Ieri a Molfetta il prologo della Notte Bianca della Poesia. Si prosegue oggi a Giovinazzo

«La poesia come luogo della parola per eccellenza. Quando si muove la parola, si muove anche il pensiero». Queste bellissime parole del poeta Guido Oldani ci trasportano nella tredicesima edizione della Notte Bianca della Poesia, che ha preso avvio ieri sera a Molfetta, nella splendida cornice del Palazzo della Musica "don Salvatore Pappagallo".

L'iniziativa è organizzata dall'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo e ha visto due ospiti d'eccezione di estremo spessore culturale: lo stesso Guido Oldani, poeta e scrittore di Melegnano e ideatore del realismo terminale e Valerio Magarelli, poeta, scrittore, traduttore e critico letterario italiano, oltre che docente ordinario all'Università degli Studi "Roma Tre".

La serata è stata presentata da Angela Di Liso e Gianni Antonio Palumbo, direttore artistico della Notte Bianca della Poesia. A rompere il ghiaccio, in un concerto lirico, la voce del soprano Marilena Gaudio, accompagnata al pianoforte dal maestro Flavio Peconio, cui sono seguiti altri interventi musicali di Nicola Albano e dell'Antica Barberia del Corso e reading poetici a cura delle associazioni Convivio di Poeti (Santeramo) e Materia Poesia 1995.«Questa edizione sta attirando poeti da tutta Italia – ha affermato Palumbo – la speranza è che la città di Molfetta possa cogliere l'occasione di rapportarsi a personalità culturali di spicco».

Altrettanto pregnanti di significato le parole di Nicola De Matteo, ideatore della Notte Bianca della Poesia.

«Stasera porteremo l'iniziativa a Giovinazzo, dove si esibiranno diversi poeti che hanno ricevuto una valutazione dal direttore artistico – ha dichiarato – abbiamo individuato ben sette postazioni letterarie nel borgo antico».

Di seguito il servizio video a cura della redazione.