Politica
Gli interrogativi del comitato "Per la Salute Pubblica"
Lettera aperta all'ex Assessore Elio Sannicandro
Giovinazzo - venerdì 4 settembre 2015
10.53
Le dimissioni di Elio Sannicandro da Assessore ai Lavori Pubblici, Ambiente ed Urbanistica, non hanno mancato di suscitare diverse polemiche nel dibattito politico, costantemente infiammato a Giovinazzo dall'avvento di Tommaso Depalma come Sindaco.
In questo caso a scrivere è nuovamente il comitato "Per la Salute Pubblica", che si rivolge direttamente all'ingegnere barese: «Gentilissimo ing. Sannicandro - scrivono i componenti del comitato guidato da Santo Restivo - non possiamo non salutarla mentre si dimette dalla carica di Assessore all'Urbanistica per provare a scalare la dirigenza regionale al servizio del presidente Emiliano. In verità - viene precisato nella nota - sapevamo che questo momento sarebbe arrivato. Era nella logica della sua stessa nomina, come atto di appoggio dell'Amministrazione Depalma alla campagna elettorale di Michele Emiliano. Ci sorprende invece la sua contemporanea nomina - annunciata dal Sindaco Depalma - a suo Consigliere per l'Urbanistica e i Lavori Pubblici, settore al quale lei sembra ambire in campo regionale».
Da qui gli interrogativi del comitato esposti in maniera diretta: «Ma è proprio sicuro - ci si chiede nella missiva già apparsa su alcuni media locali - che le due cose siano compatibili? Accetteranno tutti gli altri Comuni pugliesi che un Comune abbia accesso privilegiato alle informazioni e alle opportunità che lei si troverebbe a gestire in quell'incarico? E lei è proprio contento di questa decisione del Sindaco di Giovinazzo? Non le complica i rapporti, in particolare con il presidente Emiliano? E questi è convinto che un suo dirigente possa, come Consigliere di un Sindaco, garantirgli di fatto un trattamento imparziale rispetto a tutti gli altri Sindaci di Puglia?».
«Questi però sono problemi suoi, di Depalma e Emiliano. Quel che ci preoccupa è la riproposizione in nuove forme di una sovrapposizione di incarichi e ruoli. Lei è già presidente del Coni Puglia. Ciononostante lei ha continuato e continua a esplicare la sua attività professionale come ingegnere, soprattutto nel campo degli impianti sportivi, collaudi ecc. Fa fede, ad esempio, un incarico assegnatole proprio dal Comune di Giovinazzo nel novembre 2013, relativo al collaudo statico di opere per un campo di calcio a 5 outdoor nell'area del campo De Pergola. Per queste sue attività lei indica lo studio che ha sede in [...] Bari. La stessa sede cui fanno riferimento molti tecnici, anche loro progettisti e specialisti nel campo degli impianti sportivi».
Nella nota si legge: «È rispetto a questi atti e alle domande che suscitano che noi esprimiamo seria perplessità su quell'incarico di consigliere del Sindaco, così come esprimiamo sconcerto, ma anche sollievo, per il suo trapassare nel cielo di Giovinazzo come meteora. Depalma aveva giurato sul suo eterno amore per Giovinazzo al momento della nomina. E lei, arrivato come quarto assessore all'Urbanistica, dopo nemmeno un anno ci lascia con la necessità di trovarne un quinto. Ma quel che è peggio lasciando tutti i nostri problemi irrisolti, se non aggravati».
Ma quali sarebbero questi problemi irrisolti? Il comitato "Per la Salute Pubblica" li enumera:
«• Strumenti urbanistici: dopo tre anni di conservazione nel cassetto, lei si è limitato una sera in sala San Felice a rispolverare il DPP lasciato dalla vecchia Amministrazione senza mutarne una virgola; e così per tutto il resto siamo a lettera morta;
• Zona C3: lei ha fatto revocare l'approvazione del vecchio Piano particolareggiato della zona C3, determinando di fatto, e chissà ancora per quanti anni, un blocco all'attività edilizia ed economia del nostro paese, vanificando così i sogni e gli investimenti di tanti cittadini costituitisi in cooperative;
• Piano delle Coste: lei ha fatto adottare dalla Giunta un piano disastroso e con non pochi dubbi di favoritismi;
• Lungomare di Ponente: lei ha promesso che questo autunno inizieranno i lavori, ma una volta partiti non andranno oltre il vecchio Macello perché non ci sono i piani e i soldi per proseguire;
• Lungomare di Levante: lei ha provveduto ad affidare i lavori all'impresa incaricata ma senza la relativa progettazione esecutiva, perciò dubitiamo fortemente che per il momento essi potranno avere inizio;
• Via Marina: lei non ha impedito che questo vero e proprio capolavoro finisca per negare cielo e mare a giovinazzesi e turisti chiudendo con un muro l'orizzonte di tutte le vie che vi si affacciano;
• Aree demaniali: sotto la sua supervisione, il Sindaco affastella ordinanze oltre i poteri concessi dalla legge trincerandosi dietro fantasiose emergenze di natura sanitaria;
• Discarica: lei è stato il vero ispiratore della infausta ordinanza sindacale e di tutta la gestione disastrosa della vicenda Daneco, inquinata adesso anche da nomine e consulenze poco chiare;
• La famosa pista ciclabile con cui Emiliano aveva illuso Depalma: è volata via, proprio».
Infine la stoccata: «Caro ingegnere, lei adesso parte e lascia Giovinazzo peggio di prima. In verità non avevamo nutrito illusioni al momento della sua nomina. Avevamo capito - chiosano dal comitato - che lei era solo una pedina sulla scacchiera della corsa di Emiliano a presidente regionale, nonostante non avesse certo brillato nei suoi anni all'Urbanistica a Bari e fosse uscito sconfitto da tutte le competizioni politiche o primarie cui si era presentato».
Al diretto interessato, all'Amministrazione comunale tutta, la possibilità di una replica eventuale.
In questo caso a scrivere è nuovamente il comitato "Per la Salute Pubblica", che si rivolge direttamente all'ingegnere barese: «Gentilissimo ing. Sannicandro - scrivono i componenti del comitato guidato da Santo Restivo - non possiamo non salutarla mentre si dimette dalla carica di Assessore all'Urbanistica per provare a scalare la dirigenza regionale al servizio del presidente Emiliano. In verità - viene precisato nella nota - sapevamo che questo momento sarebbe arrivato. Era nella logica della sua stessa nomina, come atto di appoggio dell'Amministrazione Depalma alla campagna elettorale di Michele Emiliano. Ci sorprende invece la sua contemporanea nomina - annunciata dal Sindaco Depalma - a suo Consigliere per l'Urbanistica e i Lavori Pubblici, settore al quale lei sembra ambire in campo regionale».
Da qui gli interrogativi del comitato esposti in maniera diretta: «Ma è proprio sicuro - ci si chiede nella missiva già apparsa su alcuni media locali - che le due cose siano compatibili? Accetteranno tutti gli altri Comuni pugliesi che un Comune abbia accesso privilegiato alle informazioni e alle opportunità che lei si troverebbe a gestire in quell'incarico? E lei è proprio contento di questa decisione del Sindaco di Giovinazzo? Non le complica i rapporti, in particolare con il presidente Emiliano? E questi è convinto che un suo dirigente possa, come Consigliere di un Sindaco, garantirgli di fatto un trattamento imparziale rispetto a tutti gli altri Sindaci di Puglia?».
«Questi però sono problemi suoi, di Depalma e Emiliano. Quel che ci preoccupa è la riproposizione in nuove forme di una sovrapposizione di incarichi e ruoli. Lei è già presidente del Coni Puglia. Ciononostante lei ha continuato e continua a esplicare la sua attività professionale come ingegnere, soprattutto nel campo degli impianti sportivi, collaudi ecc. Fa fede, ad esempio, un incarico assegnatole proprio dal Comune di Giovinazzo nel novembre 2013, relativo al collaudo statico di opere per un campo di calcio a 5 outdoor nell'area del campo De Pergola. Per queste sue attività lei indica lo studio che ha sede in [...] Bari. La stessa sede cui fanno riferimento molti tecnici, anche loro progettisti e specialisti nel campo degli impianti sportivi».
Nella nota si legge: «È rispetto a questi atti e alle domande che suscitano che noi esprimiamo seria perplessità su quell'incarico di consigliere del Sindaco, così come esprimiamo sconcerto, ma anche sollievo, per il suo trapassare nel cielo di Giovinazzo come meteora. Depalma aveva giurato sul suo eterno amore per Giovinazzo al momento della nomina. E lei, arrivato come quarto assessore all'Urbanistica, dopo nemmeno un anno ci lascia con la necessità di trovarne un quinto. Ma quel che è peggio lasciando tutti i nostri problemi irrisolti, se non aggravati».
Ma quali sarebbero questi problemi irrisolti? Il comitato "Per la Salute Pubblica" li enumera:
«• Strumenti urbanistici: dopo tre anni di conservazione nel cassetto, lei si è limitato una sera in sala San Felice a rispolverare il DPP lasciato dalla vecchia Amministrazione senza mutarne una virgola; e così per tutto il resto siamo a lettera morta;
• Zona C3: lei ha fatto revocare l'approvazione del vecchio Piano particolareggiato della zona C3, determinando di fatto, e chissà ancora per quanti anni, un blocco all'attività edilizia ed economia del nostro paese, vanificando così i sogni e gli investimenti di tanti cittadini costituitisi in cooperative;
• Piano delle Coste: lei ha fatto adottare dalla Giunta un piano disastroso e con non pochi dubbi di favoritismi;
• Lungomare di Ponente: lei ha promesso che questo autunno inizieranno i lavori, ma una volta partiti non andranno oltre il vecchio Macello perché non ci sono i piani e i soldi per proseguire;
• Lungomare di Levante: lei ha provveduto ad affidare i lavori all'impresa incaricata ma senza la relativa progettazione esecutiva, perciò dubitiamo fortemente che per il momento essi potranno avere inizio;
• Via Marina: lei non ha impedito che questo vero e proprio capolavoro finisca per negare cielo e mare a giovinazzesi e turisti chiudendo con un muro l'orizzonte di tutte le vie che vi si affacciano;
• Aree demaniali: sotto la sua supervisione, il Sindaco affastella ordinanze oltre i poteri concessi dalla legge trincerandosi dietro fantasiose emergenze di natura sanitaria;
• Discarica: lei è stato il vero ispiratore della infausta ordinanza sindacale e di tutta la gestione disastrosa della vicenda Daneco, inquinata adesso anche da nomine e consulenze poco chiare;
• La famosa pista ciclabile con cui Emiliano aveva illuso Depalma: è volata via, proprio».
Infine la stoccata: «Caro ingegnere, lei adesso parte e lascia Giovinazzo peggio di prima. In verità non avevamo nutrito illusioni al momento della sua nomina. Avevamo capito - chiosano dal comitato - che lei era solo una pedina sulla scacchiera della corsa di Emiliano a presidente regionale, nonostante non avesse certo brillato nei suoi anni all'Urbanistica a Bari e fosse uscito sconfitto da tutte le competizioni politiche o primarie cui si era presentato».
Al diretto interessato, all'Amministrazione comunale tutta, la possibilità di una replica eventuale.