Territorio
Guida Blu, Legambiente ci toglie una vela
Giovinazzo scende da tre a due. Esaminati qualità del territorio, servizi e politiche di tutela
Giovinazzo - domenica 12 giugno 2016
Riapre un tratto di costa a Ponente, ma Giovinazzo perde una vela.
La città adriatica, che sta gongolando per la riapertura, seppur parziale, del tratto di costa utilizzato per la balneazione sottostante il lungomare di Marina Italiana, posto in fregio all'intersezione con via De Turcolis, ha perso intanto una vela delle tre che solitamente le venivano assegnate da Legambiente scendendo a due. I punteggi dipendono dalle caratteristiche ambientali ovviamente, ma anche dalla qualità dei servizi turistici, dall'accoglienza e dall'accessibilità.
Nella Guida Blu 2016, eccetto la retrocessione di Giovinazzo, sono tre le conferme e una new entry, Castro, per far conquistare alla Puglia la medaglia d'argento del "mare più bello". Legambiente e Touring Club riconoscono ai comuni costieri pugliesi l'eccellente pregio naturalistico e un'attenta politica di accoglienza e sostenibilità. Con quattro località a cinque vele (Polignano, Otranto, Melendugno e Castro), la nostra regione è seconda solo alla Sardegna, nella classifica nazionale stilata nella nuova Guida Blu.
Ventuno gli indicatori che hanno permesso di passare al vaglio natura e servizi di trecento comuni in Italia, per scoprire chi eccelle in qualità ambientale e ricezione turistica. Ottimo il risultato della Puglia, che si distingue anche per offerta enogastronomica e turismo sostenibile. «Rispetto all'anno scorso - spiega Legambiente - passano da tre a quattro i comuni con le 5 vele».
Aumenta anche il numero delle località costiere pugliesi presenti nella guida, con l'ingresso di Torre Suda-Marina di Racale. Anche le località premiate con le 4 vele rappresentano luoghi di grande importanza. Per il 2016 sono 8: Andrano, Chieuti, Fasano, Lesina, Maruggio, Monopoli, Nardò e Ostuni. In 16 località sventolano invece 3 vele, e in 9 (tra le quali Giovinazzo, ndr) solo 2 vele. Chiudono la classifica Castellaneta e Rodi Garganico, con una vela.
«Per potenziare l'offerta di turismo sostenibile - ha anticipato l'assessore regionale all'industria culturale Loredana Capone - stiamo per firmare un protocollo di intesa insieme a Pugliapromozione con Ente Parchi, che garantirà una serie di facilitazioni e impegni, mentre investimenti importanti si stanno facendo sulle ciclovie: esempio emblematico quella dell'Acquedotto».
La città adriatica, che sta gongolando per la riapertura, seppur parziale, del tratto di costa utilizzato per la balneazione sottostante il lungomare di Marina Italiana, posto in fregio all'intersezione con via De Turcolis, ha perso intanto una vela delle tre che solitamente le venivano assegnate da Legambiente scendendo a due. I punteggi dipendono dalle caratteristiche ambientali ovviamente, ma anche dalla qualità dei servizi turistici, dall'accoglienza e dall'accessibilità.
Nella Guida Blu 2016, eccetto la retrocessione di Giovinazzo, sono tre le conferme e una new entry, Castro, per far conquistare alla Puglia la medaglia d'argento del "mare più bello". Legambiente e Touring Club riconoscono ai comuni costieri pugliesi l'eccellente pregio naturalistico e un'attenta politica di accoglienza e sostenibilità. Con quattro località a cinque vele (Polignano, Otranto, Melendugno e Castro), la nostra regione è seconda solo alla Sardegna, nella classifica nazionale stilata nella nuova Guida Blu.
Ventuno gli indicatori che hanno permesso di passare al vaglio natura e servizi di trecento comuni in Italia, per scoprire chi eccelle in qualità ambientale e ricezione turistica. Ottimo il risultato della Puglia, che si distingue anche per offerta enogastronomica e turismo sostenibile. «Rispetto all'anno scorso - spiega Legambiente - passano da tre a quattro i comuni con le 5 vele».
Aumenta anche il numero delle località costiere pugliesi presenti nella guida, con l'ingresso di Torre Suda-Marina di Racale. Anche le località premiate con le 4 vele rappresentano luoghi di grande importanza. Per il 2016 sono 8: Andrano, Chieuti, Fasano, Lesina, Maruggio, Monopoli, Nardò e Ostuni. In 16 località sventolano invece 3 vele, e in 9 (tra le quali Giovinazzo, ndr) solo 2 vele. Chiudono la classifica Castellaneta e Rodi Garganico, con una vela.
«Per potenziare l'offerta di turismo sostenibile - ha anticipato l'assessore regionale all'industria culturale Loredana Capone - stiamo per firmare un protocollo di intesa insieme a Pugliapromozione con Ente Parchi, che garantirà una serie di facilitazioni e impegni, mentre investimenti importanti si stanno facendo sulle ciclovie: esempio emblematico quella dell'Acquedotto».