Vita di città
I primi 100 anni di nonna Gemma
Sabato scorso la grande festa nella residenza Chicco di Frumento alla presenza del Sindaco
Giovinazzo - martedì 29 ottobre 2019
9.42
Giovinazzo ha una nonnina centenaria da celebrare.
Sabato scorso, 26 ottobre, nella Residenza socio-assistenziale "Chicco di Frumento" è stato festeggiato il compleanno di Gemma Schirone che ha compiuto 100 anni.
Anima della festa, che ha riunito le tre figlie, numerosi nipoti, amici di sempre e nuove amicizie conosciute nella nuova "casa" dell'arzilla nonnina, è stata la nipote, avv. Carmen Porta, che è riuscita a convogliare a Giovinazzo un centinaio di persone. Presente il Sindaco Tommaso Depalma, che ha donato anche lui dei fiori a Gemma ed una targa ricordo del Comune.
Una festa vera, bella, come quelle di una volta, in cui la prevalenza delle donne è sembrata schiacciante, almeno per la componente familiare. Le tre figlie di Gemma, infatti, hanno a loro volta avuto tre figlie femmine e solo una di esse ha un figlio maschio.
Nonna Gemma, nonostante la veneranda età, è riuscita a restare una perfetta prima donna nel giorno più importante per lei, seguendo canti, non lesinando battute coinvolgendo tutti i presenti, personale della struttura compreso, stregato dalla sua vitalità contagiosa.
«Mia nonna ci ha donato una grandissima emozione e porteremo nel cuore il traguardo raggiunto insieme. La famiglia è ciò che di più importante si possa avere - ha detto Carmen Porta -
Io, nel mio piccolo, sono fiera del risultato che il mio impegno ha prodotto; non è stato facile coadiuvare l'organizzazione dell'evento con la mia professione, ma, come si dice, volere è sempre potere».
Gemma, come vi avevamo raccontato in un altro nostro articolo, era rimasta vedova ancora giovane. Era sposata col direttore di un ufficio postale che l'aveva lasciata troppo presto ed aveva dovuto crescere tre figlie da sola, in un'Italia ferita dal secondo conflitto mondiale che provava a rialzarsi.
A rialzarsi come seppe fare lei, allora mamma, oggi nonna, tenace icona di una parte della nazione silenziosa che si è costruita un futuro con le unghie ed i denti, non piegandosi ai lutti ed alle difficoltà della vita.
Quella vita che sabato sera l'ha ripagata forse di tutto, con una festa che è apparsa un tributo ad una persona che per una volta, suo malgrado, ha potuto stare sotto le luci della ribalta.
Auguri a nonna Gemma dalla nostra redazione e crediamo da tutta la gente perbene di Giovinazzo. Perbene come lei.
Nella galleria fotografica alcuni scatti della serata.
Sabato scorso, 26 ottobre, nella Residenza socio-assistenziale "Chicco di Frumento" è stato festeggiato il compleanno di Gemma Schirone che ha compiuto 100 anni.
Anima della festa, che ha riunito le tre figlie, numerosi nipoti, amici di sempre e nuove amicizie conosciute nella nuova "casa" dell'arzilla nonnina, è stata la nipote, avv. Carmen Porta, che è riuscita a convogliare a Giovinazzo un centinaio di persone. Presente il Sindaco Tommaso Depalma, che ha donato anche lui dei fiori a Gemma ed una targa ricordo del Comune.
Una festa vera, bella, come quelle di una volta, in cui la prevalenza delle donne è sembrata schiacciante, almeno per la componente familiare. Le tre figlie di Gemma, infatti, hanno a loro volta avuto tre figlie femmine e solo una di esse ha un figlio maschio.
Nonna Gemma, nonostante la veneranda età, è riuscita a restare una perfetta prima donna nel giorno più importante per lei, seguendo canti, non lesinando battute coinvolgendo tutti i presenti, personale della struttura compreso, stregato dalla sua vitalità contagiosa.
«Mia nonna ci ha donato una grandissima emozione e porteremo nel cuore il traguardo raggiunto insieme. La famiglia è ciò che di più importante si possa avere - ha detto Carmen Porta -
Io, nel mio piccolo, sono fiera del risultato che il mio impegno ha prodotto; non è stato facile coadiuvare l'organizzazione dell'evento con la mia professione, ma, come si dice, volere è sempre potere».
Gemma, come vi avevamo raccontato in un altro nostro articolo, era rimasta vedova ancora giovane. Era sposata col direttore di un ufficio postale che l'aveva lasciata troppo presto ed aveva dovuto crescere tre figlie da sola, in un'Italia ferita dal secondo conflitto mondiale che provava a rialzarsi.
A rialzarsi come seppe fare lei, allora mamma, oggi nonna, tenace icona di una parte della nazione silenziosa che si è costruita un futuro con le unghie ed i denti, non piegandosi ai lutti ed alle difficoltà della vita.
Quella vita che sabato sera l'ha ripagata forse di tutto, con una festa che è apparsa un tributo ad una persona che per una volta, suo malgrado, ha potuto stare sotto le luci della ribalta.
Auguri a nonna Gemma dalla nostra redazione e crediamo da tutta la gente perbene di Giovinazzo. Perbene come lei.
Nella galleria fotografica alcuni scatti della serata.