Gran Galà all'Ambasciata - Polifonica. <span>Foto Marzia Morva</span>
Gran Galà all'Ambasciata - Polifonica. Foto Marzia Morva
Musica

“Gran Galà all’Ambasciata”, ottimo riscontro per lo spettacolo della Polifonica Giovinazzo

Di spessore le performance vocali di Anna Maria Stella Pansini, Raffaella Montini e Carlo Monopoli

Un riscontro interessante da parte dell'appassionato pubblico ha ricevuto lo spettacolo "Gran Galà all'Ambasciata", commedia musicale ideata e diretta dal M° Antonio Dangelico. La bella musica lirica, ricca di armonie espressive e stilistiche, rese con professionalità dai cantanti professionisti, è stata protagonista assoluta di una serata da ricordare.

Di qualità e di notevole spessore le performance vocali del soprano Anna Maria Stella Pansini, del soprano Raffaella Montini, del tenore Carlo Monopoli mentre al pianoforte è stato apprezzato il M° Yehven Levkulych, classe'91, pianista ucraino residente a Bari. Sempre più eccellente la performance della Corale Polifonica di Giovinazzo diretta dal M° Antonio Dangelico. L'associazione Polifonica, corale d'eccellenza nel nostro territorio, è un'istituzione conosciuta in ambito regionale, da oltre un decennio s'impegna sia in campo culturale e turistico sia a divulgare l'arte musicale. La suddetta associazione è seguita da nutrito gruppo di appassionati, affiatati tra loro e professionali, di ogni età e ceto sociale che nell'arte e nella bellezza della musica trovano un punto di riferimento per la propria vita culturale e sociale. La nuova proposta musicale "Gran Galà all'Ambasciata" è una nuova prova artistica per loro e il risultato della prima messa in scena è stato più che positivo. Lo spettacolo sarà replicato sabato 8 marzo alle ore 20.00 presso la sala concerti della Scuola Comunale di musica" Filippo Cortese" in via Ten. Fiorino, 8 a Giovinazzo. Per informazioni si può chiamare il n. 340 664 3793

Lo spettacolo
Un bel gruppo di nobili: marchesi, baroni e baronesse con abiti, in stile ottocentesco, ben fatti a cura dell'Associazione Polifonica, è entrato in scena per dare il via a una commedia musicale ideata dal M' Antonio Dangelico, soddisfatto per il successo che ha avuto la serata dal pregevole valore musicale. La simpatia e la vivacità hanno contraddistinto i ruoli interpretati dal tenore Carlo Monopoli e dal barone Zeta, Nicola Andriani, impegnati nel canto e nelle gags divertenti utili a costruire la trama di un racconto che narra, per l'appunto, di una festa sontuosa e divertente, un Gran Galà che si svolge all'Ambasciata in Austria. La musica è protagonista del gran galà. Le interpretazioni della Corale Polifonica hanno trasmesso la bellezza del canto e la dedizione dei coristi appassionati nello studiare e provare tutti gli spettacoli che Antonio Dangelico propone loro trasmettendo entusiasmo. Le voci raffinate e intense delle soprano Anna Maria Stella Pansini e Raffaella Montini hanno donato momenti intrisi di emozioni pure con le interpretazioni versatili e curate delle arie presenti nel programma che ha spaziato tra lirica e operetta. Un momento cantato splendido è stata l'interpretazione del soprano Pansini dell'aria lirica "Mi chiamano Mimì" dall'opera " La Boheme" di Giacomo Puccini. E altrettanto bella è stata l'esecuzione con protagonista il soprano Montini che ha deliziato il numeroso pubblico con " I' te vurria vasà", brano che racconta dell'amore infelice scritto dal compositore Eduardo di Capua.

Emozione e soddisfazione nelle parole del soprano Anna Maria Stella Pansini
«Aver partecipato a uno spettacolo musicale promosso dall'Associazione Polifonica è stato per me un ritorno a casa ed è bello oltre che emozionante, dopo tanti lunghi anni di carriera, essere stata, dove tutto per me è cominciato- ha affermato Anna Maria Stella Pansini. Rivedere volti con cui ho interagito nel passato e le mie amicizie, mi ha fatto molto piacere; è stato un ritorno bello e ricco di emozioni. Lo spettacolo ritengo sia stato apprezzato perché molto bello, originale e fuori dal comune. Nell'antica Francia uno spettacolo del genere lì inventato, era definito "pastiche", termine che deriva dall'arte culinaria ma utilizzato in campo operistico per rappresentare un'opera con all'interno più arie d'opera prese da opere liriche di autori diversi unite in uno spettacolo da un filo conduttore così come ha ideato Antonio Dangelico. Chapeau per lui!», ha così concluso il soprano.
  • Polifonica Giovinazzo
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