Religioni
Ieri la processione della Madonna delle Grazie
Tanti fedeli ed un tramonto da favola ad accompagnare la Vergine
Giovinazzo - mercoledì 3 giugno 2015
13.13
La luce ed i colori rosati e bluette al tramonto su via Marina hanno segnato l'inizio della processione della Madonna delle Grazie. Il 2 giugno a Giovinazzo quindi è stato il giorno della festa della Repubblica, ma anche di una delle feste religiose più importanti della cittadina, che inaugura il denso calendario estivo culminante nella festa della Madonna di Corsignano.
Il culto della Madonna delle Grazie trae origine nel '700, quando la Vergine andò in sogno al canonico Marziani di Giovinazzo chiedendogli di realizzare una statua che riproducesse le sue fattezze e diffondesse la devozione in suo onore. Da quel momento, innumerevoli sono i miracoli che le si attribuiscono alla Vergine, diventata per tutti la patrona dei costruttori, degli scalpellini, degli imbianchini e dei muratori.
Sulla processione hanno vigilato quattro agenti della Polizia Locale ed ha toccato i soliti punti suggestivi del centro storico: Piazza Duomo, Piazza Benedettine, via Spirito Santo, Piazza Costantinopoli, via Gelso, prima del rientro nella chiesa di San Lorenzo. Proprio in Piazza Costantinopoli è avvenuto il momento più atteso di tutta la serata: il canto intonato dai tanti fedeli arrivati nella piazzetta che ospita la statua di San Michele, per porgere il loro saluto alla Protettrice degli edili. Una tradizione, questa, che si è rinnovata con la consueta emozione per il forte attaccamento che i giovinazzesi dimostrano da sempre ad una festa considerata fino a qualche decennio fa quasi al pari di quella Patronale.
Festeggiamenti più sobri, che però non hanno svilito l'importanza della festa che rimane e rimarrà nei cuori dei giovinazzesi più devoti.
Il culto della Madonna delle Grazie trae origine nel '700, quando la Vergine andò in sogno al canonico Marziani di Giovinazzo chiedendogli di realizzare una statua che riproducesse le sue fattezze e diffondesse la devozione in suo onore. Da quel momento, innumerevoli sono i miracoli che le si attribuiscono alla Vergine, diventata per tutti la patrona dei costruttori, degli scalpellini, degli imbianchini e dei muratori.
Sulla processione hanno vigilato quattro agenti della Polizia Locale ed ha toccato i soliti punti suggestivi del centro storico: Piazza Duomo, Piazza Benedettine, via Spirito Santo, Piazza Costantinopoli, via Gelso, prima del rientro nella chiesa di San Lorenzo. Proprio in Piazza Costantinopoli è avvenuto il momento più atteso di tutta la serata: il canto intonato dai tanti fedeli arrivati nella piazzetta che ospita la statua di San Michele, per porgere il loro saluto alla Protettrice degli edili. Una tradizione, questa, che si è rinnovata con la consueta emozione per il forte attaccamento che i giovinazzesi dimostrano da sempre ad una festa considerata fino a qualche decennio fa quasi al pari di quella Patronale.
Festeggiamenti più sobri, che però non hanno svilito l'importanza della festa che rimane e rimarrà nei cuori dei giovinazzesi più devoti.