. A chiudere il lungo serpentone di confratelli, ecclesiastici e fedeli, c'erano i Concerti Bandistici "Città di Giovinazzo" e "Giuseppe Verdi", mentre ad aprire la processione era stata la Bassa Musica "Città di Giovinazzo".
Poi il giro per gli altri vicoli della città vecchia, sino a raggiungere le vie principali di Giovinazzo, dove migliaia di persone (tanti anche gli emigrati arrivati dagli Stati Uniti e dall'Australia, ndr) hanno atteso il passaggio dell'immagine sacra. Infine il rientro in Concattedrale, emozionante, con i portatori impegnati nell'ultimo sforzo.
Maria SS. di Corsignano ha rifatto visita alla sua gente, ad un popolo che troppo spesso si perde in inutili dispute sul contorno, mentre è in quella Processione il senso profondo di questa Festa. La speranza, per i credenti, è che il suo sguardo infinitamente benevolo si sia poggiato su Giovinazzo e che continui a proteggerla dai mali del nostro tempo, più striscianti e meno tangibili di quelli d'un tempo.
Ecco le nostre foto.