Politica
Greenway, stralciati dal progetto alcuni tratti. Soddisfatta a metà PrimaVera Alternativa
Dal movimento d'opposizione anche il rammarico per un'opera ritenuta «ancor più inutile e dannosa»
Giovinazzo - martedì 12 novembre 2019
12.30
L'Amministrazione comunale, con delibera di Giunta datata 7 novembre 2019, ha sancito la modifica al percorso iniziale della Greenway cittadina. Dal progetto iniziale sono state stralciate dal tracciato via Vittorio Veneto, via Fossato, via Madonna degli Angeli e via degli Artieri.
I passaggi più importanti dell'atto riguardano il cambiamento voluto dall'Amministrazione comunale con riferimento ad alcune zone del percorso precedentemente indicati nel progetto definitivo (Depalma in un video del 25 luglio scorso, ci fanno sapere da Palazzo di Città, avrebbe anticipato quanto poi la Giunta ha deciso, qui il link). In particolare, nell'atto si mette nero su bianco di «non realizzare più il percorso ciclabile nel tratto di via degli Artieri tra il campo sportivo ed il costruendo parco giochi nella piazza in prossimità dell'incrocio con via Madre Teresa di Calcutta- via Ten. Devenuto». Alla base della decisione, come indicato nell'atto stesso, ci sarebbe il restringimento della carreggiata a 6,50 mt. in «contrapposizione con il crescente volume di traffico».
Il secondo passaggio l'opportunità ravvisata di «deviare il costruendo percorso ciclopedonale da via Molino su via Tenente de Venuto per favorire - scrivono dalla Giunta - senza trascurare il collegamento con piazza Kennedy, il raggiungimento delle scuole "Marconi" e "Rodari" oltre il vecchio Palazzo dello Sport».
Poi nell'atto si legge ancora che l'Amministrazione ritiene di «non realizzare il tratto [...] su via Vittorio Veneto, per impedire che la riduzione dei posti disponibili per la sosta delle autovetture possa determinare l'arresto di uno sviluppo delle attività commerciali».
Il quarto elemento importante di quell'atto di Giunta è riferito alla possibilità di lasciare invariato il percorso che toccherà piazza Garibaldi, via Dante, via Marconi e piazza Risorgimento col passaggio in piazza Vittorio Emanuele II. Non si farà, per ora, il tratto in via Fossato e via Santa Maria degli Angeli. La ragione, secondo quanto si può leggere, risiederebbe «nelle more della riqualificazione dell'area occupata dalla ex scuola "Pansini"».
La Giunta intende inoltre realizzare un percorso in sede propria su II Traversa via Marconi, per collegare la stessa con piazza Stallone (dove sorgerà la velostazione), e di impegnare risorse per «innalzare il livello di sicurezza» nonché di aumentarne la bellezza con fioriere, rastrelliere e panchine.
Da PVA, però, sottolineano come si tratti di «una vittoria dal sapore "agrodolce" perché queste modifiche - che certificano il fallimento amministrativo e progettuale dell'Amministrazione Depalma-Forza Italia - rendono questa opera pubblica incompleta ed ancor più inutile e dannosa per la Città e necessitano di altri soldi pubblici per la loro realizzazione!».
L'interrogativo che giriamo agli amministratori riguarda un'opera che, con queste varianti al progetto, potrebbe risultare monca e quindi non assolvere completamente a quell'idea iniziale per cui era nata. Stando a quanto si legge nella deliberazione dell'esecutivo cittadino (potremmo non aver compreso noi bene), infatti, il tratto che giungerà dalla zona 167 sino alla rotatoria all'incrocio tra via Marziani, via de Ceglie, via Devenuto, via Vernice e via Cappuccini dovrebbe non collegarsi a quello che da via Marconi poi giunge in Villa ed infine terminerà in piazza Vittorio Emanuele II. Alcuni chiarimenti sul punto potrebbero dissipare i dubbi di molti giovinazzesi.
Infine c'è un passaggio che ci ha colpito e racconta di un adeguamento progettuale «alle mutate esigenze della città». Ciò che ci domandiamo è: perché il progetto iniziale non aveva previsto questi adeguamenti, considerato che, ad esempio, il problema della mancanza di parcheggi in via Vittorio Veneto e nel perimetro della Villa Comunale (senza valide alternative di cui Giovinazzo non dispone al momento) è sempre stato centrale soprattutto nel periodo estivo e nei fine settimana e lo stesso Depalma non ne aveva fatto mistero?
Agli amministratori il compito di rispondere.
La deliberazione di Giunta
I passaggi più importanti dell'atto riguardano il cambiamento voluto dall'Amministrazione comunale con riferimento ad alcune zone del percorso precedentemente indicati nel progetto definitivo (Depalma in un video del 25 luglio scorso, ci fanno sapere da Palazzo di Città, avrebbe anticipato quanto poi la Giunta ha deciso, qui il link). In particolare, nell'atto si mette nero su bianco di «non realizzare più il percorso ciclabile nel tratto di via degli Artieri tra il campo sportivo ed il costruendo parco giochi nella piazza in prossimità dell'incrocio con via Madre Teresa di Calcutta- via Ten. Devenuto». Alla base della decisione, come indicato nell'atto stesso, ci sarebbe il restringimento della carreggiata a 6,50 mt. in «contrapposizione con il crescente volume di traffico».
Il secondo passaggio l'opportunità ravvisata di «deviare il costruendo percorso ciclopedonale da via Molino su via Tenente de Venuto per favorire - scrivono dalla Giunta - senza trascurare il collegamento con piazza Kennedy, il raggiungimento delle scuole "Marconi" e "Rodari" oltre il vecchio Palazzo dello Sport».
Poi nell'atto si legge ancora che l'Amministrazione ritiene di «non realizzare il tratto [...] su via Vittorio Veneto, per impedire che la riduzione dei posti disponibili per la sosta delle autovetture possa determinare l'arresto di uno sviluppo delle attività commerciali».
Il quarto elemento importante di quell'atto di Giunta è riferito alla possibilità di lasciare invariato il percorso che toccherà piazza Garibaldi, via Dante, via Marconi e piazza Risorgimento col passaggio in piazza Vittorio Emanuele II. Non si farà, per ora, il tratto in via Fossato e via Santa Maria degli Angeli. La ragione, secondo quanto si può leggere, risiederebbe «nelle more della riqualificazione dell'area occupata dalla ex scuola "Pansini"».
La Giunta intende inoltre realizzare un percorso in sede propria su II Traversa via Marconi, per collegare la stessa con piazza Stallone (dove sorgerà la velostazione), e di impegnare risorse per «innalzare il livello di sicurezza» nonché di aumentarne la bellezza con fioriere, rastrelliere e panchine.
Soddisfazione a metà per PrimaVera Alternativa
Esultano nel movimento di opposizione cittadina PrimaVera Alternativa, poiché ritengono questa decisione «una vittoria della cittadinanza attiva e di quelle centinaia di giovinazzesi che hanno partecipato alla manifestazione d'opposizione del 12 ottobre!».Da PVA, però, sottolineano come si tratti di «una vittoria dal sapore "agrodolce" perché queste modifiche - che certificano il fallimento amministrativo e progettuale dell'Amministrazione Depalma-Forza Italia - rendono questa opera pubblica incompleta ed ancor più inutile e dannosa per la Città e necessitano di altri soldi pubblici per la loro realizzazione!».
Il rischio di un'opera monca
L'interrogativo che giriamo agli amministratori riguarda un'opera che, con queste varianti al progetto, potrebbe risultare monca e quindi non assolvere completamente a quell'idea iniziale per cui era nata. Stando a quanto si legge nella deliberazione dell'esecutivo cittadino (potremmo non aver compreso noi bene), infatti, il tratto che giungerà dalla zona 167 sino alla rotatoria all'incrocio tra via Marziani, via de Ceglie, via Devenuto, via Vernice e via Cappuccini dovrebbe non collegarsi a quello che da via Marconi poi giunge in Villa ed infine terminerà in piazza Vittorio Emanuele II. Alcuni chiarimenti sul punto potrebbero dissipare i dubbi di molti giovinazzesi.Infine c'è un passaggio che ci ha colpito e racconta di un adeguamento progettuale «alle mutate esigenze della città». Ciò che ci domandiamo è: perché il progetto iniziale non aveva previsto questi adeguamenti, considerato che, ad esempio, il problema della mancanza di parcheggi in via Vittorio Veneto e nel perimetro della Villa Comunale (senza valide alternative di cui Giovinazzo non dispone al momento) è sempre stato centrale soprattutto nel periodo estivo e nei fine settimana e lo stesso Depalma non ne aveva fatto mistero?
Agli amministratori il compito di rispondere.